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CGeG, seduta mattutina

da Redazione

I lavori del Consiglio Grande e Generale si sono aperti con la dichiarazione di soddisfazione da parte del segretario di Stato per gli Affari esteri, Pasquale Valentini, per la ratifica unanime da parte della Camera degli accordi fiscali con l’Italia.

 

I lavori del Consiglio grande e generale si sono aperti con la dichiarazione di soddisfazione da parte del segretario di Stato per gli Affari esteri, Pasquale Valentini, per la ratifica unanime da parte della Camera degli accordi fiscali con l’Italia.

Altrettanto ha fatto il collega per gli Affari interni, Gian Carlo Venturini, per la firma del patto di collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, affrontando poi il tema della sicurezza. Il segretario di Stato per le Finanze, Claudio Felici, ha poi riferito in merito alla visita a San Marino del commissario europeo alla Fiscalità, Algirdas Semeta.

Il comma Comunicazioni è proseguito con una serie di interventi: il capogruppo dell’Upr, Giovanni Lonfernini, ha presentato un odg in tema di sicurezza, il consigliere di C10, Luca Santolini uno sul centro ippico Pennarossa. Quindi sono state riferite le prime risposte alle interpellanze e alle interrogazioni presenti all’ordine del giorno.

 

Di seguito un riassunto della seduta mattutina. REPORT DELLA TORRE

Comunicazioni

Pasquale Valentini, segretario di Stato per gli Affari esteri: “Con le necessarie cautela e prudenza prima di considerare chiuso il percorso, è doveroso evidenziare alcuni aspetti. In primo luogo si deve dare atto che l’unanimità data dalla Camera alla ratifica, come in precedenza da parte del Consiglio dei ministri e delle commissioni, rappresenta un riconoscimento senza precedenti dell’attenzione e dell’importanza che il governo italiano dà alle relazioni con San Marino. Segna l’avvio di una nuova fase di collaborazione e cooperazione basata sul rispetto reciproco e sulla pari dignità. E dunque è doveroso esprimere gratitudine per tutte le testimonianze di attenzione che hanno permesso questo percorso.

In secondo luogo c’è la conferma che la strada intrapresa è giusta e l’opera di cambiamento partita nel 2008 con la legge antiriciclaggio può portare al Paese le condizioni per una ripresa sia interna che internazionale. E’ un’iniezione di fiducia per tutte le componenti del Paese che si sono rimboccate le maniche. Un’opera di cambiamento portata avanti recuperando autonomia statale riconosciuta dall’esterno. Il risultato è infatti il frutto di un percorso, di tanti passaggi, come il numero significativo di accordi contro le doppie imposizioni siglati a partire dal 2009. Progressi che l’Ocse, e non solo, ha riconosciuto. Il Parlamento sammarinese ha dato consistenza al percorso con vari passaggi: le modifiche al segreto bancario per permettere un effettivo scambio di informazioni (gennaio 2010); quella in materia di società (giugno 2010); le misure di rafforzamento del contrasto alle frodi, come il reato di fatturazione per operazioni inesistenti e quello di associazione a delinquere di stampo malavitoso (giugno 2010); la modifica per le rogatorie e l’assistenza giudiziaria (luglio 2010); quella allo scambio di informazioni con più poteri al Clo all’ufficio tributario (febbraio 2011); il rafforzamento degli obblighi di comunicazione per fiduciarie e trust (febbraio 2011). Poi il passaggio decisivo del luglio 2011 con lo scambio di informazioni anche senza ratifica di accordi ma solo con la parafatura. La ratifica italiana è il frutto di un’opera di trasformazione che tutto il Paese si sta dando e il protocollo aggiuntivo colloca la convenzione nel modello Ocse.

Cosa rimane ora da fare. Faccio mie le parole dell’ambasciatore Barbara Bregato, sottolineando come l’ambasciata d’Italia sia stata vicina all’attuazione e alla ratifica degli accordi. L’intesa, disse presentando le lettere credenziali, completerà il quadro giuridico per lo scambio di informazioni e rappresentala premessa alla cancellazione dalla black list. Dunque il primo passaggio che ci aspettiamo è la cancellazione dalla black list. Alla ratifica segue poi l’attuazione dei vari accordi economici e per la sicurezza, che creeranno ulteriore collaborazione per la legalità e il benessere dei cittadini.

