Boom in tempi di crisi dell’ecomafia: il fatturato è cresciuto sino a 16,7 miliardi di euro. Il dato proviene dal rapporto 2013 di Legambiente, realizzato grazie al contributo delle forze dell’ordine, dove si spiega che sono stati 34.120 i reati accertati, 28.132 le persone denunciate, 8.286 i sequestri.
Aumentano i clan coinvolti, passando da 296 a 302, quadruplicano i Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose che passano da 6 a 25, salgono gli incendi boschivi, cresce l’incidenza dell’abusivismo edilizio e soprattutto la piaga della corruzione con il raddoppio delle denunce e degli arresti.
Quasi la metà degli illeciti ambientali è concentrato nelle quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa (Campania, Sicilia, Calabria e Puglia) seguite dal Lazio.