Tre soggetti economici hanno messo pesantemente le mani in tasca ad un’intera collettività.
Fanno infatti davvero cadere le braccia i dati emersi sulla colossale evasione della monofase: un unico contribuente deve allo Stato ben 11 milioni e 300 mila euro di monofase, un altro di milioni ne deve più di 5 e un terzo non ha versato 3 milioni e 300 mila euro di imposte dovute.
Messi insieme, questi tre soggetti economici devono allo Stato quasi venti milioni di euro, che corrispondono più o meno a due patrimoniali. Insomma, più che furbetti siamo di fronte a furboni e la curiosità di sapere chi sono a questo punto diventa più che legittima.
Il Segretario CDLS, Marco Tura, rimarca che le tre domande recentemente inviate al Governo restano sempre di più le stesse, con ulteriori aggravanti: perché nel caso specifico di questi tre super evasori nessuno ha mosso un dito? Perché nessuno li ha fermati in tempo? Perché la magistratura non è intervenuta? Davvero non esistono strumenti efficaci per riparare al danno commesso verso la collettività?
“La voragine di monofase non versata, – sottolinea il segretario CDLS – che ammonta a oltre 188milioni di euro, impone di affrontare concretamente il massimo recupero dei crediti con precise e più efficaci strategie. Ed è evidente a tutti che servono anche nuove misure di tipo normativo, legislativo e organizzativo che in futuro funzionino da sbarramento ai tentativi di evasione”.