Sui frontalieri c’è il nostro impegno perché la problematica sia portata insieme alla ratifica degli accordi e all’uscita dalla black list. Vogliamo valorizzare il loro contributo al Paese, anche sul lavoro occorre creare le condizioni perché sia chiaro ed equo lo scambio tra i due Paesi. E’ già previsto un decreto per intervenire sui disagi che la nostra legge può avere creato e la riforma tributaria dovrebbe portare la soluzione definitiva. Serve una normativa per regolare il rapporto tra i due Stati. Mai come in questo momento si sente la vicinanza del governo e del Parlamento italiani, è giusto fare sentire gratitudine e impegno”.

Gian Carlo Venturini, segretario di Stato per gli Affari interni: “Il 10 giugno 2013, a Bologna, si è proceduto alla sottoscrizione dell’Accordo di collaborazione tra la Regione Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino. L’Accordo è frutto di un proficuo e complesso lavoro dei miei collaboratori, iniziato nella scorsa legislatura, e che ha visto altresì la collaborazione dei funzionari di diverse Segreterie di Stato. L’Accordo, nello spirito di amicizia che tradizionalmente caratterizza le relazioni tra i due Stati e ispira la loro cooperazione, interessa diversi ambiti, ma intende principalmente promuovere, favorire e sviluppare la reciproca collaborazione nei campi e nei settori di maggior rilievo. Nello specifico, impegna le parti ad attuare iniziative efficaci nel settore del commercio, dell’industria, dell’artigianato e del turismo, nel campo sanitario e socio-sanitario, co come in quello faunistico venatorio; in quest’ultimo ambito la Regione Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino hanno concordato la possibilità di effettuare interscambi di cacciatori con l’impegno della Regione di rilasciare ai cittadini residenti della Repubblica il necessario numero di tesserini. Particolare attenzione è stata riservata al conseguimento di un’integrazione delle rispettive pianificazioni in materia di risorse idriche nonché nella previsione e prevenzione del rischio ed alla gestione delle emergenze prevedendo una importante collaborazione nel settore della Protezione Civile. Va inoltre a disciplinare il settore agricolo, le certificazioni fitosanitarie, l’intero comparto dei trasporti, nonché della ricerca, dell’innovazione tecnologica e della collaborazione scientifico-didattica; su questo punto, particolarmente rilevante è l’impegno della Regione a costituire un apposito tavolo tecnico relativo alla creazione di un Parco Scientifico-Tecnologico italo-sammarinese. Altro ambito di sicuro rilievo affrontato nell’Accordo è la cooperazione per razionalizzare la viabilità stradale fra L’Emilia Romagna e San Marino al fine di implementare e rendere più efficaci i collegamenti da e per la San Marino mediante interventi di riqualificazione della Strada Statale 72, la creazione di nuovi collegamenti con la rete autostradale insistente sul territorio della Regione Emilia-Romagna, la realizzazione di nuovi innesti fra la viabilità interna di San Marino e della strada provinciale n.258 in località Gualdicciolo, il potenziamento dell’esistente viabilità secondaria di collegamento fra il Castello di Faetano e la città di Rimini attraverso il Comune di Coriano, nonché l’individuazione di soluzioni volte ad agevolare la mobilità dei flussi turistici mediante un percorso condiviso volto a concretizzare un collegamento di trasporto pubblico, di elevate e idonee prestazioni, tra il Comune di Rimini e la Repubblica; oltre a ciò, la collaborazione della Regione verrà prestata anche nell’attuazione di iniziative congiunte volte a realizzare programmi di potenziamento delle infrastrutture che consentano di accedere a fondi e finanziamenti dell’Unione Europea.

