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Il cloud computing: lavorare sicuri (anche in mobilità)

da Redazione

Se l’idea di staccare la spina per le vacanze estive è un pensiero che accomuna un po’ chiunque, è anche vero che per molti manager e imprenditori lasciare a casa le responsabilità di lavoro per più di una manciata di giorni risulta un problema assai complesso.

 

di Davide Pasquale*

 

Se l’idea di staccare la spina per le vacanze estive è un pensiero che accomuna un po’ chiunque, è anche vero che per molti manager e imprenditori lasciare a casa le responsabilità di lavoro per più di una manciata di giorni risulta un problema assai complesso. Un sondaggio commissionato la scorsa estate dal gruppo Hays, specializzato nella selezione di professionisti per attività di top e middle management, ha infatti rivelato che il 77% dei dirigenti ed executive di aziende italiane non rinuncia alle vacanze estive, ma alterna bagni al mare e passeggiate in montagna a briefing in videoconferenza, planning del budget e altri impegni lavorativi non posticipabili.

Implicazioni sul sistema nervoso a parte, l’aspetto che vorremmo qui evidenziare è la diminuzione (solo il 18% nel 2012) di professionisti costretti alla propria scrivania per incombenze di lavoro inderogabili. Per tutti gli altri la risposta viene da tablet, smartphone e netbook che in valigia ormai non possono più mancare. Se per lavoro però non intendiamo semplicemente attività da svolgere online, come controllare la posta, l’attenzione va posta sulla gestione dell’infrastruttura tecnologica aziendale.

Sia che si tratti di lavoro durante le vacanze, sia e soprattutto che si tratti della tendenza sempre maggiore a lavorare in mobilità, una delle priorità aziendali dei nostri tempi è quella di garantire l’accesso sicuro, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo e da qualsiasi device, ad applicazioni e dati aziendali che la maggior parte delle aziende gestisce da desktop, e cioè da ambienti di lavoro divisi e personalizzati per ogni dipendente.

La soluzione informatica rivoluzionaria in questo senso è la cosiddetta virtualizzazione dei desktop (VDI Virtual Desktop Infrastructure). I vantaggi di un processo di virtualizzazione sono diversi.

Facilità di accesso: la possibilità di collegarsi al proprio ambiente di lavoro e di sfruttare quindi le risorse di hardware aziendale accedendo da qualsiasi postazione remota attraverso VPN (Rete privata virtuale). Sicurezza: l’accesso attraverso Thin Client, la gestione centralizzata ed il collegamento da ambiente remoto, insieme all’utilizzo di policy ad hoc per ogni account garantiscono elevatissimi standard di sicurezza.

Risparmio: l’hardware in questo modo viene utilizzato al 100% delle sue potenzialità, razionalizzando i servizi e ridistribuendo applicazioni su Thin Client abilitati per le diverse necessità dei dipendenti. Ogni Thin Client consuma un quinto di un PC tradizionale, quindi riduzione dei costi e maggior rispetto per l’ambiente.

Flessibilità: la possibilità di creare nuove postazioni per nuovi dipendenti potrà avvenire semplicemente replicando immagini virtuali standard, nuove postazioni saranno così rese operative in pochissimo tempo. Altrettanto rapido sarà l’aggiornamento di software, inoltre eventuali guasti di hardware non bloccheranno i processi produttivi, perché lo stesso dipendente potrà accedere al suo ambiente di lavoro immediatamente da una postazione differente.

Infine, appoggiandosi a società specializzate si potrà accelerare il processo di migrazione ad un ambiente desktop virtualizzato e meno complesso basandosi su un’infrastruttura di cloud computing a costi scalabili, senza dover investire in strumenti e personale con competenze tecniche specifiche per la gestione dell’ambiente virtualizzato.

 

*Responsabile IT – Semplify Srl

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