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Stangata sull’acconto fiscale della rata di novembre

da Redazione

E’ un fantasma che non si chiama Azzurrina, ma Franchigia, e continua a spaventare, apparendo e scomparendo, le migliaia di frontalieri che in questi giorni stanno presentando la dichiarazione dei redditi.

 

di Saverio Mercadante

 

E’ un fantasma che non si chiama Azzurrina, ma Franchigia, e continua a spaventare, apparendo e scomparendo, le migliaia di frontalieri che in questi giorni stanno presentando la dichiarazione dei redditi. La situazione è veramente paradossale, degna della burocrazia di uno Stato borbonico. I frontalieri dovranno versare dei soldi allo Stato che poi gli saranno restituiti. La proroga della franchigia di 6.700 euro è stata approvata ma non sarà tenuta in considerazione nel calcolo dell’acconto Irpef per il prossimo anno.

“Dai riscontri fatti dai nostri iscritti che hanno presentato la denuncia dei redditi abbiamo verificato che c’è stata una bella mazzata, una cifra esagerata e purtroppo non inaspettata. L’Agenzia delle Entrate è stata chiara, la franchigia sull’acconto per il prossimo anno non è stata presa in considerazione. Insomma, i Caf hanno applicato alla lettera l’indicazione e sono arrivate le stangate”. E’ la risposta sconsolata di Maurizio Morigi, esponente del Coordinamento dei Frontalieri a San Marino.

“La questione comunque è molto soggettiva perché tutto dipende dalle possibili detrazioni. Sulla prima rata di giugno non dovrebbero esserci problemi. Indicativamente però, sulla rata di novembre, che è l’anticipo sul 2013, la cifra dell’esborso può arrivare sui 2.000 euro (sui redditi lordi di 24.000 euro, 3.000 euro invece su quelli intorno ai 35.000 euro, ndr) perché non si tiene conto della franchigia anche se l’abbiamo ottenuta per il 2013 essendo stata approvata la proroga”.

C’è già qualcuno che ventila l’ipotesi di rimandare il pagamento: di fatto, come si è accennato i frontalieri saranno rimborsati il prossimo anno, si andrà a credito con il fisco italiano.

“Il mio parere puramente personale è che se non arriverà nessuna circolare di modifica da parte dell’Agenzia delle Entrate, e potrebbe accadere, chi non paga la rata sarà considerato un evasore. L’approvazione dell’accordo contro le doppie imposizioni poi non cambia niente: la nostra questione deve essere sanata dall’approvazione di una legge ordinaria da parte del Parlamento”.

Nei prossimi giorni insieme al CSIR, il Coordinamento Frontalieri parteciperà a un tavolo tecnico che ha organizzato la provincia di Rimini. L’incontro dovrebbe esserci lunedì prossimo. Saranno presenti i parlamentari locali. Al centro della discussione la necessità impellente di una legge ordinaria sul frontalierato che venga approvata prima della prossima finanziaria.

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