Un’altra comunicazione è doverosa sulla sicurezza dei cittadini e dei loro beni. Il controllo del territorio per prevenire fenomeni quali furti deve essere addebitata alle istituzioni. Sui recenti fatti, i due furti dell’11 giugno scorso, per le modalità di attuazione e la rapidità di esecuzione, è doveroso fare delle precisazioni. I fatti sono avvenuti contemporaneamente in orario notturno e si sono contraddistinti per una rapidità di esecuzione molto significativa. In quella notte erano attive due pattuglie e gli interventi sono stati piuttosto rapiti. Una volta scattati gli allarmi, sono intercorsi circa 4 minuti per l’arrivo della Gendarmeria, per il furto di Città, a Dogana é intervenuto prima l’istituto di vigilanza e immediatamente dopo le pattuglie di San Marino, anche qui i tempi sono stati rapidi, ma non c’è stato riscontro sui malviventi. A seguito di questi fatti, io e il collega Valentini, che abbiamo la responsabilità dei tre corpi, avevamo già convocato giovedì i tre comandanti e si è preso in esame gli episodi criminosi. Sono state condivise le attività di indagine svolte, anche avvalendoci della collaborazione autorità limitrofi e del canale Interpol, quindi è stata sviluppata la sicurezza del territorio definendo il protocollo operativo comune tra i tre corpi. Si stanno seguendo alcune piste di indagine e una tracciabilità delle celle telefoniche e sono state visionate ulteriori immagini delle telecamere installate in questo ultimo periodo in via sperimentale da parte dello Stato. E’ ovvio che questo tema è delicato e importante per tutta la collettività, perché la sicurezza dei cittadini è fondamentale. Nella giornata di mercoledì scorso io e il collega abbiamo incontrato a Roma il ministro italiano per la Difesa Mario Mauro, anche per confrontarci e per dare piena attuazione all’accordo di collaborazione tra le forze di polizia sottoscritto nel febbraio 2012. Su questo è in programma altro incontro con il ministro dell’Interno. Sollecitiamo quindi l’attuazione della ratifica da parte italiana anche su questo accordo. In questo ambito si colloca poi l’intervento sul riordino dei corpi di polizia, un tema ripreso e che si dovrà portare a compimento al più presto con la nomina del coordinatore e del comandante della gendarmeria”.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Il 13 giugno scorso c’è stata la visita nel nostro Paese del commissario Semeta per le attività finanziarie della Commissione europea, alla luce della comunicazione ufficiale che abbiamo ricevuto il 17 maggio scorso. Nella lettera, indirizzata al segretario di Stato per le Finanze, si spiega che, su deliberazione del consiglio dei Ministri europei, la Commissione ha ricevuto il mandato a negoziare ‘protocolli intesi alla modifica degli accordi e del memorandum d’Intesa firmati nel 2004, in materia di tassazione dei redditi da risparmio sotto forma di interessi’. Nella lettera si spiega che in questo ambito occorre analizzare anche gli sviluppi normativi sullo scambio automatico di informazioni, come suggeriti dal G20, e che i negoziati saranno condotti dalla Commissione europea. Il ragionamento non si ferma comunque ai piccoli Stati e all’Europa, è allargato all’economia globale e fa parte dell’evoluzione intravista da tempo, in particolare per la modifica della direttiva che prevede un’evoluzione sui prodotti cui sono applicate le imposte per redditi risparmio, oggi esclusive ai depositi. Verrà quindi trattata l’estensione a prodotti, ma anche ai soggetti, in particolare per le persone giuridiche. Un ultimo punto da affrontare nel negoziato sarà il raggiungimento del beneficiario effettivo, per dare ad ogni giurisdizione la possibilità di stabilire le proprie imposte al proprio soggetto residente, ovunque abbia depositi. Di questo si è parlato giovedì 13 con il commissario Semeta. Si è parlato poi delle modalità con cui l’Ue intende impostare i negoziati, le scadenze sono piuttosto strette. Obiettivo dell’Ue è concludere il negoziato entro il dicembre 2013. Come abbiamo già convenuto, si tratta di iniziarlo già nel prossimo mese, alla luce di un primo incontro. Un secondo ci sarà a settembre, a novembre si procederà con l’affinamento e a dicembre alla conclusione dell’accordo. Abbiamo espresso la disponibilità ovvia del governo di San Marino che non può che accedere al negoziato, convinto che questa sia la strada da intraprendere senza esitazioni. Ma se si punta a un sistema con parità di condizioni tra i soggetti in campo, deve essere definita nella sua ampiezza. Abbiamo detto che l’estensione della parità di condizioni si deve raggiungere, saremo quindi anche molto attenti affinché ci sia parità dei e tra i mercati, con l’abbattimento delle divisioni e degli ostacoli che oggi impediscono al nostro sistema di operare fuori dal mercato interno. Al momento quindi c’è stato un confronto sui punti di partenza di un negoziato importante.

Devo poi scusarmi con i consiglieri di C10, perché ho fatto un errore, e bisogna ammetterlo, sull’odg approvato il 7 maggio scorso sulla monofase. Un ordine del giorno che avevo condiviso ed è stato approvato a maggioranza, ma non ero presente in Aula e avevamo concordato l’eliminazione del comma sulle scadenze. Davo scontata fosse il 30 giugno, e non a 30 giorni. La relazione sarà effettivamente pronta per 30 giugno, comunque voglio dire anche che maggioranza e governo non si sono limitati a condividere la relazione, ma c’è l’impegno a costituire un’indagine amministrative sulle eventuali responsabilità che la relazione dovesse evidenziare”.

