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San Marino, accordo ANIS-LUISS: nuove idee per il rilancio

da Redazione

Con l’Università capitolina siglato accordo per un progetto ambizioso. Coinvolti ricercatori e una decina di studenti universitari sammarinesi.

ANIS assemblea ordinaria giugno 2013 226 

 

 

 

di Loris Pironi

 

L’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese e la Libera Università degli Studi Sociali, LUISS Guido Carli di Roma, hanno sancito una sinergia. Una sinergia volta ad approfondire alcune tematiche di grande attualità e interesse per le imprese sammarinesi e per tutto il mondo economico della Repubblica. Un “contributo di grande valenza alla modernizzazione del nostro sistema paese”, ha spiegato il Presidente ANIS all’Assemblea degli associati nei giorni scorsi, lanciando l’iniziativa.

Protagonisti di questo accordo, sulla sponda dell’Università capitolina che nei fatti rappresenta il punto di riferimento accademico di Confindustria Italia, oltre al Direttore Generale Pier Luigi Celli (peraltro riminese doc) che ha sottoscritto la convenzione sono il Professor Antonio Nuzzo, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza e il Professor Giorgio Di Giorgio, Direttore di Dipartimento della Facoltà di Economia.

 

Il contributo di idee della LUISS

 

Coinvolti nell’iniziativa, dunque, due dei tre Dipartimenti strategici – le facoltà – dell’importante Università (il terzo è quello di Scienze Politiche), che con i loro ricercatori e con un pool di giovani studenti universitari sammarinesi (non solo della LUISS) affronteranno un intenso lavoro di analisi fino a giungere alla conseguente elaborazione di proposte volte alla crescita di San Marino.

Il Professor Antonio Nuzzo è salito sul Titano lo scorso 26 giugno proprio in occasione dell’Assemblea ANIS, dove ha raccontato qualcosa della struttura della sua Università e ha anticipato le linee guida del sodalizio appena nato con ANIS.

“La nostra attività si muove in particolare nelle aree della giustizia, del mercato e dell’Europa. È qui che ci muoviamo con la nostra attività di ricerca, che non è ricerca astratta, fine a se stessa. Ed ha un collegamento molto forte, a partire dalle aree di ricerca, con il mondo dell’impresa”. Nuzzo ha speso parole di elogio per l’iniziativa anticipata dal Presidente ANIS Emanuel Colombini. “Ci piace molto il progetto di ANIS, e ci piace ANIS lo sta portando avanti. Non possiamo che apprezzare il fatto che sia stata compresa l’importanza di un dialogo attivo con i portatori di conoscenza”.

 

Individuare e superare le linee di debolezza

 

Il progetto, ha spiegato ancora il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza della LUISS, “è volto a delineare le linee di debolezza di San Marino per superarle, mediarle al confronto con ciò che di alternativo c’è nel mondo, con le best practices, per un percorso proiettato in un futuro in cui sia possibile fare impresa nel rispetto delle leggi e degli altri attori. Ci è sembrato un progetto straordinario e volentieri ci siamo offerti di partecipare. Lieti che partecipino non solo i nostri docenti e ricercatori, ma anche i giovani sammarinesi che studiano da noi. Attori in prima fila, anche loro, per la costruzione della loro casa”.

Il punto di partenza è la Gap Analysis che ANIS ha realizzato nello scorso autunno quale cardine del proprio Progetto San Marino. L’analisi ha identificato i settori chiave su cui ragionare. Quali esattamente? “Commercio, lavoro, appalti, il complesso tema della lotta alla corruzione. E ancora l’articolazione del sistema istituzionale e l’interscambio con l’Italia e l’Europa”. Inevitabilmente atterriamo su questa parola, Europa. “Parlando di best practices – prosegue il Professor Nuzzo – penso alle quattro libertà fondamentali, alla cittadinanza europea, alla moneta unica. Ma anche alle criticità. All’Università noi abbiamo in corso una ricerca racchiusa nell’acronimo BTE (Behiond this Europe, ndr): dobbiamo andare oltre questa Europa, che ha comunque grossi limiti. Noi, come LUISS, accettiamo la sfida lanciata dal Presidente Colombini: siamo pronti a diventare vostri partner per contribuire ad aprire un nuovo ciclo”.

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