Data la sua importanza, trattiamo a parte del turismo congressuale, che rappresenta una nicchia imprescindibile per ogni realtà a vocazione turistica. Compresa – anzi, soprattutto – la Repubblica di San Marino.
Data la sua importanza, trattiamo a parte del turismo congressuale, che rappresenta una nicchia imprescindibile per ogni realtà a vocazione turistica. Compresa – anzi, soprattutto – la Repubblica di San Marino. I congressi portano turismo “di qualità”, ovvero turisti con capacità di spesa elevata e che sostano sul territorio. Ma qualcosa bisognerà offrire loro. “In territorio – è scritto nel Progetto strategico – manca una dotazione di strutture congressuali, di hotel e strutture ricettive tali da soddisfare le grandi richieste. Si registra la mancanza di un vero e proprio centro congressi capace di contenere un alto numero di partecipanti”. Ecco perché si deve partire da interventi strutturali che partano proprio dalla “liberazione” del Kursaal da chi attualmente lo occupa senza portare un valore aggiunto al turismo, ovvero la redazione della Tv di Stato e la Gendarmeria. Poi occorre che il comparto, tutto quanto, creda – seriamente, non solo a parole – nelle opportunità del Convention & Visitors Bureau. Che, riprendiamo sempre testualmente dal Piano Strategico di Sviluppo del Turismo elaborato dalla Segreteria di Stato, “deve mettere a frutto la sua mission, ossia quella di promuovere la Repubblica di San Marino sui mercati nazionale e internazionali quale sede di convegni, congressi di nicchia specializzati, nonché fornire assistenza a tutti coloro che desiderano organizzare un meeting in Repubblica, proponendo i migliori hotel e i fornitori più qualificati, fungendo da tramite con le istituzioni locali e dando garanzia delle quotazioni più competitive e della qualità dei servizi offerti”, lavorando in sinergia con la realtà di Rimini.