Gian Franco Terenzi, Pdcs: “La ratifica degli accodi fiscali premia tutto il lavoro svolto dalla maggioranza. I rapporti tra i vari Paesi sono notevolmente cambiati in questi anni. I 525 voti della Camera vanno letti come una fiducia importante verso il nostro Paese. Si apre una fase nuove, di trasparenza e visibilità, seria. Nel passato le cose erano più semplici e diverse, bastava avere amicizia a Roma. Ora il percorso è più qualificante. Dobbiamo essere soddisfatti di questo riconoscimento. L’Italia ha un suo peso nel contesto europeo e la ratifica porta la Repubblica a un livello di fiducia che ci fa ben sperare”.

Giovanni Lonfernini, Pdcs: “La Repubblica è stata al centro dei lavori della Camera, un passaggio auspicato da tutta l’Aula e che definisce i contenuti del rapporto bilaterale. Lo salutiamo con favore. Ora il tema più importante è l’uscita dalla black list. Il segretario di Stato Felici ha proposto un nuovo terreno di confronto, con l’Ue, dopo quello difficile con l’Italia. Ci sono scelte di fondo da prendere e concessioni da fare che, se non accompagnate da un pacchetto di leggi per lo sviluppo, rischiano di farci affrontare grandi difficoltà.

Esprimiamo dunque positività per l’evoluzione dei rapporti italo-sammarinesi, ma il governo deve tenere in piedi il confronto, e un costante riferimento con il Consiglio grande e generale, sulle linee di sviluppo. Servono più vigore e coraggio.

Sul tema della sicurezza, nessuno è stato indenne dall’impatto degli ultimi furti, è prioritario. La politica deve riflettere su azioni celeri per garantire la piena sicurezza i cittadini e ai loro beni. Ci sono stati due furti gravi, per la portata finora sconosciuti. E in due zone simboliche. Intanto a termine del dipartimento delle forze di polizia si è deciso per un protocollo per un maggiore coordinamento e una maggiore collaborazione. E’ risibile, dovrebbe essere un tema già assodato. Anche perché i numeri sulla carta potrebbero permettere un controllo maggiore e una migliore organizzazione interna. Non intendo demonizzare le forze di polizia, si parla da anni di regolamenti per la Gendarmeria e la Polizia civile, di riorganizzazione dei corpi. La sostituzione di Zechini non è più procrastinabile; quali sono le intenzioni sul coordinatore delle forze di polizia, sulla sezione dell’Interpol, sull’accorpamento, sulla centrale unica operativa? Gli ultimi episodi pesano sull’immagine e sul giudizio che si dà alla Repubblica. La sicurezza non è un tema slegato dallo sviluppo e la relazione alla spending review dà delle indicazioni importanti. Concordiamo di ritornare al compito principale della tutela del territorio e di dare maggiore specificità alle funzioni dei corpi, invertendone anche la composizione, dato che oggi la maggioranza fa funzioni amministrative, mentre serve maggiore presenza in strada. Occorre intervenire sugli straordinari, sulla copertura degli orari delle brigate strategiche.

Leggo un odg sul tema ‘La sicurezza dei cittadini e dei loro beni, è un fattore imprescindibile per uno Stato avanzato […] Le forze dell’ordine […] devono avere pertanto tutti gli strumenti normativi, operativi ed economici per operare con efficacia ed incisività […] il Consiglio grande e generale s’impegna a: prevedere l’organizzazione di un dibattito sul tema della sicurezza e dell’ordine pubblico, accompagnato dai rifermenti dei comandanti dei tre corpi di Polizia, finalizzato ad adottare le conseguenti decisioni in termini organizzativi, normativi ed economici.

Il Consiglio grande e generale dà mandato altresì al Congresso di Stato di: avviare le procedure per la nomina del Comandante del Corpo della Gendarmeria; avviare una rilevazione dati statistica su i reati contro il patrimonio e fenomeni di micro criminalità, da sottoporre ogni sei mesi alla commissione Affari esteri, Emigrazione ed Immigrazione, Sicurezza e Ordine Pubblico, Informazione; predisporre una relazione su le società di vigilanza che operano in territorio da inviare alla Commissione'”.

Mario Lazzaro Venturini, Ap: “In politica estera c’è una caratteristica comune, quella della perdita della memoria. E se non è fittizia è patologica e non la si cura nemmeno con dosi massicce di fosforo. La soddisfazione e il sollievo per la ratifica sono legittimi. Sono stato gratificato da alcuni interventi alla Camera, nei quali non sono mancate critiche ai governi italiani e apprezzamenti per il nostro Paese e per il percorso fatto in questi anni. Invece qui a San Marino siamo passati da accuse di sottomissione alla passata maggioranza, a quelle di irritare l’allora ministro Tremonti. Si definivano i nostri comunicati micidiali, capaci di rovinare il rapporto con l’Italia, come se il sistema San Marino basato su un’economia paca non esistesse. Le associazioni di categoria insistevano perché ci trasferissimo in blocco a Roma; e poi i sindacati, il Mics, qualcuno se lo ricorda?; le richieste di dimissioni, le lezioni di politica estera in Consiglio dai personaggi più improbabili. Ora forse si spazzerà via questa robaccia dal dibattito politico. Rinnovo i complimenti di Ap a sua Eccellenza Antonella Mularoni”.

