Sembra che i soldi stiano arrivando. Il piano per salvare Aeradria può essere convincente per il Tribunale di Rimini che dovrà valutarlo il 18 luglio.
Sembra che i soldi stiano arrivando. Il piano per salvare Aeradria può essere convincente per il Tribunale di Rimini che dovrà valutarlo il 18 luglio. Da Confindustria, cifra simbolica di 100.000 euro.
Da Cassa di Risparmio di Rimini vero traino dell’operazione di salvataggio dell’aeroporto conversione di una parte rilevante del proprio credito (che ammonta ad oggi a circa 9 milioni di euro), e parteciperà anche come investitore con tre milioni di euro di soldi freschi. Un altro milione di euro dovrebbe venire garantito da Asset Banca, l’istituto di credito sammarinese. Dal Titano dovrebbero arrivare, secondo alcune anticipazioni della stampa, un altro milione di euro che verrebbero direttamente investiti dallo Stato, particolarmente interessato a rafforzare la propria presenza in Aeradria (oggi detiene il 2,97% del capitale) per poter sfruttare il “Fellini” come scalo internazionale per gli scambi soprattutto commerciali. Sul fronte dei creditori, gli accordi sono ormai a buon punto e “valgono” circa 20 milioni di euro (su un totale di 47 milioni di debito) che potranno essere abbattuti dalle voci di passivo.