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Al Collegio d’Europa per lavorare per il futuro

da Redazione

L’esperienza di formazione post universitaria di Lisa Gualtieri a Bruges. “A giugno vetrina per San Marino nell’ambito della settimana tricolore”.

 

di Loris Pironi

 

San Marino Fixing ha a cuore le sorti dei giovani sammarinesi che con coraggio e buona volontà oltrepassano i confini nazionali, attraversano l’Italia e se ne vanno in giro per il mondo ad acquisire esperienze di studio e professionali. Volentieri raccontiamo le loro storie, perché effettivamente meritano di essere raccontate.

Quella di Lisa Gualtieri è oggettivamente una di queste storie. Dopo essersi laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche all’Università di Bologna, con un master in Progettazione Europea e Internazionalizzazione delle imprese (SIOI -Roma), attualmente Lisa si trova a Bruges dove, prima studentessa di San Marino in assoluto, sta frequentando il Collegio d’Europa, prestigioso istituto internazionale di formazione post universitaria. La sua partecipazione al programma di studi in Economia dell’Unione Europea è stata resa possibile grazie al bando di concorso della Segreteria di Stato per gli Affari Esteri nel 2012.

“L’attualità, le istituzioni, le lingue e il confronto con realtà diverse sono da sempre la mia passione – racconta Lisa a Fixing – Per questo ho scelto di studiare Scienze Internazionali e Diplomatiche. Mi sono specializzata in Studi Europei e, grazie al programma Erasmus, ho studiato per un anno presso un’università belga. Questa esperienza ha consolidato la mia passione per le relazioni internazionali in particolare di San Marino. In generale, è molto bello poter rappresentare il proprio paese all’estero, fa emergere il meglio che c’è in noi”.


Che tipo di percorso sta affrontando Lisa Gualtieri al Collegio d’Europa?

 

“Sto frequentando un master post universitario in Economia dell’integrazione Europea. Le attività che svolgiamo sono simili a quelle dell’università, solo molto più intense. Si seguono corsi, in inglese e francese, che spesso prevedono attività complementari come tesine, dibattiti e presentazioni in classe. Alla fine di ogni semestre si sostengono gli esami. Inoltre c’è una tesi finale da scrivere. Il Collegio è un ambiente totalmente internazionale e non solo un’esperienza di studio ma di vita. Ciò lo rende unico nel suo genere”.


Che sbocchi professionali si possono aprire dopo questa esperienza?

 

“Il Collegio d’Europa apre molte porte ai suoi studenti, soprattutto per quelle attività che ruotano intorno all’UE. Diversi trovano lavoro nelle istituzioni nazionali o internazionali ma anche nel settore privato, per esempio in società di consulenza, di lobbying o in studi legali che si occupano di diritto comunitario. Personalmente ho sempre desiderato di poter lavorare al servizio del mio paese, in particolare di poterne essere un rappresentante all’estero”.


E quali sono le aspettative dopo questa avventura? Tornerà a San Marino, e con quale bagaglio d’esperienza?

 

“Dopo il Collegio tornerò in Repubblica e lavorerò presso il Dipartimento Affari Esteri per un periodo di due anni, come previsto dal bando di concorso al quale ho partecipato. Questa esperienza ha rappresentato un grande arricchimento, sia per la vita professionale che personale. Il bagaglio che porterò è davvero importante e mi auguro che sempre più ragazzi sammarinesi possano fare esperienze di questo tipo. Sarebbe il primo vero passo per qual cambiamento di cui il paese ha bisogno”.


Sappiamo che proprio quest’anno il Collegio d’Europa metterà a disposizione della Repubblica di San Marino uno spazio nell’ambito della storica iniziativa “settimane nazionali”. Di che cosa si tratta?

 

“Tra gli obiettivi del Collegio d’Europa, oltre a quello di fornire un’educazione di alto livello, vi è la volontà di favorire l’integrazione e l’interazione tra le varie nazionalità. A tal fine, ogni anno gli studenti organizzano una serie di eventi che si svolgono durante le ‘settimane nazionali’ nel corso delle quali vengono valorizzate le specificità e le qualità dei Paesi di provenienza. Nell’ambito della settimana italiana, che si svolgerà dal 17 al 19 giugno, c’è la possibilità di riservare uno spazio a San Marino e alle sue produzioni. Questo evento potrà essere una vetrina per il paese e un’occasione unica per stimolare l’interesse dei partecipanti, più di 300 persone di 55 nazionalità diverse, verso la nostra Repubblica. Gli eventi principali della settimana saranno: pranzo e cena con prodotti tipici italiani, la lettura di brani della Divina Commedia, uno show di Pizzica salentina, la proiezione del film ‘Girlfriend in a Coma’ e una conferenza dal titolo ‘Italy: which way out of the crisis?’ che avrà come ospite Elsa Fornero”.


Quindi lei avrà un ruolo organizzativo in questa iniziativa. Ha un messaggio da rivolgere alle aziende sammarinesi?

 

“Il rapporto con i colleghi italiani è stretto quindi ho cercato di dare il mio contributo all’organizzazione dell’iniziativa. Il mio augurio è di poter portare un po’ di bianco e azzurro nella settimana tricolore. Per fare questo però c’è bisogno del sostegno delle istituzioni e delle imprese che potrebbero sfruttare l’occasione per farsi conoscere sponsorizzando l’evento. Mostrare prodotti tipici e garantire la presenza sammarinese in quest’occasione contribuirebbe a combattere i pregiudizi e dimostrare che San Marino non è solo quello che spesso, purtroppo, emerge dai giornali”.


Come vede San Marino dall’esterno? Un po’ di distacco, a volte, aiuta a mettere a fuoco meglio le cose.

 

“È vero, la lontananza aiuta ad essere un po’ più oggettivi. Entrare in contatto con realtà più grandi della nostra consolida da una parte la percezione delle nostre piccole dimensioni, dall’altra la consapevolezza delle potenzialità di San Marino, seppure spesso non siano sfruttate. Il risultato nel mio caso è stato un ulteriore stimolo ad impegnarsi e il rafforzamento del legame con un paese piccolo, sì, ma antico e che suscita una sincera curiosità all’estero”.

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