Home FixingFixing La crisi è dura, ma la rinascita è possibile: Cheznous

La crisi è dura, ma la rinascita è possibile: Cheznous

da Redazione

Cassa Integrazione, licenziamenti, occasioni per creare nuovi imprenditori. Importanti gli aiuti statali sull’imprenditoria giovanile e femminile.

cheznous bb

 

 

 

di Saverio Mercadante

 

Iniziativa di grande interesse un paio di settimane fa da parte di “Noi Sammarinesi”. All’interno del ciclo “Informati: l’informazione al servizio del cittadino”, la seconda serata è stata dedicata al tema de “Il lavoro in tempo di crisi, come cambia il mercato e l’approccio”. San Marino Fixing ha intervistato i protagonisti di quella serata, coloro che hanno saputo reagire ai colpi durissimi della crisi inventandosi una nuova attività lavorativa dopo licenziamenti e cassa integrazione, e chi invece ha rinnovato o diversificato la propria attività ricollocandosi all’interno del mercato.


Cheznous

 

Un lavoro sicuro in un settore una volta quasi blindato, specialmente a San Marino. E alla fine arriva invece il licenziamento.

“Era un sogno nel cassetto l’apertura di un bed&breakfast”, afferma Sabrina Stefanelli.

“Poi l’occasione è arrivata da un evento apparentemente negativo, il licenziamento di mio marito (Alberto Selva) dalla Banca Commercial Sammarinese (BCS) all’inizio del 2012. Eravamo sposati da pochi mesi ed eravamo andati a vivere in questa casa abbastanza grande per la quale avevamo chiesto il mutuo. Negli anni avevamo sviluppato parallelamente delle competenze particolari,: io la pasticceria, mio marito aveva invece puntato sulle attività manuali ed agricole che portava avanti come hobby. Dunque, abbiamo fatto convogliare queste competenze nel progetto del bed&breakfast, che poi abbiamo chiamato ‘Cheznous’, a casa nostra, in francese. Siamo in una frazione di Borgo Maggiore che si chiama Carigo. Ci siamo dedicati personalmente ad approntare le camere: sono state dipinte da noi. Mio marito ha costruito in una camera sia il letto che i mobili. Altri arredi provengono dalle nostre visite nei negozi di alto design, nelle vecchie cantine, fino ai mercatini di brocantage della zona. Ci siamo dati molto da fare anche manualmente buttando giù muri, facendo addirittura gli impianti elettrici. Le stanze ora sono tre e stiamo per fare la quarta. Noi viviamo dentro il b&b vero e proprio perché la legge per questa accoglienza famigliare impone di essere nell’abitazione. Siamo molto contenti, il nostro progetto funziona. Io porto ancora avanti part time il mio lavoro di erborista, mio marito lavora a tempo pieno nella nostra struttura. Produciamo direttamente l’olio, abbiamo settanta ulivi, il miele, e i prodotti per la colazione sono fatti in casa e prevalentemente biologici. Il prossimo passo sarà quello di passare da B&B ad agriturismo. Da marzo a settembre-ottobre, specialmente nei weekend arrivano molti clienti italiani. In estate arrivano anche turisti stranieri, americani, norvegesi. Stiamo ora investendo nella ristrutturazione del nostro sito internet, www.cheznousbb.it.”

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