Home NotizieSan Marino C10, il ritardo su Sepa un altro segno del “carro davanti ai buoi” del governo

C10, il ritardo su Sepa un altro segno del “carro davanti ai buoi” del governo

da Redazione

Infrastrutture che non esistono, telecomunicazioni da paese del terzo mondo, PA inadatta a supportare il sistema economico, leggi discrezionali e, tornando al tema SEPA, esclusione dai circuiti bancari, finanziari e di pagamento standardizzati. Va giù duro Civico 10 partendo dalla polemica sulla mancata adesione di San Marino al Sepa.

“Cos’è la SEPA? Ovvero la Single Euro Payments Area (Area Unica dei Pagamenti in Euro). E’ l’area – spèiega la nota di Civico 10 in cui i cittadini, le imprese, le pubbliche amministrazioni e gli altri operatori economici possono effettuare e ricevere pagamenti in euro, sia all’interno dei confini nazionali che fra i paesi che ne fanno parte, secondo condizioni di base, diritti ed obblighi uniformi, indipendentemente dalla loro ubicazione all’interno della SEPA. Lo scopo della SEPA è quello di creare un mercato dei pagamenti armonizzato che offra degli strumenti di pagamento comuni (bonifici, addebiti diretti e carte di pagamento), che possono essere utilizzati con la stessa facilità e sicurezza su cui si può contare nel proprio contesto nazionale. La realizzazione della SEPA rappresenta un grande passo verso l’integrazione dei mercati finanziari europei.

A COSA SERVE?

Cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni possono effettuare pagamenti in euro (con strumenti alternativi al contante) con la stessa facilità e sicurezza su cui possono contare nel proprio contesto nazionale. Tutti i pagamenti diventano “domestici” ed all’interno della SEPA non sussiste più una differenziazione tra pagamenti nazionali e transnazionali, perciò senza spese esorbitanti per inviare o ricevere pagamenti da Stati aderenti al Sistema.

L’allargamento del mercato incentiva infatti una maggiore concorrenza tra i fornitori di servizi di pagamento che saranno stimolati a rinnovarsi e divenire più efficienti con sostanziali benefici per gli utenti.

SAN MARINO?

San Marino ha da poco firmato la Convenzione Monetaria e sta incominciando l’adeguamento normativo richiesto con molta, forse troppa, calma.

Non essendo membro dell’Unione Europea ed essendo fuori dallo Spazio Economico Europeo ha più tempo per adeguarsi a questi meccanismi poiché sono richiesti più passi per uniformarsi alle Regole.

Certo è che nell’accordo di collaborazione in materia finanziaria (firmato nel 2009 ed in fase di ratifica assieme agli altri accordi) è riportato che San Marino può accedere alla SEPA secondo modalità da concordarsi tra Banca Centrale di San Marino e Banca d’Italia.

Speriamo che nell’attesa della ratifica, siano stati avviati dei dialoghi fra Banche Centrali in modo da essere pronti appena i trattati entreranno in vigore anche se, considerando gli sporadici rapporti ed i pochi incontri attuati in questi anni tra questi Istituti, temiamo che anche su questo fronte ci possano essere importanti ritardi.

Se non vi sarà un’accelerazione importante su questi due fronti San Marino, come sempre, rischierà di rimanere indietro arrecando danno a se stesso, ai suoi operatori ed ai suoi cittadini.

IL GOVERNO?

Quando Civico10 al tavolo per lo sviluppo ha parlato di “carro davanti ai buoi” era proprio a questo tipo di situazioni cui faceva riferimento.

Il Governo ha parlato per settimane di apertura verso l’estero ed internazionalizzazione del sistema economico del ns Paese per poi varare, praticamente “in esclusiva” con la sua maggioranza, una misera e quanto mai inutile legge sullo sviluppo basata ancora una volta su semplici incentivi fiscali e concessione di residenze.

Gli imprenditori ed i lavoratori, a San Marino, convivono tutti i giorni con una condizione di svantaggio rispetto a quelli di gran parte degli altri Stati Europei.

Infrastrutture che non esistono, telecomunicazioni da paese del terzo mondo, PA inadatta a supportare il sistema economico, leggi discrezionali e, tornando al tema SEPA, esclusione dai circuiti bancari, finanziari e di pagamento standardizzati.

Gli anni 80-90 sono finiti da un pezzo, le persone e gli imprenditori non si muovono verso un altro paese solo per pagar meno tasse alla fine dell’anno ma per una serie di fattori collegate al lavoro ed alla vita sociale che da noi non ci sono.

Su queste occorre la vorare creando un SISTEMA NUOVO che abbia una visione lungimirante e che trasformi veramente il ns Stato in una meta ideale per persone ed imprenditori di tutto il mondo.

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