Paride Andreoli, Ps: “Il tema sicurezza deve essere affrontato con senso dello Stato da parte di tutti gli attori della politica. Nella Repubblica c’è stata una raffica quotidiana di furti. Chiediamo al governo di mettere in atto una serie di provvedimenti capaci di contrastare gli episodi di microcriminalità. Vorremmo anche capire l’orientamento dell’esecutivo sulla riorganizzazione dei corpi di Polizia: a nostro avviso vanno rafforzati. Nel perseguire l’obiettivo di restituire serenità al nostro territorio il governo prenda una concreta strada che porti a una più efficiente organizzazione dei corpi di Polizia”.

Luca Santolini, C 10: “Presentiamo il seguente ordine del giorno cui do lettura. ‘Il Consiglio grande e generale, a seguito del riferimento del segretario di Stato al Territorio Matteo Fiorini in risposta all’interrogazione presentata dai consiglieri di C10 sul centro ippico di Pennarossa in cui si specifica che le strutture utilizzate siano tutte abusive, in quanto l’area è destinata a zona parco e non è mai stato realizzato un Piano particolareggiato riferito a quest’area; considerato che il Cons paga 13 mila euro all’anno per l’affitto di tale struttura abusiva; considerato che il termine del contratto di affitto con scadenza in data 31 dicembre 2012 è stato posticipato prima al 30 giugno 2013 poi al 30 settembre 2013; considerato che l’ispettorato di Controllo del Territorio ha effettuato un sopralluogo a seguito di una segnalazione in cui ha certificato gli abusi, seguito in data 16 aprile 2007 da un ordine di sospensione dei lavori e di demolizione da parte dell’Ufficio urbanistica per gli edifici mai reso operativo; impegna il governo a identificare entro il 30 settembre 2013 una diversa destinazione per le attività del Cons; intervenire in seguito sulle strutture abusive così come richiesto dalla legge e dall’ordine di demolizione; elaborare un piano particolareggiato per l’area con destinazione a parco così come previsto dall’art. 30 della Legge n.7 del 29 gennaio 1992′”.

Andrea Zafferani, C10: “Abbiamo posto molte domande in tema di sicurezza che sono rimaste in sospeso. Non siamo riusciti a capire se gli stanziamenti per le forze di Polizia sono adeguati rispetto alle necessità oppure se le dotazioni tecnologiche e il livello di formazione delle nostre sono all’altezza e neppure se il personale è sufficiente. Vorrei che si calendarizzasse la mozione presentata lo scorso marzo sulla situazione delle forze dell’ordine. Troppo spesso il rapporto tra forze dell’ordine e governo è bilaterale e il Parlamento viene sostanzialmente scavalcato.”

Stefano Canti, Pdcs: “L’accordo sulle doppie imposizioni rappresenta un atto di normalizzazione dei rapporti tra l’Italia e San Marino. Se il governo attuale procederà sulla strada intrapresa della trasparenza i rapporti tra i due Paesi continueranno a migliorare”.

Alessandro Mancini, Ps: “Bene la ratifica dell’accordo sulle doppie imposizioni, presto ci sarà anche al Senato e finalmente inizieremo a vedere un po’ di luce. Non voglio portare via alcun merito al governo. Questa agonia che ha coinvolto la Repubblica ha visto comunque tutte le forze politiche presenti in Aula impegnate a dare il proprio contributo. Quindi se siamo arrivati alle battute finali, il merito è un po’ di tutti, in questa e nella precedente legislatura, nessuno si è sottratto al proprio contributo. Ora rimane l’uscita dalla black list. Ho salutato con molto piacere le dichiarazioni di Befera, è stato un segnale politico importante. Questo non deve far abbassare la guardia, siamo ancora in prova, molti dei nostri provvedimenti devono essere dimostrati e il ruolo del governo deve essere attento. Il passaggio dell’uscita dalla black list è fondamentale e deve avvenire prima possibile, i prossimi sono mesi importanti che dobbiamo capitalizzare. Qui si inserisce la legge di sviluppo che andremo ad adottare tra qualche giorno. E’ un provvedimento che contiene temi che aiuteranno ad iniziare un percorso di crescita economica. Un altro argomento portato all’attenzione dell’Aula da diversi colleghi è quello della sicurezza. I furti nelle gioiellerie non sono attribuibili alla microcriminalità ma a quella organizzata e ciò ci preoccupa. Sull’organizzazione dei corpi di polizia, c’è necessità di riformulare il regolamento, di provvedere ala nomina del comandante della Gendarmeria. Attualmente c’è un vicario, abbiamo bisogno di un comandante frutto della scelta condivisa dall’Aula, che abbia esperienza legata anche a fenomeni della criminalità organizzata e che possa venire in Repubblica, in grado di riorganizzare un settore delicato e strategico. Chiediamo perciò il dibattito in Aula perché il tema della sicurezza debba portare alla condivisione”.

