C’è chi spende e chi risparmia. C’è chi spende molto e c’è chi spende poco. Dopo le elezioni del 2012 sono stati resi noti i bilanci dei partiti con i contributi statali. Sinistra Unita super virtuosa registrando un utile di 56 mila euro a fronte di un contributo statale di circa 259 mila euro.
C’è chi spende e chi risparmia. C’è chi spende abbastanza e c’è chi spende poco. Dopo le elezioni del 2012 sono stati resi noti i bilanci dei partiti con i contributi statali. Sinistra Unita super virtuosa registrando un utile di 56 mila euro a fronte di un contributo statale di circa 259 mila euro.
Per Noi Sammarinesi, utile a 28.600 euro, e Alleanza Popolare, a 21.650. Civico 10 chiude in attivo di 7.500 euro; Rete di 11.300, e puntuakizza che i costi dell’intera campagna elettorale non hanno superato i 1.300 euro.
La Dc, va maluccio: ha ricevuto 684mila euro (di cui 347mila per la campagna elettorale), ma ne ha spesi 460mila. Perdita d’esercizio, 50mila euro circa. A bilancio anche le elargizioni sopra i 3.000 euro: il consigliere Gianfranco Ugolini ne ha donati 3.350; Andrea Lombardi 5.000; Telenet srl 4.000. Ap ha speso 112mila euro per la campagna, e ne ha ricevuti 146mila. Il disavanzo più consistente è dei Socialisti Riformisti, -115.500 euro circa, a fronte di un contributo statale di 227mila e di donazioni pari a 22.700 euro, ma pesano le spese della fusione col Nuovo Partito Socialista, che a sua volta chiude a -21.688.
Psd: nel 2012 la perdita d’esercizio è stata contenuta a poco più di 8mila euro, ma sommata alle precedenti arriva alla ragguardevole perdita di oltre 300mila euro: più del 70% si tratta di debiti verso dipendenti e funzionari di partito. All’Upr sono andati 259mila euro di contributi per le elezioni, 146.800 le spese, utile a 3.700 euro. Infine i Moderati, che non essendo nemmeno entrati in Consiglio, dopo aver ricevuto 24mila euro per la campagna, hanno deciso di devolvere in beneficenza i 4.000 euro avanzati. Il collegio dei revisori non ha ravvisato violazioni di legge, ma rileva che i consiglieri fuoriusciti dai partiti, vedi Federico Bartoletti, Alfredo Manzaroli, Glauco Sansovini, non hanno presentato bilancio nonostante abbiano ricevuto a titolo personale i contributi di legge. Non c’è obbligo, puntualizza: ma la normativa a loro avviso dev’essere adeguata.