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ANIS, Colombini: fattore tempo sempre più determinante

da Redazione

Emanuel-Colombini-ANIS

Mercoledì 26 giugno l’Assemblea Generale ANIS. Le parole del Presidente. 2013 peggio delle previsioni. “Abbiamo bisogno di vedere una via d’uscita”.

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di Loris Pironi

 

La mattina di mercoledì 26 giugno al Kursaal si riuniranno gli associati ANIS. In programma c’è l’annuale Assemblea Generale che, dopo la parte riservata agli adempimenti statutari, si aprirà al pubblico con la relazione del Presidente, Emanuel Colombini, che farà il punto sulla non facile situazione. A questo appuntamento sono invitati gli opinion leader del Paese. È previsto anche l’intervento di saluto di un membro dell’esecutivo.

La relazione del Presidente ANIS è un momento particolarmente atteso, perché numerosi sono gli argomenti sui quali ci si aspetta un riferimento. La situazione delle relazioni con l’Italia, la crisi ovviamente. Le azioni da intraprendere per rilanciare l’economia sammarinese, gli indispensabili tagli alla spesa pubblica che devono avvenire contestualmente alle riforme, soprattutto quelle delle imposte dirette e indirette e del mercato del lavoro.

 

Al Presidente Emanuel Colombini, San Marino Fixing chiede qualche anticipazione.

 

“Come si può facilmente immaginare, l’Assemblea Generale è un momento importante per la vita dell’associazione perché è l’occasione dove il confronto con i Soci è schietto e franco sugli aspetti di maggiore criticità. Si colloca in una fase dove persistono gravi difficoltà per tutto il sistema, che vogliamo affrontare anche con nuove idee e progetti che abbiamo elaborato e proposto nelle opportune sedi istituzionali”.

 

Però la risposta della politica alle vostre sollecitazioni non sembra così pronta.


“Il sentimento che proviamo in questo momento è una sorta di frustrazione. Sappiamo con chiarezza quali sono le cose da fare, sappiamo che sono chiare anche al Governo, ma vorremmo che le decisioni conseguenti fossero già in una fase più avanzata. Questo perché il Paese ha assoluto bisogno di intravedere una via di uscita. Abbiamo chiesto al Governo maggior coinvolgimento e collaborazione, per poter dare utilmente il nostro contributo fin dall’elaborazione dei vari provvedimenti. Tutti i provvedimenti vanno comunque portati avanti in parallelo, perché sono chiaramente coordinati tra loro. Il pacchetto sviluppo con la spending review, con la riforma tributaria, quella del mercato del lavoro e così via. Ovviamente il fattore tempo è determinante”.

 

Presidente, non possiamo non chiederle di fare il punto della situazione su questa crisi che non molla.


“In quest’ultimo anno abbiamo purtroppo dovuto assistere a un’ulteriore contrazione dei fatturati. Sapevamo che il 2012 sarebbe stato un anno difficile. Contrariamente alle aspettative anche i primi sei mesi dell’anno in corso si sono rivelati forse ancor più ardui. San Marino avendo come riferimento principale i mercati italiano ed europeo, dove le difficoltà si sono acuite, purtroppo ha visto la chiusura o il ridimensionamento di altre attività d’impresa. E la perdita di ulteriori posti di lavoro”.

 

E cosa vi aspettate di qui alla fine dell’anno?


“Sicuramente non ci aspettiamo un’inversione di questo trend. Un segnale positivo potrebbe venire dagli interventi che stanno per essere varati, volti a attrarre nuove iniziative d’impresa e a creare nuova occupazione. Che potrebbero portare a rimettere in moto il circuito virtuoso della nostra economia. Le nostre imprese devono cercare di affacciarsi sempre più fuori dall’Italia e, quando possibile, dall’Europa. Il Paese invece deve lavorare con l’obiettivo di recuperare efficienza e internazionalizzarsi sempre più”.

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