Nicola Renzi, Ap: “Il risultato cui stiamo faticosamente giungendo era per tutti ma non di tutti. E’ importante considerare che rigurgiti di tensioni al passato sono ancora presenti, sono vivi ancora alcuni tentativi di arrogarsi meriti non propri e quelli di descrivere una realtà un po’ differente da quella che è. Ci ricordiamo tutti quello che è successo negli ultimi anni, la firma prima veniva data come improbabile e ancora si tende a spostare l’asticella in avanti. Ciò che più conta è che, una volta che il percorso sarà completato, starà a noi cercare di presentare la nostra Repubblica per quella che è, né meglio, né peggio. Avremo l’interesse ad essere attrattivi all’esterno e dovremo presentarci come un Paese che ha intrapreso un percorso difficile per adeguarsi a normative e standard internazionali, starà a tutti noi presentare San Marino senza dietrologie. Altro argomento è quello su cui ha riferito il segretario di Stato Felici sui crediti monofase e l’indagine amministrativa. Maggioranza e governo hanno intenzione di arrivare in fondo alla questione nel modo più trasparente e lampante possibile. La relazione che Felici si è impegnato a portare in Aula servirà a tracciare la strada per l’indagine amministrativa costituenda. Questo perché ci sono tanti margini da indagare”.

Gian Matteo Zeppa, Rete: “C’è preoccupazione per l’escalation preoccupante dei furti in territorio. Accolgo totalmente l’odg si Upr e socialisti. La commissione antimafia a luglio dovrà relazionare sul suo operato in Aula, posso anticipare che il tema della sicurezza è lasciato un po’ a latere di tutto il resto che concerne lo Stato. Abbiamo avuto la possibilità di ascoltare in audizione i diversi referenti forze dell’ordine. Il segretario di Stato Venturini ha riferito che in 4 minuti le pattuglie erano sul posto, ma in quel breve tempo i ladri sono riusciti ad andare via da San Marino con la refurtiva, senza colpo ferire. In Aula i colleghi hanno proposto di avviare procedure per la nomina del capo della Gendarmeria. Ma se non si va ad analizzare perché ci siano 228 agenti e succedano cose del genere, credo sia l’ennesimo buco nell’acqua. Siamo sempre lì, vogliamo parlare delle cose ma non riusciamo ad attuarle. Ricordo la vicenda del killer dei cani. Anche in questa vicenda ci siamo dimenticati che le indagini sulla persona o sulle persone che hanno partecipato a quello sterminio due anni fa non hanno portato a nulla. Si rischia l’archiviazione, a causa di una carenza normativa sull’applicazione di basilari regole per rendere sicura la cittadinanza. Dobbiamo decidere se presentare oggi o in un’altra sessione un odg su questa vicenda. Per far luce su questo aspetto riteniamo sia necessaria l’istituzione di una commissione d’Inchiesta sul killer dei cani, per accedere al fascicolo del tribunale”.

Federico Pedini Amati, Ps: “La sicurezza di San Marino deve essere tenuta ai primi posti, servono le risorse necessarie. Anche la possibilità di attrarre investimenti passa attraverso la garanzia della tranquillità del territorio. Anche il Tribunale ha lamentato più di una volta che non c’è un numero di persone adeguate di polizia giudiziaria. In mancanza del coordinatore tra le forze di polizia, la maggioranza e il governo si attivino per garantire la massima sicurezza. Le forze di polizia devono avere gli strumenti per contrastare tutte le tipologie di reati, anche nell’ambito della collaborazione con il Tribunale di San Marino, ovvero le indagini che sono demandate alle forze di polizia. Troppe volte abbiamo visto archiviare indagini da parte del tribunale, anche perché non c’erano strumenti efficaci, dalle intercettazioni telefoniche a quelle ambientali”.

