Home NotizieSan Marino Giuseppe Morganti: “Studenti, il lavoro si trova nell’area medico sanitaria”

Giuseppe Morganti: “Studenti, il lavoro si trova nell’area medico sanitaria”

da Redazione

La formazione universitaria nell’area medico-sanitaria offre la possibilità di un alto livello di occupazione. Anche gli istituti tecnici offrono ottimi sbocchi di lavoro. Sono alcuni dei dati che offre l’indagine sulla popolazione scolastica del Titano, realizzata dall’Ufficio statistica: per la prima volta ha messo a confronto i dati demografici con quelli del mondo del lavoro.

La formazione di livello universitario nell’area medico- sanitaria offre la possibilità di un alto livello di occupazione. Anche gli istituti tecnici offrono ottimi sbocchi di lavoro. Sono alcuni dei dati che offre l’indagine sulla popolazione scolastica del Titano, realizzata dall’Ufficio statistica, che per la prima volta ha intrecciato i dati demografici con quelli del mondo del lavoro presentata ieri in conferenza stampa dal Segretario di stato per l’istruzione Morganti.

 La popolazione scolastica sammarinese ammonta a 5.978 studenti: 1.121 frequentano la scuola dell’infanzia con un rapporto alunni per insegnante di 8,5; 1.536 le elementari, rapporto a 6,5; 990 le medie, rapporto 6,7. In 1.440 vanno alle superiori, di cui 696 in territorio e 744 fuori. Nel primo segmento l’87% ha scelto un liceo, il 9% la formazione professionale e il 4% l’istruzione tecnica; nel secondo va forte l’istruzione tecnica (36%) seguita da quella liceale (31%) e dalla formazione professionale (24%). A seguire istruzione magistrale (6%) e artistica (3%). Dalle statistiche si si ricava che con diplomi professionali o tecnici il divario tra studenti e occupati si assottiglia. Si trova lavoro

molto più con l’istituto tecnico che con le lauree. I sammarinesi che frequentano l’università sono 891, di cui 49 in territorio, i fuori corso sono 288. Le matricole sono 248 e puntano sull’aera umanistica, a seguire quella tecnica, quella scientifica, quella sociale e le lauree magistrali a ciclo unico. Nel complesso l’area umanistica rappresenta il 24%, quella tecnica il 20% e quella sociale il 19%. Le lauree magistrali il 13% quella a ciclo unico il 12%, così come l’area scientifica.

Infine nel confronto tra studenti, occupati e non occupati l’area migliore risulta quella sanitaria e medica. Molti studenti rispetto all’occupazione per l’area artistica, umanistica e architettonica. Buon livello di occupazione intorno all’80% anche per le aree agricola, politica ed educativa, dove però risulta anche più alta l’incidenza dei non occupati. Anche ingegneria offre buone prospettive di lavoro, nonostante l’alto numero di studenti, che caratterizza anche le aree giuridica, economica, motoria e scientifica. Dei 2.745 lavoratori occupati con laurea, sono 304 quelli non occupati, 518 sono frontalieri. Inoltre 292 hanno una laurea di primo livello: 91 umanistica, dove i non occupati sono 63; 81 sociale, 21 non occupati; 71 tecnica, 10; 45 scientifica, 5. Sono in 143 ad averne invece una di secondo livello, e i non occupati in questo caso sono 62.

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