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San Marino, “Il viale delle rose” diventa un film

da Redazione

Venerdì 19 aprile difatti il regista Philippe Macina, lo sceneggiatore Filippo Cesari la producer Linda Zavoli hanno selezionato i primi volti e gli interpreti della pellicola.

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di Alessandro Carli


Sbarcherà al festival di Cannes tra meno di un mese il teaser de “Il viale delle rose”, il film tratto dal libro di Giuseppe Marzi che nei giorni scorsi – con l’inizio del casting – ha iniziato a muoversi. Venerdì 19 aprile difatti il regista Philippe Macina, lo sceneggiatore Filippo Cesari (nella foto) e la producer Linda Zavoli hanno selezionato i primi volti e gli interpreti della pellicola che, ha confermato Macina a Fixing, “verrà girato nel 2014 a San Marino e verrà recitato in lingua inglese”.

Undici anni di ricerche, decine di interviste, testimonianze e documenti visionati e raccolti fra San Marino e Milano, ricognizioni che vanno dallo Yad Vashem di Gerusalemme e arrivano al Museo ebraico di Merano, toccando dodici paesi. “Il viale delle rose” ricostruisce le storie degli ebrei rifugiati a San Marino, partendo da un’evidenza, mai approfondita prima: l’impennata del numero di passaporti sammarinesi emessi nell’anno 1944. 800 lasciapassare, a segnare identità mai registrate perché dovevano rimanere nascoste. E l’interrogativo di fondo: come sia riuscita una piccola Repubblica – che allora contava poco più di 15.000 abitanti e che era retta da un governo fascista – ad aiutare tanti ebrei in fuga dalle persecuzioni razziali.

Siamo andati a curiosare durante la selezione, in silenzio, mentre le persone sfilavano davanti alla telecamera.


Su www.sanmarinoweb.com le videointerviste a Macina e a Cesari.

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