Interpellanze

n.1 Interpellanza presentata dal consigliere Francesca Michelotti, Su, per conoscere i dettagli connessi alla gestione degli immobili di proprietà pubblica e ai costi degli immobili privati locati allo Stato.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “La segreteria di Stato per le Finanze è consapevole che la gestione degli immobili di proprietà pubblica richiede una profonda revisione; da una lato sarà necessario avviare una fase di analisi degli spazi disponibili e necessari di immobili di proprietà dell’Ecc. Camera al fine di contenere i costi degli affitti passivi dall’altro per adeguare i canoni degli affitti attivi. Un importante scelta in tale direzione è il progetto di legge depositato in prima lettura sull’Istituto finanziario pubblico che ha tra le sue finalità la valorizzazione del patrimonio immobiliare dello Stato attraverso una gestione efficiente e redditizia dei propri attivi. Con l’Ifp la gestione si baserà su criteri di mercato. In generale, il congresso di Stato ha già avviato le disposizione previste dal processo di spending review, dall’analisi del team di esperti emergeranno sull’argomento ulteriori elementi di valutazione, che il governo terrà in debita considerazione per adottare necessari interventi”.

Francesca Michelotti, Su: “Non sono soddisfatta della risposta datami dal segretario di Stato Felici, ma non la trasformerò in mozione”.

n.2 Interpellanza presentata dal consigliere Franco Santi, C10, per conoscere i dettagli relativi alla mancata coniazione da parte dell’Aasfn della moneta commemorativa per il 50° anniversario della scomparsa di J.F. Kennedy.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “La direzione dell’Aasfn ha presentato la richiesta preventiva di acquisizione del parere favorevole alla coniazione all’Ipzs. In seguito però al mancato riconoscimento della tematica da parte dei funzionari della commissione europea l’Aasfn ha proposto una mediazione con alcune modifiche al bozzetto della moneta proposto ma a fronte della richiesta di soprassedere alla emissione da parte dei funzionari dell’Ue, l’Azienda ha scelto di rivedere il programma numismatico. La direzione dell’Aasfn ribadisce però che la tematica proposta inizialmente relativa al 50esimo anniversario della scomparsa di Jfk sia in linea con le disposizioni vigenti in quanto ritiene la figura di notevole “rilevanza europea”. In merito al costo sostenuto per il bozzetto questo si aggira sui 5/6 mila euro. In merito al costo sostenuto per l’acquisto delle confezioni si dovrebbe aggirare sui 13/14 mila euro”.

n. 4 Interpellanza presentata dal Consigliere Franco Santi per chiedere al Governo un riferimento in merito all’area utilizzata dal Centro Ippico Pennarossa della Federazione Ippica Sammarinese, nonché sulle condizioni di svolgimento dei corsi federali tenuti presso la struttura in questione. Si richiede risposta orale.

Il Centro Federale ippico è attualmente locato a Pennarossa in un’area destinata da Piano Regolatore

Generale a zona Parco. L’ah 30 della Legge n.7 del 29 gennaio 1992 “Piano Regolatore Generale e

relative norme di attuazione” infatti recita “Le zone a parco sono quelle individuate nell’allegata

planimetria 1/5000 (allegato B alla presente Legge)” e impone che tali zone siano “soggette al Piano

Particolareggiato di iniziativa pubblica o convenzionata”. Purtroppo è stato rilevato che sull’area in

questione non e mai stato predisposto/redatto un Piano Particolareggiato.

In riferimento al punto 2) dell’interpellanza esiste ad oggi un contratto di locazione stipulato fra

l’Immobiliare Pennarossa S.r.l., proprietario dei terreni, e il Cons, contratto sottoscritto il 15

settembre 2009, della durata di quattro anni, con decorrenza lo gennaio 2009 e scadenza il 31

dicembre 2012 per un importo annuo di E 13.000,00, che il Cons corrisponde alla proprietà. Il

contratto e stato registrato il 22 settembre 2009 al n. 11776 vol. 2009. In data 21 dicembre 2012 il

contratto, disdetto dalla proprietà, è stato temporaneamente prorogato fino al 30 giugno 2013 con

scrittura registrata il 3 gennaio 2013 al n. 51 vol. 2013. Con scrittura privata sottoscritta il 12 febbraio 2009 il CONS ha acquistato alcune attrezzature mobili (una copertura in PVC, 10 box maneggio di legno, impianti elettrici, impianti idrici, campo di equitazione esterno e interno, con sottofondo in ghiaia e stabilizzato, casetta in legno per stalliere ed un trattore usato) dalla San Marino Horse Riding S.r.l., precedente locatario del terreno che nel 2008 ha venduto e cessato la propria attività per problemi finanziari. Terreno e attrezzature sono state assegnate alla Federazione Ippica sammarinese dal Cons con atto formalizzato fra le parti. Su tale spazio la Federazione svolge le proprie attività sportive, didattiche e ludiche. Da un riferimento della Federazione si evince che gli allievi che frequentano il centro Pennarossa sono assicurati presso Assicurazioni Generali Spa di San Marino. Da dicembre questa Segreteria di Stato è impegnata a vagliare tutte le possibilità alternative all’attuale sede del Centro Federale Ippico e si impegna a trovare una soluzione definitiva che possa valorizzare l’importante opera sportiva e sociale finora svolta dalla Federazione”.

