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San Marino, Commissione finanze: Legge Quadro sul Turismo

da Redazione

I lavori della commissione sono entrati nel vivo con l’esame del progetto di legge “Differimento dei termini per l’esercizio della delega prevista dall’articolo 2, secondo comma, della Legge 27 gennaio 2006 n.22.

 

I lavori della commissione sono entrati nel vivo con l’esame del progetto di legge “Differimento dei termini per l’esercizio della delega prevista dall’articolo 2, secondo comma, della Legge 27 gennaio 2006 n.22 (Legge Quadro sul Turismo della Repubblica di San Marino)”, approvato all’unanimità (11 voti a favore su 11 presenti). Come relatore unico è stato scelto Giovanni Francesco Ugolini del Pdcs ed è stata accolta la richiesta del segretario di Stato competente, Teodoro Lonfernini, di abbreviare i termini per la presentazione della relazione a martedì prossimo in modo da portare il progetto di legge in seconda lettura nella prossima seduta del Consiglio grande e generale.

L’esame della mozione del consigliere Augusto Michelotti “in merito a problematiche e prospettive del comparto guide turistiche nonché per conoscere la posizione del governo in merito alla prospettata privatizzazione del relativo servizio”, è stato rimandato per l’impossibilità dello stesso Michelotti a essere presente in Aula. Così il segretario di Stato Lonfernini ha riferito sui provvedimenti adottati in seguito all’accoglimento di due istanze d’Arengo, rispettivamente sull’incentivazione per l’installazione di impianti di stoccaggio dell’acqua piovana e sull’adozione di strumenti idonei per aumentare la raccolta differenziata.

Si è poi passati all’esame dei progetti di legge di competenza del segretario di Stato per le Finanze, Claudio Felici, “Disposizioni penali contro le frodi e le falsificazioni” e “Raccolta delle disposizioni sulle banconote e monete”. Il primo è stato approvato all’unanimità (13 su 13 ); durante la lettura dell’articolato è stato concordato un nuovo emendamento sulla base delle osservazioni dei consiglieri Rossano Fabbri (Ps) e Valeria Ciavatta (Ap). Relatore unico sarà il consigliere del Psd, Andrea Belluzzi. La seduta è stata poi interrotta, e proseguirà nel pomeriggio, durante l’esame dell’articolato del secondo progetto di legge.

Di seguito un riassunto della seduta.

Progetto di legge “Differimento dei termini per l’esercizio della delega prevista dall’articolo 2, secondo comma, della Legge 27 gennaio 2006 n.22 (Legge Quadro sul Turismo della Repubblica di San Marino)”.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato per il Turismo: “E’ la prosecuzione del lavoro avviato in Consiglio grande e generale su cui non è stata accolta la procedura d’urgenza. E’ il decreto sulle professioni turistiche che è stato inviato a tutte le forze politiche. Le osservazioni pervenute sono state in parte accolte. Oggi lo proponiamo, chiedendo di abbreviare i termini per la presentazione della relazione in modo da portarlo nel prossimo Consiglio grande e generale”.

Andrea Zafferani, C10: “Sul differimento dei termini non ci sono problemi. Ma è già la seconda volta che viene fatta una richiesta del genere. Qui ci sta, ma non diventi un’abitudine”.

Massimo Cenci, Ns: “Siamo a favore dell’abbreviazione dei termini”.

Paolo Crescentini, Ps: “Il Ps è d’accordo con l’abbreviazione dei termini. Vista l’urgenza nel disciplinare le guide su cui siamo in ritardo, perché non è stata indicata la data del 31 maggio invece di quella del 31 luglio? Non vuole essere una domanda polemica”.

Tony Margiotta, Su: “Nessun problema sul differimento, crediamo necessario e importante predisporre regolamenti affinché il comparto turistico possa esprimere il suo potenziale. Più volte è stato chiesto un differimento, ma al Paese servono risposte immediate”.

