Home FixingFixing San Marino, incentivi fiscali in arrivo per defibrillare l’economia

San Marino, incentivi fiscali in arrivo per defibrillare l’economia

da Redazione

In prima lettura in consiglio un pdl importante per le imprese del Titano. Tassa di soggiorno, turismo in rivolta. Residenze un po’ più facili.

 

Nell’ultimo Consiglio Grande e Generale è stato portato in prima lettura (con procedura d’urgenza) il progetto di legge per lo sviluppo economico. Si tratta di un intervento lungamente atteso dalle imprese, contenente gli incentivi fiscali, misure per l’attrazione degli investimenti più altre norme ad hoc, riguardanti settori specifici (turismo, bancario-finanziario) o particolari ambiti (SMaC Card, gestione rifiuti speciali, eccetera).

In attesa degli eventuali interventi correttivi tra prima e seconda lettura, facciamo intanto una panoramica sul provvedimento, rimandando gli interessati al testo integrale, che trovate disponibile – scaricabile in formato pdf – sul nostro sito internet, www.sanmarinofixing.com.


Incentivi

 

Il Titolo Uno del pdl prevede le misure di incentivazione fiscale. È prevista la detassazione degli utili reinvestiti (art. 2). Utili di bilancio conseguiti da chi svolge attività di impresa (indipendentemente dalla forma giuridica) che vengono “utilizzati per interventi di investimento in beni strumentali nella stessa impresa”; tali utili non costituiscono reddito imponibile agli effetti delle imposte dirette. C’è un vincolo: questi incentivi riguardano solo le imprese con almeno 5 dipendenti assunti a tempo indeterminato. La legge naturalmente specifica (art. 3) quali sono gli interventi che sono considerati investimenti da incentivare. Tra questi l’acquisizione di beni materiali e immateriali, l’acquisizione di impianti per ridurre i consumi energetici eccetera.

Vengono inoltre previsti incentivi fiscali per sostenere l’occupazione. La legge prevede infatti un abbattimento della base imponibile per gli operatori economici (compresi i liberi professionisti) che incrementano il numero medio di lavoratori dipendenti occupati; anche in questo caso si parte con imprese che in partenza abbiano un minimo di 5 dipendenti (10 per le imprese industriali). La misura dell’abbattimento è pari al 15% per incrementi da 3 a 5 dipendenti, del 25% per chi assume più di 5 persone. L’abbattimento è riconosciuto anche per i due esercizi successivi.

Viene specificato (art. 12) che per le imprese di nuova costituzione è escluso il vincolo legato al numero di dipendenti.

Per le nuove attività d’impresa esercitate in forma individuale (comprese le libere professioni) la legge prevede tutta una serie di ulteriori benefici, tra cui l’esenzione dal pagamento della tassa annuale di licenza (per i primi tre anni), una esenzione fiscale del reddito di impresa o di lavoro autonomo quasi totale (il 95%) per i primi 3 anni e del 50% per i successivi 3 e un credito d’imposta sui programmi di formazione e innovazione tecnologica. Tali agevolazioni sono legate al vincolo di non aver esercitato attività economica negli ultimi due anni per chi versa in stato di disoccupazione, ma anche per i dipendenti che si dimettono dal proprio incarico per mettersi in proprio.

Le disposizioni finali del Titolo I specificano che se i benefici sono cumulabili tra loro, l’ammontare degli abbattimenti non può eccedere la misura del 70% del reddito imponibile.


Attrazione investimenti

 

Attrazione degli investimenti, un’altra parola chiave di questi tempi. Per incentivare le imprese estere – non necessariamente italiane! – ad investire sul territorio della Repubblica, sono previsti specifici benefici. Questo vale sia per chi vuole avviare una nuova attività, sia per chi intenda rilevarne una già esistente. Tra questi è previsto l’utilizzo del “regime semplificato” (è chiamato proprio così) previsto dalla L. 118/2010 (art. 16 comma 3) per l’ottenimento delle residenza, riservato all’imprenditore o agli imprenditori, a un determinato numero di figure dirigenziali e di ricercatori, compresi i familiari (già conviventi). Importante: in deroga a tale Legge, in caso di accoglimento del progetto, viene concessa la residenza ai soggetti richiedenti e la Commissione Esteri potrà eventualmente chiedere un supplemento di informazioni o fare opposizione motivata alla concessione entro 30 giorni, invertendo di fatto quella che è attualmente la situazione.

Un apposito D.D. identificherà successivamente i parametri da rispettare affinché il progetto sia considerato ammissibile.

L’art. 19 prevede un’altra deroga (alla L. 130/2010, artt. 7 e 21), offrendo la possibilità di attirare investimenti esteri nel settore del commercio al dettaglio qualora questo possa “rappresentare un valore aggiunto per il comparto”: anche in questo caso i parametri – e le relative garanzie patrimoniali – saranno stabiliti da un apposito Decreto Delegato.

L’art. 22 prevede una variazione, valida fino al 30 giugno 2014, alle imposte di registro. In questo caso invitiamo gli interessati alla consultazione diretta delle tabelle sul pdf che potete scaricare on-line sul nostro sito web.


Camera di Commercio

 

Un breve articolo, il 23, per conferire – in un’ottica di semplificazione – valenza giuridica alle certificazioni emesse da Camera di Commercio. Questo in tempi brevi, entro 180 giorni dall’entrata in vigore della Legge.


Turismo (in rivolta)

 

si parla di “norme a sostegno del comparto turistico”, in realtà l’art. 24 del pdl in questione ha suscitato subito grandi polemiche. Questo perché viene istituita una Imposta di soggiorno (a carico di chi pernotta in Repubblica e chi giunge sul Titano con i bus turistici) e ecotassa. Ma come, si dice di voler stimolare il turismo e si tassa chi varca il confine con questo obiettivo? Usot in particolare ha sollevato perplessità sullo “scopo” di questa tassa, ovvero il finanziamento per i “progetti speciali” che ricadono nel campo della tutela e gestione del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.


SMaC Card

 

La SMaC non è più legata al filo del rinnovo su breve periodo (o anno per anno, come è stato in passato): la legge proroga i termini del progetto (Legge di riferimento: la Finanziaria del 2011) sino al 31 ottobre del 2022.


Norme bancarie

 

Infine tutto l’intero Titolo VIII, comprende diverse modifiche alla normativa del settore bancario e finanziario. Anche in questo caso la materia necessita degli opportuni approfondimenti e non può essere esaurita in poche righe, dunque rimandiamo l’analisi del testo a successiva pubblicazione.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento