Sono addirittura 109 le raccomandazioni del Gruppo spending review in relazione alle inefficienze della macchina statale. Escono anche i primi numeri dalle anticipazioni di San Marino RTV che mettono nel mirino soprattutto l’ISS e i tanti soldi spesi nelle indennità che, non devono più essere di funzione ma legate all’effettivo esercizio di quella funzione.
Sono addirittura 109 le raccomandazioni del Gruppo spending review in relazione alle inefficienze della macchina statale. Escono anche i primi numeri dalle anticipazioni di San Marino RTV che mettono nel mirino soprattutto l’ISS e i tanti soldi spesi nelle indennità che, suggeriscono i tecnici, non devono più essere di funzione ma legate all’effettivo esercizio di quella funzione.
Un costo che, per il personale dell’Iss, ammonta a oltre 5 milioni e mezzo di euro, il 12% del totale, 3 volte in più dell’intera pubblica amministrazione. Di qui anche l’invito a riorganizzare il lavoro su un modulo che comprenda 7 giorni su 7 per 24 ore, riducendo reperibilità, straordinario e rivedendo le indennità aggiuntive. Oltre il 50% della spesa se ne va in personale e meno di 20 di loro, rappresentano l’1% del totale. Negli enti allargati è molto concentrato il costo dello straordinario che, in valore assoluto supera il milione e mezzo di euro, fino a 5 volte in più rispetto alla Pa. E sono numerose le ore pagate ai dirigenti, nonostante non sia previsto. Accorpare alcune sedi, sottolineano i tecnici, non significa necessariamente peggiorare i servizi, anzi. Per i cittadini vorrebbe dire avere a disposizione più personale e magari orari ampliati agli sportelli.
Il gruppo della spending review suggerisce non solo correttivi: chiede di individuare il modello organizzativo dello Stato. E’ urgente la strutturazione, si afferma ancora nel servizio di RTV, organica della cabina di regia. Insomma serve un capo che impartisca linee guida e politiche di indirizzo per tutto il personale. E vanno adottati contratti di servizio che obblighino aziende ed enti pubblici a presentare un rendiconto dettagliato dei loro interventi. Le parole d’ordine sono mobilità e snellezza. Insieme ad un capo che controlla bisogna anche superare il concetto di assoluta sicurezza del posto di lavoro