Valeria Ciavatta, Ap: “E’ successo solo un’altra volta, per la legge sull’e-commerce e il differimento era di un giorno solo. Sono d’accordo”.

Maria Luisa Berti, presidente: “Non sarà un’abitudine richiedere il differimento dei termini. Comunque è nella discrezione della commissione. Nei due casi ci sono state ampie e valide giustificazioni. Non diamo spazio a polemiche”.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato per il Turismo, replica: “Con questo provvedimento incontriamo un’emergenza, il comparto va riequilibrato. Si verificano delle profonde distorsioni in chi accompagna i gruppi in maniera impropria. Acceleriamo per arrivare a un sistema più degno del nostro Paese. La legge quadro del 2006 prevedeva un lavoro sulle professioni e sulle imprese turistiche. Dunque il 31 luglio è un termine per avere il tempo necessario a intervenire su entrambi gli aspetti”.

Paolo Crescentini, Ps, dichiarazione di voto: “Il nostro vota sarà favorevole. Ringrazio il segretario di Stato per la spiegazione. Il settore va disciplinato, siamo in ritardo di diversi anni sulla legge quadro”.

Istanza d’Arengo n 13 perché da parte dello Stato sia finanziata – o comunque incentivata – l’installazione di impianti di stoccaggio dell’acqua piovana e/o riciclata da parte dei soggetti privati.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato con delega ai rapporti con l’Aass: “L’istanza è stata accolta senza esprimere una valutazione sulla tassa per i consumi più elevati. L’installazione dei sistemi da parte dei privati sarà oggetto di facilitazioni. Il primo passo per l’esecuzione dell’istanza è stato dare compito all’Aass di individuare le agevolazioni in un beneficio per chi installa o possiede un sistema di stoccaggio per l’acqua piovana, non per il riciclo. Occorre definire una soglia minima di capienza per evitare distorsioni. Per eventuali sostegni economici si pensa a sgravi fiscali sulle rendite catastali o alla riduzione degli oneri di concessione per i nuovi impianti. Il governo farà i necessari interventi normativi”.

Istanza d’Arengo n 16 perché siano adottati strumenti idonei ad incrementare la raccolta differenziata dei rifiuti su tutto il territorio.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato con delega ai rapporti con l’Aass: “Pochi giorni fa sul tema c’è stato un’interessante workshop del Psd sulla strategia ‘Rifiuti Zero’. La sensibilità della cittadinanza è molto alta. C’è la volontà di potenziare la raccolta differenziata, come testimonia il piano di gestione dei rifiuti che prevede quattro obiettivi: riduzione della produzione; potenziamento e integrazione del sistema di raccolta differenziata; riduzione della quantità di biodegradabile conferito in discarica; riduzione dell’indifferenziato conferito in discarica.

La nostra produzione complessiva è di 40 mila tonnellate all’anno, di cui 15 mila di indifferenziato e 25 mila che vanno nei centri raccolta. Il 25%, 3.700 tonnellate, viene differenziato dall’Azienda.

Il tema è importante, il piano deve consolidare il trend della differenziata che è in costante crescita: entro il 2014 l’obiettivo è di arrivare al 40%, entro il 2016 al 50%. Fondamentali da questo punto di vista sono le incentivazioni e l’avvio al recupero. Occorre dunque implementate tutti gli strumenti operativi per la raccolta differenziata. Ed è necessario fare il punto sullo stato di attuazione degli interventi. Per esempio sulla riorganizzazione dei servizi per la raccolta differenziata con cassonetti specifici. Ora sul territorio ne sono presenti oltre 2.500. Sull’introduzione del sistema porta a porta, dopo la positiva esperienza di Chiesanuova. Sulla creazione di nuovi centri multi-raccolta, ora c’è solo quello a San Giovanni. E ancora: i sistemi a bio-celle, l’implementazione della differenziata in imprese e multiutenze, gli incentivi, le campagne di sensibilizzazione.

