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CSIR, accordo Italia-San Marino passaggio fondamentale per i frontalieri

da Redazione

Il CSIR esprime il proprio apprezzamento in merito al via libera delle Commissioni Esteri e Finanze alla ratifica dell’accordo fra Italia e San Marino in materia di imposizioni fiscali e prevenzione delle frodi fiscali.

CSIR esprime il proprio apprezzamento in merito al via libera delle Commissioni Esteri e Finanze alla ratifica dell’accordo fra Italia e San Marino in materia di imposizioni fiscali e prevenzione delle frodi fiscali. Si tratta di un passo fondamentale verso il superamento della doppia imposizione applicata ai lavoratori frontalieri,  afferma la nota, che nel nostro territorio sono oltre 5.200, e verso un quadro di cooperazione fra i due Paesi che consenta una ben più efficiente lotta all’evasione fiscale, in maniera bilaterale. Ora è necessario proseguire questo percorso e creare le condizioni per una rapida approvazione dell’accordo da parte del Parlamento Italiano, cui dovrà seguire l’emanazione di una legge specifica in merito all’imposizione fiscale relativa ai lavoratori.

In questa fase si ribadisce l’esigenza di mantenere alta l’attenzione delle istituzioni e dei parlamentari locali, affinché si giunga finalmente in Italia a un quadro normativo certo e nel segno dell’equità per quanto riguarda i frontalieri, andando rapidamente alla approvazione di una Legge ordinaria in grado di dare sostanza al superamento della doppia imposizione, individuando il relativo trattamento fiscale.

Inoltre per il CSIR resta di fondamentale importanza lavorare insieme alle istituzioni dei territori, per risolvere compiutamente l’attuale tassazione applicata a San Marino verso i frontalieri, la famosa “tassa etnica”; al contempo vi è la necessità, di fronte alla attuale crisi, di rimpinguare e ricercare maggiori risorse e protezioni sociali verso quanti in questi mesi hanno perso il proprio posto di lavoro, e con esso ogni possibilità di ricollocazione, visto il mancato riconoscimento degli incentivi all’assunzione per questi lavoratori, sia a San Marino, sia in Italia.

“I lavoratori frontalieri stanno pagando un prezzo molto alto alla crisi, con la perdita di oltre 500 posti di lavoro, e con la precarietà dei rapporti di lavoro. Su questi temi abbiamo chiesto la ripresa del Tavolo provinciale e ci confronteremo con le istituzioni locali nell’incontro previsto per il prossimo 17 giugno, al quale sarà presente anche una delegazione del Coordinamento Frontalier”i.

 

 

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