Se son rose fioriranno. Aeradria mentre aspetta il giudizio di dio del tribunale di Rimini fa ” finta di niente” e pubblica oggi sulla stampa locale l’avviso di manifestazione di interesse a sottoscrivere l’aumento di capitale.
Se son rose fioriranno. Aeradria mentre aspetta il giudizio di dio del tribunale di Rimini fa ” finta di niente” e pubblica oggi sulla stampa locale l’avviso di manifestazione di interesse a sottoscrivere l’aumento di capitale. E’ uno degli assi portanti del Piano di salvataggio insieme all’aumento di capitale determinato dalla conversione di parte dei crediti in azioni: quelli di Carim e delle principali aziende creditrici.
Il Piano di salvataggio prevede 6 milioni di euro da parte di nuovi investitori, tra cui la stessa Carim. Il patrimonio netto di Aeradria al 31 dicembre 2012, risultava in rosso di circa 17 milioni. Una cifra cui vanno aggiunte “ulteriori perdite – come si legge nell’avviso pubblico – di periodo maturate nell’esercizio in corso”. Le manifestazioni di interesse da parte di eventuali nuovi investitori (di un importo minimo di 100.000 euro) dovranno pervenire presso la sede di Aeradria S.p.A., entro le 13 di mercoledì 3 luglio. Saranno ad ogni modo ammesse ulteriori manifestazioni di interesse entro il 25 luglio. Se le operazioni di aumento di capitale andranno a buon fine – quella dei creditori e quella dei nuovi investitori – la partecipazione azionaria dei privati “sarà complessivamente oltre la soglia di maggioranza del capitale sociale della Società”. Dunque, porte aperte alla privatizzazione. Gli accordi con la cordata guidata da Carim prevedono comunque il mantenimento, da parte dei soci pubblici, di una “golden share”.