Per il 2014 le azioni riguardano la raccolta progressiva dell’organico nelle grandi utenze, l’estensione del porta a porta a Città, Borgo Maggiore, il trattamento di potature e compost, l’ipotesi per impianti di selezione automatica. Nel 2015 queste attività proseguiranno e si cercheranno collaborazioni esterne. Il nostro Paese, infatti, non può privarsene anche all’interno di un percorso verso una maggiore autonomia. La nostra capacità territoriale è ridotta, dunque oltre a una corretta gestione e sensibilizzazione, occorre stringere collaborazioni per contraddistinguerci come Paese moderno”.

Fabio Berardi, Pdcs: “E’ stata presa una direzione precisa, anche se il piano rifiuti è scaduto, con grande attenzione alla raccolta differenziata, a porta a porta e al sistema a bio-celle. Il porta a porta però ha registrato dei costi problematici a Chiesanuova, in rapporto di 3 a 1 rispetto al sistema tradizionale. In situazioni meno difficili, come a Domagnano, le cose dovrebbero andare meglio. Occorre inoltre incentivare i piani educativi, l’approccio culturale è fondamentale”.

Andrea Belluzzi, Psd: “Un aspetto importante del progetto di Chiesanuova è la comunicazione. Ed è giusto estenderlo agli altri Castelli. Servirebbe un’agenda con date e scadenze, la politica deve dettare i tempi agli enti. Per tutti i Castelli è poi necessaria una totale revisione dei punti raccolta, che ora sembrano disposti per fare dispetto. Chiedo dove viene destinato il compost, è un’occasione per fare una riflessione di tipo economico per avere la migliore destinazione possibile. Nel piano di sviluppo si potrebbero prevedere degli incentivi per le imprese che si occupano del riuso dei rifiuti”.

Andrea Zafferani, C10: “A maggio il Consiglio grande e generale ha approvato all’unanimità un odg più ambizioso di questa istanza. La strategia ‘Rifiuti Zero’ ha precisi elementi, obiettivi e passi che riguardano la riduzione a monte, il riciclo, l’educazione e la cultura. Va implementata per come è. Mi pare invece che l’Azienda si stia disperdendo in vari rivoli, per esempio non ci sta il potenziamento della raccolta tramite cassonetto e c’è poca attenzione agli accordi con i consorzi per la riduzione a monte. L’odg fissa poi nel 60% di differenziata l’obiettivo per il 2015, per cui occorre concentrarsi sul porta a porta. Ma anche investire per ridurre il costo medio. Ci si dedica a troppe cose insieme, senza prendere una direzione chiara.

Va bene incentivare le imprese che si occupano di riuso, con l’università ci sono progetti? E l’Azienda sta agendo sulla tariffazione puntuale?”.

Gloria Arcangerloni, Rete: “Per chiudere il cerchio del sistema porta a porta occorre agire sulle utenze, sulle bollette, premiando chi si impegna. Chiedo poi perché questo sistema non viene introdotto, oltre che a Domagnano, anche a Serravalle”.

