Home NotizieSan Marino BCSM – Bilancio 2012 – Clarizia, inversione di tendenza dell’immagine di San Marino

BCSM – Bilancio 2012 – Clarizia, inversione di tendenza dell’immagine di San Marino

da Redazione

C’è una reale inversione di tendenza positiva  che sta scardinando all’esterno quell’immagine di San Marino come pradiso fiscale, tenace difensore del segreto bancario, paese dalla finanza opaca  e non trasparente. E’ la convinzione del presidente della BCSM Clarizia all’interno della relazione consuntiva 2012 sull’attività svolta e sull’andamento del sitema finanziario.

Nella relazione di Banca Centrale al 31 dicembre 2012 il sistema finanziario sammarinese risultava composto da 11 banche, di cui due non più operative, 20 società finanziarie/fiduciarie, 1 impresa di investimento, 2 società di gestione (SG) e 2 imprese di assicurazione alla stessa data 9 erano i soggetti autorizzati all’esercizio dell’Ufficio di Trustee Professionale. Nel corso del 2012 sono state cancellate dal Registro dei soggetti autorizzati 8 società finanziarie, di cui 5 per liquidazione coatta amministrativa, 2 per modifica dell’oggetto sociale con rinuncia allo svolgimento di attività riservate, 1 per scioglimento volontario e conseguente liquidazione.Completano il quadro del sistema finanziario gli intermediari assicurativi iscritti nel Registro dell’intermediazione assicurativa e riassicurativa. Alla fine del 2012 erano presenti 54 intermediari, di cui 6 sospesi. Nel corso del 2012, sono stati iscritti 6 nuovi intermediari e ne sono stati cancellati

Nell’elenco delle imprese di assicurazione estere, autorizzate a concludere contratti nella Repubblica di San Marino tramite intermediari, figurano 51 compagnie di assicurazione, di cui 34 italiane e 17 appartenenti ad altri Stati. Nel primo trimestre 2013, il numero delle società finanziarie/fiduciarie è ulteriormente diminuito di 4 unità. Nel dettaglio, sono state cancellate dal Registro dei soggetti autorizzati 2 società per liquidazione volontaria, 1 società per liquidazione coatta amministrativa e 1 società per modifica dell’oggetto sociale con rinuncia allo svolgimento di attività riservate. Pertanto, al 31 marzo 2013, il sistema finanziario sammarinese contava 11 banche (di cui 2 non più operative), 16 società finanziarie e fiduciarie, 1 impresa di investimento, 2 società di gestione e 2 imprese di assicurazione. Nei primi tre mesi del 2013, con riferimento agli intermediari assicurativi, è stato iscritto 1 nuovo operatore e ne sono stati cancellati 4, mentre non si sono verificate sospensioni. Al 31 dicembre 2012, non si sono registrate variazioni rispetto alla fine del 2012 per quanto riguarda le imprese di assicurazione estere abilitate ad operare a San Marino tramite intermediari. In termini di autorizzazioni rilasciate all’esercizio di attività riservate ai sensi delle Leggi n. 165 del 17 novembre 2005 e n. 42 del 1° marzo 2010, la Tabella 2 riporta la suddivisione, al 31 dicembre 2012, degli operatori sulla base delle autorizzazioni ottenute.

 

Nella relazione di Banca Centrale, tra l’altro si evidenziano i sessanta  i procedimenti sanzionatori riferiti all’anno passato e al primo trimestre 2013. Diciassette  gli accessi della vigilanza ispettiva.Otto i provvedimenti di rigore assunti nel 2012, scaturiti nella sospensione degli organi amministravi, l’amministrazione straordinaria o la liquidazione coatta amministrativa. Nell’ultimo anno sono stati rilevati  “fenomeni illeciti e irregolarità gestionali rilevanti riconducibili ad alcune macroaree di criticità” come  la presenza negli assetti proprietari di banche e finanziarie di società fiduciarie e società anonime di diritto estero. Bcsm sottolinea  scarsa prudenza nell’avviare relazioni di debito/credito con la clientela; il fenomeno, tipico di alcune società finanziarie, di concedere in leasing automobili e imbarcazioni a società di noleggio estere; la destinazione di finanziamenti diversa da quella richiesta in istruttoria con il rischio di coinvolgimento della criminalità organizzata. Bcsm sottolinea anche l’utilizzo da parte di banche e finanziarie di controparti estere residenti in paradisi fiscali come British Virgin Islands, Vanuatu, Madeira, Gibilterra, Seychelles; incongruenze tra beneficiari economici e beneficiari effettivi; schemi operativi complessi che ostacolano la tracciabilità delle operazioni finanziarie.

 

LA RELAZIONE PER INTERO SU:

http://www.bcsm.sm/images/pdf/Pubblicazioni/rel_ann_2012.pdf

 

 

 

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento