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San Marino, spending review: arriva la dieta ferrea?

da Redazione

Quasi 280 pagine per capire i costi (altissimi) della spesa pubblica 2012. Nel mirino gli stipendi troppo alti e le indennità di funzione nella PA.

jeans spending review 

 

 

 

L’elefante deve essere messo a dieta. Lo chiedono, assieme a Fixing, anche i cittadini del Titano che, dopo decenni di silenzio, stanno mugugnando davanti ai costi della pubblica amministrazione. Se da un lato lo Stato-mamma fa comodo – innumerevoli le carezze che lo Stato concede ai sammarinesi -, dall’altro però le persone stanno aprendo gli occhi. Insomma, in periodo di crisi, la cinghia deve essere tirata da tutti.

Risultato? E presto detto: con la revisione delle spese si dovranno risparmiare parecchi milioni di euro, in teoria qualche decina l’anno. Altrimenti sono guai. Il Governo, questa volta, ha avuto coraggio, fin troppo verrebbe quasi da dire, innescando un’iniziativa impopolare quanto necessaria le cui conseguenze travalicano per ora la comprensione delle persone.

Siamo andati a spulciare il faldone di fogli – quasi 280 pagine scritte fitte fitte – nella relazione della spending review. Pagine, queste, supportate da 109 raccomandazioni. Da appendere sulla porta di Palazzo Pubblico come le 95 tesi di Lutero.

Dei 362 milioni di euro di spesa complessiva, 96 vanno al dipartimento Sanità, 81 alle Finanze, 56 all’Istruzione, 48,8 al Territorio, 18 agli Esteri, 16 agli Interni, 15,6 al Lavoro, 15,3 al Turismo, 8,2 alle Attività produttive, 6,8 alla Giustizia.

L’analisi, precisa la relazione, propone “un’indicazione operativa di carattere generale, piuttosto che concretizzarsi per una evidenza numerica delle possibili economie di spesa conseguibili”. Non è stato dunque redatto un rapporto contabile, dato che “ogni misura di contenimento della spesa” sarà avanzata dal congresso di Stato. Tradotto: non sono presentati dei conti con gli importi che ipoteticamente si possono risparmiare nei vari settori, ma è indicato, nei vari ambiti, come procedere per risparmiare sicuramente.

Vista la mole del documento, ci soffermiamo solamente su alcuni punti, i principali.

 

Costo personale PA


Il costo puro del personale fisso della struttura pubblica, per l’anno 2012, è stato di 171 milioni. A far la parte del leone, la PA (PA, UGRAA, Multieventi, musei, ufficio urbanistica, segreteria istituzionale, poste) con quasi 97 milioni (56,5%), seguito dall’ISS con circa 50 milioni (28,6%).

Molto interessanti i dati riguardanti i costi del personale PA per livello. I dirigenti sono 75 (21 a livello 13, 25 a livello 11 e 29 a livello 10) e sono costati complessivamente oltre sei milioni (oltre 85 mila euro ognuno). Dividendo il costo totale (93 milioni) per il personale PA in senso stretto (2.500 unità), si scopre che la media è di oltre 42 mila euro annui a persona.

 

Indennità di funzione


Il costo delle indennità di funzione del personale della PA sfiora i 4 milioni di euro, pari al 4,2% del costo totale della PA. La scuola, con circa 1,5 milioni di euro, rappresenta oltre il 37%, seguita dai giudici con il 28%. Le indennità dei dirigenti rappresentano circa il 15% dell’importo totale, le Segreterie di Stato il 9,5%, i corpi armati il 6%; altre mansioni varie concorrono alla formazione del 100%.

Il costo delle indennità di funzione del personale ISS ammonta ad oltre 5,5 milioni di euro, pari a quasi il 12% del costo totale dell’ISS, con un’incidenza percentuale sul costo totale quasi 3 volte maggiore di quella presente nell’intera PA. Il 33% circa è costituito da 4 mansioni delle 88 aventi diritto a qualche forma di indennità. Seguono a ruota gli infermieri, che concorrono a formare il 4% dell’intero importo erogato nel 2012.

 

Istruzione


Non si può dire che lo Stato non segua con attenzioni paterne la crescita e l’istruzione dei sammarinesi. Alle scuole elementari l’incidenza del personale totale della scuola sulla popolazione scolastica è di circa il 24%: uno ogni quattro studenti. Media che si alza lievemente alle scuole media (19,5%, uno ogni cinque studenti). Alle superiori, l’incidenza è del 15% circa (uno ogni 6-7 studenti). Effettivamente, percentuali piuttosto alte… Il personale delle elementari costa 10 milioni, 6 e mezzo quello delle scuole d’infanzia, altrettanto le medie, 4 e mezzo insegnanti e bidelli delle superiori.

Capitolo università. L’attività didattica dei sei dipartimenti rappresenta, in sede preventiva, l’uscita con maggiore incidenza sul totale delle uscite di bilancio (44%). Solo il personale costa un milione e 780mila euro: il 31% del totale delle spese.

 

Dieta ferrea


Nessuna indicazione e nessuna ipotesi di cifre (quanto farà risparmiare la revisione dei conti allo Stato? Si deve ragionare in milioni?), ma sul cielo del Titano c’è la nuvola nera del Fondo Monetario Internazionale, che due conti li ha fatti. Per il FMI la spesa per la macchina pubblica dovrebbe scendere di almeno 40 milioni. Ma come esattamente? E con che tempistiche? La dieta più ferrea dovrebbe finire in Finanziaria 2014, mentre alcune misure potrebbero essere prese anche nell’immediato.

Se ne parlerà comunque in aula: la revisione andrà in seconda lettura nel prossimo consiglio.

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