Tony Margiotta, Su: “Sono molto importanti le campagne informative, sono la base per una nuova gestione dei rifiuti che deve puntare sul porta a porta, come sta facendo Rimini. Anche le collaborazioni e le realtà provate che danno una mano all’Azienda sono importanti. Ma questa deve avere un ruolo di tutor, deve essere il riferimento. Non vorrei iniziasse un percorso verso una privatizzazione totale. Lo dico per sicurezza. Sottolineo inoltre che la gestione dei rifiuti è un business importante”.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato con delega ai rapporti con l’Aass, replica: “Il piano scade nel 2016, solo alcune situazioni sono terminate e occorre dare nuovo vigore. Sull’agenda per l’Azienda per l’implementazione del porta a porta stiamo discutendo e lavorando. Sui punti di raccolta non siamo stati bravi, il problema è nato dai criteri di urbanizzazione dei sistemi primari, non c’è stata la giusta attenzione. Il compost va all’Ugraa. Occorre creare incentivi per chi rispetta il piano rifiuti, sia a livello domiciliare che di azienda. Dobbiamo lavorare per il porta a porta in tutto il territorio, e ragionare sulle tariffe. Sul tema politicamente dobbiamo fare fronte comune, ma l’obiettivo del 60% di differenziata per il 2015 è eccessivo, i due step 40% e 50% sono invece fattibili. Sulla critica del consigliere Zafferani su troppe cose negli obiettivi posti, dobbiamo decidere a che velocità vogliamo andare. Se si fa troppo poco non va bene, se si fa troppo è lo stesso. Dobbiamo chiarirci le idee in base a obiettivi comuni. L’università può essere un elemento importante e sarà sempre più coinvolta. La comunicazione è strategica e le campagne sono in atto da tempo. La privatizzazione del servizio non è un obiettivo della maggioranza. Si pensa a privatizzare alcune azioni, ma non il contesto globale dell’azienda. Concordo con il consigliere Margiotta che una sana e corretta gestione dei rifiuti può essere fonte di ricchezza”.

Progetto di legge “Disposizioni penali contro le frodi e le falsificazioni”, approvato all’unanimità.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “E’ il primo di una coppia di progetti di legge che sono il frutto degli adeguamenti a impegni presi attraverso la Convenzione monetaria con l’Ue che ci consente l’utilizzo dell’euro. Il percorso ha bisogno di una serie di momenti e questo è il primo per mantenere il ritmo permanente di adeguamento. Si tratta di modifiche al codice penale per le frodi e falsificazioni. Abbiamo consegnato il testo emendato , in particolare all’articolo 6 bis, previsto per un coordinamento con un’altra legge che è in prima lettura e non rischiare scoperture”.

Rossano Fabbri, Ps: “Il provvedimento serve a dare attuazione alla Convenzione monetaria, si tratta di suggerimenti che provengono dai rapporti con le autorità europee e internazionali. Non ho nulla da rilevare sotto l’aspetto tecnico. In generale sulle modifiche al codice penale sarebbe utile redigere un testo coordinato per sintetizzare le normative”.

Andrea Belluzzi, Psd: “E’ utile per la conoscenza e la fruibilità fare un testo coordinato, una volta terminato il percorso di aggiornamento. E’ giusto proporre l’iniziativa al Consiglio grande e generale, anche se l’aggiornamento sarà costante”.

Valeria Ciavatta, Ap: “La questione del codice penale è importante, molte norme sono datate e vanno riviste. I valori cambiano e oggi sono scoperti dei comportamenti che nel sentire comune sono considerati reati. Per il coordinamento delle norme c’è una delibera del congresso di Stato per redigere i testi. Dovrebbe essere il settore che presidia la materia a fare gli aggiornamenti quando ci sono delle modifiche, è una competenza degli uffici”.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze, replica: “Il dibattito aperto dal consigliere Fabbri ha inquadrato il problema. Un testo unico è improprio, coordinato potrebbe essere la strada. Un sistema, anche se piccolo, deve tenere un’interfaccia con l’esterno in maniera più dinamica. A volte c’è una malcelata reticenza a ciò che viene dall’esterno. Dobbiamo integrarci mantenendo le nostre specificità”.

Progetto di legge “Raccolta delle disposizioni sulle banconote e monete”

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Si tratta di un intervento molto tecnico che rappresenta la concreta attuazione agli impegni presi con la Convenzione monetaria, con diverse norme per il recepimento dell’acquis. E’ buona cosa che il Paese affronti i recepimenti in maniera convinta ed entro i termini previsti. Il testo è stato oggetto di verifica da parte dei tecnici della Bce che hanno presentato osservazioni e aggiornamenti. Gli emendamenti sono perciò stati preparati fino a ieri”.

Gloria Arcangeloni, Rete: “E’ rimasto il riferimento a un comma che non esiste?”.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Verificheremo durante la lettura dell’articolato”.

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