Home NotizieSan Marino Commercialisti sammarinesi: al servizio del Paese no ad un ruolo di “polizia”

Commercialisti sammarinesi: al servizio del Paese no ad un ruolo di “polizia”

da Redazione

Ieri mattina si è tenuta, presso l’hotel San Giuseppe l’assemblea degli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.

All’ordine del giorno l’approvazione del bilancio 2012 e la relazione del Consiglio sul ruolo dei professionisti e dei commercialisti nel nuovo “Sistema Paese” che, afferma la nota,  si sta delineando con l’attuazione degli accordi internazionali e con le riforme che si stanno approntando in questo momento difficilissimo anche in ambito economico e finanziario che sta attraversando San Marino.

E’ stata posta all’attenzione degli iscritti la necessità di rivendicare il ruolo fondamentale che avranno i professionisti e i commercialisti in particolare, come elemento trainante.

L’assemblea ha condiviso pienamente la posizione del Consiglio che chiede il riconoscimento per i commercialisti di essere sempre a supporto delle istituzioni nel formulare proposte legislative in materia economica, fiscale e finanziaria, dando atto della centralità del ruolo che i commercialisti hanno avuto da sempre nell’approcciare tutti gli operatori economici interessati a investire le proprie risorse imprenditoriali nella nostra Repubblica.

Strumento da sempre di garanzia nei confronti dell’Amministrazione Pubblica per una corretta applicazione delle norme e nell’autodisciplina dell’Ordine anche dal punto di vista etico e professionale, i commercialisti sono stati negli ultimi anni costretti ad un ruolo di “polizia” che non è proprio della professione.

E’ stato inoltre illustrato anche il lavoro prodotto dalle commissioni interne riferendo il punto di vista e il contributo offerto dall’Ordine dei Commercialisti relativamente alla riforma fiscale, all’introduzione dell’IVA, alla spending review, riforma delle licenze, tavolo dello sviluppo, fondo pensioni.

L’Assemblea non solo ha approvato senza riserve l’operato del Consiglio e del suo braccio operativo rappresentato dalla Fondazione dei Commercialisti, ma ha anche dato ampio mandato al Consiglio stesso di intensificare, nel solco dell’attuale attività, le iniziative più utili ed idonee “al sevizio del Paese”.

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