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San Marino, fibra ottica. Coprire le dorsali non basta: il nodo dell’ultimo metro

da Redazione

Tra la posa della fibra ottica e l’erogazione dei servizi, c’è di mezzo un passaggio molto importante e delicato: le infrastrutture.


Tra la posa della fibra ottica e l’erogazione dei servizi, c’è di mezzo un passaggio molto importante e delicato: le infrastrutture. Ad oggi la fibra ottica non è, di fatto, (ancora) utilizzabile nella Repubblica di San Marino. Un limite grosso per chi della rete e della sua velocità (la fibra riesce a viaggiare tra i 30 e i 100 mega) dovrebbe fare uno dei punti di forza del proprio lavoro, ovvero la quasi totalità delle imprese, oggi. Le “autostrade” stanno per essere ultimate, ma non possono essere percorse. Le domande a questo punto sorgono spontanee: come farà il cittadino a sfruttare questa opportunità? Chi gestirà la rete? Certamente non dall’AASS. Dunque verrà indetta una gara d’appalto? “Coprire le dorsali” non basta. Facciamo un esempio. Se Fixing volesse “attaccarsi” alla fibra ottica, il punto più vicino alla redazione (via Gino Giacomini) è in via Onofri. Occorrerebbe quindi effettuare gli scavi, il che si traduce in tempi lunghi (si parla di mesi e non di giorni) e in costi elevati. Esistono i cavidotti: ogni operatore deve scavare il proprio. Perché non si possono sfruttare quelli già esistenti?

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