È raro che attori e artisti che operano su uno stesso territorio si riuniscano. Spesso non vanno nemmeno a vedere gli uni i lavori degli altri. Poi accade qualcosa.
È raro che attori e artisti che operano su uno stesso territorio si riuniscano. Spesso non vanno nemmeno a vedere gli uni i lavori degli altri. Poi accade qualcosa. Accade che ti viene voglia di ricordare un amico che non c’è più, non per piangere insieme, ma per portare avanti il suo fare, il suo movimento, la sua fame creativa. La voglia di raccontare e raccontarsi su una scena. Nasce così “Amarcontè”, una maratona teatrale dedicata all’attore e regista Marco Bianchini, scomparso un anno fa. Domenica 26 maggio, dalle 17.30 a mezzanotte, il Mulino di Amleto di Rimini ospiterà una giornata all’insegna del teatro di narrazione, che rappresenta uno dei mondi artistici più importanti di Marco.
Sul palco si alterneranno compagnie consolidate, amici attori, ma anche allievi dei laboratori, che si confronteranno con “Il gusto della paura”, tema scelto dagli organizzatori partendo proprio da uno scritto di Marco Bianchini, che verrà letto dall’amico attore Riccardo Maneglia.
“Sarà una kermesse all’insegna della leggerezza, che Marco sapeva portare in scena unita a una grande profondità personale” sottolinea l’attrice Francesca Airaudo, che condurrà l’evento insieme all’attore Giovanni Casadei e all’autore Francesco Gabellini. “Marco ha trovato la sua voce nel mondo del teatro… Con lui ora rimaniamo in ascolto di altre voci, sempre con quell’energia di voler fare qualcosa e di volerla condividere” ha scritto Emanuela Neri – compagna dell’artista – racchiudendo in queste parole lo spirito dell’evento: il piacere di condividere, la possibilità di avere un palco su cui esibirsi, il gusto di ascoltare. Più di sei ore di performance che prevedono anche una mostra fotografica, un aperitivo musicale e momenti di coinvolgimento del pubblico. Una grande festa del teatro, che vuole essere il primo passo di un progetto di ampio respiro.
Ingresso libero.