Tra i progetti più prestigiosi lanciati durante l’assemblea ANIS, la preziosa collaborazione con l’Università Luiss Guido Carli.
Tra i progetti più prestigiosi lanciati durante l’assemblea ANIS, la preziosa collaborazione con l’Università Luiss Guido Carli. Il professor Antonio Nuzzo, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’ateneo di Confindustria Italia, ha illustrato la struttura capitolina, a partire dalla divisione nei tre Dipartimenti strategici (Legge, Economia e Scienze Politiche) e il collegamento molto forte, a partire dalle aree di ricerca, con il mondo dell’impresa. “La nostra attività si svolge in particolare in tre aree, quelle della giustizia, del mercato e dell’Europa. È qui che ci muoviamo con la nostra attività di ricerca, che non è ricerca astratta, fine a se stessa”. L’accordo con ANIS, dopo una lunga fase di dialogo, è finalmente pronto a partire. “Ci piace molto il progetto di ANIS, bella l’idea e il modo in cui viene portato avanti. Ci piace, soprattutto, il fatto che sia stata capita l’importanza di un dialogo con i portatori di conoscenza”.
Il progetto ANIS-LUISS “è volto a delineare le linee di debolezza di San Marino per superarle, mediarle al confronto con le migliori pratiche in circolazione, per un percorso proiettato in un futuro in cui sia possibile fare impresa nel rispetto delle leggi e degli altri attori del mercato. Ci è sembrato un progetto straordinario e volentieri ci siamo offerti di partecipare”. Nel progetto, oltre ai professori e ai ricercatori “anche i giovani sammarinesi che studiano da noi. Attori in prima fila, anche loro, per la costruzione di quella che sarà la loro casa”.
Si è partiti dunque dalla gap analysis di ANIS, i settori su cui intervenire. A partire, ha rimarcato Nuzzo, “dal commercio, ma anche dal mercato del lavoro, gli appalti, la lotta alla corruzione. E ancora l’articolazione del sistema istituzionale e l’interscambio con l’Italia e l’Europa”.
Per l’esecutivo, ha parlato il segretario all’industria, Marco Arzilli. “Dobbiamo essere più trasparenti, in un modo più trasparente. San Marino sta vivendo una doppia crisi, quella dei mercati e quella di sistema. Nonostante le difficoltà e gli ostacoli, siamo riusciti a superare anni davvero terribili, a cui oggettivamente non eravamo preparati, e ce l’abbiamo fatta da soli, senza aiuti esterni. E’ però necessario un cambio di passo nell’internazionalizzazione, ma prima ancora una vera e propria riformulazione culturale, che riguarda anche il modo di fare impresa e del fare Stato.
In conclusione Arzilli ha sottolineato l’importanza della Camera di Commercio, che però deve “essere riformata: è una chiave per lo sviluppo, il biglietto da visita fondamentale del nostro Paese, un partner fondamentale per dialogare con un Paese moderno. Entro il 31 dicembre di quest’anno presenteremo la legge”.