Cassa Integrazione, licenziamenti, occasioni per creare nuovi imprenditori. Importanti gli aiuti statali sull’imprenditoria giovanile e femminile.
di Saverio Mercadante
Iniziativa di grande interesse un paio di settimane fa da parte di “Noi Sammarinesi”. All’interno del ciclo “Informati: l’informazione al servizio del cittadino”, la seconda serata è stata dedicata al tema de “Il lavoro in tempo di crisi, come cambia il mercato e l’approccio”. San Marino Fixing ha intervistato i protagonisti di quella serata, coloro che hanno saputo reagire ai colpi durissimi della crisi inventandosi una nuova attività lavorativa dopo licenziamenti e cassa integrazione, e chi invece ha rinnovato o diversificato la propria attività ricollocandosi all’interno del mercato.
Far Viaggi
Come l’araba fenice, che risorge dalle proprie ceneri. E’ questa, in estrema sintesi, la “storia” di Arianna De Angelis, che per 16 anni ha lavorato nel mondo dei viaggi. “A fine gennaio, ho scoperto che l’agenzia viaggi nella quale lavoravo, avrebbe chiuso. Sono rimasta basita: ero a conoscenza della crisi, però… D’impatto è stato duro: mi sentivo avvilita. Un sabato ho incontrato due ragazze che lavoravano con me e ci siamo dette: ‘Perché buttare via la nostra esperienza? Avevamo pochi soldi da investire, ma ci siamo date da fare. La vecchia azienda mi doveva un po’ di mensilità arretrate, così ho deciso di ‘recuperare’ il crediti acquistando i mobili e i pc della vecchia proprietà. Abbiamo aperto ‘Far viaggi’ ad aprile. Non vogliamo dipendere da nessuno. Ho avuto accesso all’incentivo dell’autoimprenditorialità: lo Stato mi ha pagato sei mesi di mobilità e tra un anno verrà a fare un sopralluogo. Se l’attività è ancora aperta, liquiderà l’importo completo, l’equivalente di 12 mesi di ammortizzatore sociale”.
