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Ocse, boom export dall’Africa

da Redazione

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La quota di export diretta dall’Africa verso l’Unione Europea e gli Stati Uniti e’ crollata negli ultimi dieci anni mentre continua a crescere quella destinata alla Cina e ai paesi emergenti. E’ quanto emerge dal rapporto Ocse sulle previsioni economiche dell’Africa. “L’Unione Europea e gli Stati Uniti sono i mercati chiave per l’esportazione in Africa – scrive l’Ocse – ma la Cina, il Brasile, l’India e le altre economie emergenti hanno visto aumentare la quota di export africano diretta a loro”.

Dal 2000 al 2011 le esportazioni dell’Africa, riporta l’AGI,  sono quadruplicate passando da 148,6 a 581,8 miliardi di dollari all’anno. “In questo periodo – scrive l’Ocse – l’Unione Europea e gli Stati Uniti hanno visto cadere la loro quota di export dall’Africa”. Per l’Europa questa quota e’ passata dal 47% del 2000 al 33% del 2011, mentre per gli Stati Uniti si e’ passato dal 17% del 2000 al 10% del 2011. Fette di mercato che sono finite nelle mani dei paesi emergenti. “La Cina ha aumentato la sua quota di esportazioni africane dal 3,2% del 2000 al 13% nel 2011 – si legge nel rapporto – l’India dal 2,8% al 6%; il Brasile dal 2% al 3% e la Russia dallo 0,2% al 0,3%”. La Cina fa la parte del leone nell’acquisto di materie prime dall’Africa. “Nel 2000, il valore delle esportazioni dell’Africa di materie prime – spiega il rapporto – era di 15,6 miliardi di dollari e alla Cina andava il 4,8% di queste esportazioni. Nel 2011 questa quota e’ salita fino al 28,8% del totale, il cui ammontare e’ di 70 miliardi di dollari.

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