Home FixingFixing San Marino, Expo: proposta dei privati per costruire il padiglione

San Marino, Expo: proposta dei privati per costruire il padiglione

da Redazione

Il Titano è partito a razzo (4° a aderire), poi si è addormentato. Il Segretario Lonfernini: “Martedì pronta la delibera”. Ma ora la proposta di Antao e Tonelli spariglia le carte.

 

Quattro febbraio 2011: San Marino ha comunicato all’Italia la propria adesione ufficiale all’Expo di Milano del 2015. Quarto Paese in assoluto ad aderire ad un evento di cui si può dire tutto ciò che si vuole, ma al quale – come Fixing ha già scritto in passato parlando dell’Esposizione Universale di Shanghai – non si può non essere presenti. Una partenza alla Usain Bolt, tanto per dire. Peccato però che questo guizzo non abbia avuto seguito, tanto che il Titano si è fermato poco dopo i blocchi di partenza. Ed è stato superato da tutti quanti. Per essere più precisi, dopo aver stanziato in Finanziaria 950 mila euro spalmati in un triennio (2013-2015, con la parte più sostanziosa nella coda) per la partecipazione all’Expo, null’altro è stato fatto. Non è stato nominato il Commissario per l’Expo (quasi tutti l’hanno già fatto, anzi l’Italia paese organizzatore ha già provveduto più volte a sollecitare questa nomina). Non è stato firmato il contratto di partecipazione. Non è neppure stata scelta la modalità di partecipazione. Il discorso relativo alla modalità va spiegato in maniera un po’ più dettagliata: per essere presenti fisicamente a Milano nei sei mesi dell’evento ci sono tre opzioni: costruire un proprio padiglione, su un lotto concesso gratuitamente dall’Expo al Paese partecipante, affittare un modulo da 125 mq (più altri 125 non espositivi al primo piano), oppure affittarne più di uno. Ogni modulo costa 250 mila euro e in questo caso San Marino può essere inserito solo nel “cluster” (un raggruppamento di Paesi) del “Bio-Mediterraneo”. Piccola nota a margine: per la nomina del Commissario, in pole position c’era e resta Mauro Maiani, già Commissario a Shanghai.

 

Le intenzioni

 

San Marino Fixing venerdì scorso ha intervistato il neo Segretario di Stato al Turismo, Teodoro Lonfernini, che ha dimostrato di aver preso particolarmente a cuore il progetto della partecipazione all’Expo. “Proprio martedì prossimo porterò in Congresso di Stato una decisione definitiva per quello che riguarda la logistica della nostra presenza a Milano, e provvederò alla nomina del Commissario Straordinario per l’Expo. A quel punto potremo adempiere a tutti gli aspetti di carattere amministrativo e burocratico e avviare il nostro percorso di avviamento verso l’Esposizione Universale. Siamo in ritardo? Effettivamente sì (ma è palese che notevoli responsabilità vanno “girate” al precedente esecutivo, ndr), ma una volta iniziato il percorso poi sono sicuro che procederemo spediti”.

Il Segretario Lonfernini anticipa poi a Fixing le linee guida di questa ‘avventura’. “L’elemento che dovrà contraddistinguere la nostra partecipazione, e posso già dire che l’idea è condivisa dall’intero Congresso di Stato, è che dovrà assicurarci una buona presenza e visibilità ma rispettando un principio di grande attenzione ai costi. Dovremo puntare sulla massima efficacia perché l’intenzione del Governo è quella di non spendere più di quanto già stanziato (a Shanghai, ma in tutt’altre circostanze, era stato stanziato circa il doppio, ndr). Certo, poi potrebbe esserci una collaborazione dei privati, che auspichiamo, per rendere un po’ più interessante l’investimento, ma non credo che lo Stato potrà investire più di questo”.

 

L’articolo integrale su San Marino Fixing numero 20, in edicola dal 24 maggio.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento