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Lom d’Or: la musica di Guerra e la storia personale di Bindi

da Redazione

Bindi e Guerra sono stati premiati dal Vice Presidente dell’Accademia dei Filopatridi, Roberto Valducci, e si sono aggiunti ai nomi di figure di primaria importanza che hanno spiccato per avere dato lustro alla Romagna.

 

di Saverio Mercadante

 

Domenica 19 maggio a Savignano sul Rubicone nell’Aula Magna della Rubiconia Accademia dei Filopatridi, all’interno della sessione primaverile, è stato conferito “Lom d’or” a Fernando Bindi, insegnante, intellettuale e politico sammarinese di lungo corso, e a Andrea Guerra, musicista, compositore di colonne musicali di livello internazionale, figlio del poeta e sceneggiatore Tonino Guerra.

Bindi e Guerra sono stati premiati dal Vice Presidente dell’Accademia dei Filopatridi, Roberto Valducci, e si sono aggiunti ai nomi di figure di primaria importanza che hanno spiccato per avere dato lustro alla Romagna.

“Ho cercato di raccontare nella relazione la mia vita – commenta Fernando Bindi alcuni giorno dopo la premiazione -. La mia famiglia di artigiani, mio babbo era un falegname, mia madre era una sarta. Poi ho descritto la scuola di allora: l’esame di ammissione alle medie dopo la quinta elementare, i miei anni liceali, gli anni universitari, i pensatori e le idee che mi hanno influenzato e hanno determinato la mia formazione. Ho poi parlato della mia lunga esperienza politica in maniera inversamente proporzionale alla durata. Il mio impegno e le mie sconfitte, e come sono approdato alla condizione attuale di lettore e studioso per diletto senza fini contingenti”.  

Ricordiamo che Fernando Bindi ha avuto anche una lunga carriera nell’insegnamento. Laureato in lettere antiche e filosofia, studi in biblioteconomia, ha insegnato alla scuola media inferiore, e al liceo classico, filosofia e storia.

“Il conferimento del prestigioso premio ‘Lom d’or’ mi ha gratificato – prosegue Fernando Bindi -. La Rubiconia Accademia dei Filopatridi è un’antica istituzione nella quale vengono portate avanti attività di alto livello. Possiedono una biblioteca di altissimo valore. Gli studi e gli approfondimenti della storia locale sono sempre di altissimo livello, molto, molto professionali”.

Per la Fondazione San Marino, che sostiene e appoggia il Premio “Lom d’or”, era presente il consigliere Giovanna Crescentini.

Nel suo apprezzato intervento, Crescentini ha sottolineato la storica amicizia che lega Savignano sul Rubicone alla Repubblica di San Marino grazie alla figura di Bartolomeo Borghesi che, savignanese di nascita, è divenuto un fondamentale personaggio storico sammarinese ed ha altresì enfatizzato il datato sodalizio tra la Fondazione San Marino e la prestigiosa istituzione savignanese.

La Rubiconia Accademia dei Filopatridi ha espresso i sensi della più viva riconoscenza alla stessa Fondazione San Marino per la sensibilità sempre dimostrata verso l’obiettivo comune di divulgazione della cultura.

 

La storia del premio


Questo premio dedicato ai romagnoli illustri fu ideato nel lontano 1958 dalla Contessa Bruna Solieri Bondi. Il premio è destinato a chi sia nato in Romagna o discenda da famiglia romagnola da almeno due generazioni.

Il premio viene chiamato “Lom d’or” volendo ricordare la lampada (lom nel lessico romagnolo di cui parla Pascoli nella sua ode “La poesia”, tratta da “I Canti di Castelvecchio”).

Il riconoscimento consiste in una targa d’argento con applicata un’artistica lampada stilizzata in oro zecchino.

“Per ricevere questo premio non è però sufficiente – recita il libretto di presentazione – essere diventati importanti o celebri, avendo raggiunto posizioni di rilievo nel campo della professione o dell’arte in generale. Per essere un Romagnolo illustre e degno del prestigioso riconoscimento necessita un’altra caratteristica fondamentale: l’umiltà. Essa è la madre di tutte le virtù, dono divino che deve accompagnarsi all’umanità, dote così rara, sublime e preziosa che sta alla base dell’assegnazione di questo premio”. Dal 2008 ad oggi il prestigioso premio è stato assegnato ai sammarinesi Giuseppe Rossi, Francesca Michelotti, Umberto Paolucci, Lamberto Emiliani.

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