n.5 Interpellanza presentata dal Ps in merito al rinnovo dell’accordo bilaterale in materia radiotelevisiva con l’Italia, ai tempi dell’erogazione del contributo economico per l’anno 2012, allo stato dei conti e alle prospettive future di San Marino Rtv.

Iro belluzzi, segretario di Stato per il Lavoro in sostituzione del segretario di Stato per le Tlc: “L’intesa del 2008, ratificata da San Marino, non è mai stata ratificata dall’Italia, comunque l’accordo è vigente. Il governo sammarinese è interessato a rivedere l’intesa con l’Italia e non esclude una sua rinegoziazione. Da parte italiana sono arrivate delle rassicurazioni. Si farà tutto il possibile affinché il rapporto sia duraturo e certo e in merito nelle ultime settimane ci sono stati molti incontri. Per quanto riguarda il contributo da 3 milioni di euro per il 2012 l’autorizzazione c’è stata con il decreto Milleproroghe di fine 2011. Ora sono necessarie delle procedure amministrative ed entro il prossimo luglio dovrebbe arrivare. Il governo italiano ha inoltre rassicurato anche su quello del 2013 anche se il contributo non è stato autorizzato. L’esecutivo sammarinese intende investire ella televisione se rientra del deficit e ottiene l’obiettivo fissato del pareggio di bilancio entro il 2015. Rai ed Eras sono consapevoli delle potenzialità di Smrtv. Il bilancio 2012 è consultabile sul sito dell’emittente. Il deficit è di 660 mila euro, mentre il previsionale parlava di 220 mila euro e il preconsuntivo di settembre 472 mila euro. L’incremento è dovuto a minori ricavi, alla concessione di arretrati e straordinari per le elezioni politiche, a costi di noleggio e manutenzione e ai costi pubblicitari per la Smac. Il nuovo piano industriale traduce un progetto di rilancio attento a ripianare il deficit in tempi definiti. Il rilancio della Tv di Stato va ricercato attraverso un modello di eccellenza sinergico, con una forte identificazione sammarinese. Gli ascolti e la pubblicità sono elementi portanti. E si stanno già raccogliendo i primi frutti, con la raccolta in aumento del 600%. Tra le novità: la diretta della partita di calcio Italia-San Marino, la serie Incantesimo e per il prossimo palinsesto un programma di medicina con Luciano Onder, un programma di Maurizio Costanzo e un ciclo di cucina. Infine la notizia delle dimissioni da parte dell’ex direttore generale è infondata. Rai ed Eras sostenevano la necessità di una cambio di gestione”.

n. 6 Interpellanza presentata dai consiglieri Francesca Michelotti, Su, e Franco Santi, C10, per conoscere gli intendimenti del governo su gestione, controllo e tutela della fauna selvatica per garantire al meglio la salvaguardia degli animali, la sicurezza dei cittadini nonché per la garanzia di risarcimento per i cittadini in caso di incidenti stradali causati da animali selvatici.

Iro Belluzzi, segretario di Stato per il Lavoro: “L’osservatorio ha il compito di gestire la popolazione della fauna selvatica. Sui sinistri stradali ha promosso un piano faunistico venatorio, per una corretta popolazione del territorio, in scadenza nel 2011. Si richiedeva l’aggiornamento, il nuovo piano 2011-2013 è stato approvato il 25 luglio 2012. Il documento contiene tutti gli indirizzi di gestione, tra cui quelli per i danni di contenimento delle popolazioni che possono provocare sinistri automobilistici con fauna selvatica. L’osservatorio esegue periodicamente diversi monitoraggi su caprioli, volpi, cinghiali e altre specie diverse. Sui caprioli sono realizzati con cadenza annuale dal 2005. Ugraa attraverso l’analisi delle denunce nel 2006 sui sinistri monitora costantemente questo problema, nel 2006 è stata raccolta una relazione, dove sono individuate le cause dei sinistri da animali selvatici e anche i tratti stradali maggiormente a rischio. Il risarcimento dei danni, l’Ecc.ssa Camera, è coperta dalla polizza civile per sinistri, nella copertura danno è inserita la franchigia di 1.500 euro”.

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