Home FixingFixing Il gas di San Marino riscalda i portafogli

Il gas di San Marino riscalda i portafogli

da Redazione

Nel confronto con SGR di Rimini risparmi intorno al cinquanta per cento. Dal 2007 ad oggi aumento del 10%. In Italia solo nel 2008 +20%.

 

di Saverio Mercadante

 

Continua l’inchiesta di San Marino Fixing sul confronto tra le tariffe italiane e quelle sammarinesi.

Dopo che nello scorso numero avevamo analizzato il rapporto estremamente favorevole tra la Tares italiana, che comprende la raccolta dei rifiuti solidi urbani e l’igiene ambientale, e le corrispettive sammarinesi, in questa puntata prendiamo in esame il settore del gas.

Anche qui gli utenti sammarinesi godono da parte dello Stato di un trattamento molto favorevole. Il risparmio, nel confronto con quello che tirano fuori dalle tasche i cittadini italiani in un momento di crisi acuta e che ha fatto aumentare verticalmente le morosità, è intorno al 50%.

“Nella Repubblica di San Marino – afferma il dottor Marco Bacciocchi, dirigente dell’AASS – vi è stato un aumento delle tariffe dal 2007 a oggi che è sotto il 10%. In Italia, il gas è aumentato solo nel 2008 del 20%”.

Gas: i dettagli

A San Marino le tariffe del gas sono suddivise in gas interrompibile, gas civile, gas tecnologico primario, gas tecnologico secondario. Il gas interrompibile riguarda la fornitura di due aziende, la Ceramica Faetano e la Cartiera Ciacci, che hanno un contratto che dà il diritto al gestore con un minimo preavviso di staccare la fornitura. Il gas tecnologico primario riguarda altre sette aziende che hanno una tariffa speciale, il gas tecnologico secondario riguarda le utenze diverse, cioè quelle non civili. E poi naturalmente c’è il settore del gas civile.

I confronti dei consumi anno su anno, sono piuttosto relativi a differenza di quelli dell’energia elettrica dove si può parlare di risparmio energetico. Sono strettamente legati alle condizioni meteorologiche che determinano picchi di consumi anche molto elevati come nel febbraio dello scorso anno quando le precipitazioni nevose furono eccezionali, mai viste prima in Repubblica. Gli unici utenti che hanno un profilo di consumo lineare sono quelli della tariffa relativa al gas interrompibile.

Durante l’anno hanno consumi molto simili da mese a mese a mese, a parte agosto quando le aziende sono chiuse in genere per due settimane. Queste aziende pagano una tariffa bassa perché il cosiddetto consumo piatto permette di fare contratti a prezzi più favorevoli. Garantire al fornitore consumi estivi permette di abbassare il prezzo d’acquisto della materia prima.

La tariffa sammarinese è molto semplice ed è omnicomprensiva. Non esiste la cosiddetta contabilità separata come in Italia che per esempio separa la distribuzione dal trasporto, dai costi di manutenzione e ammortamento. A San Marino c’è un’unica voce e dunque un’unica contabilità. Le tariffe italiane comprendono dunque componenti come la quota vendita, la quota commercializzazione, i trasporti, lo stoccaggio, il servizio rete, e così via.

A San Marino il gas arriva fisicamente attraverso le reti di cui è proprietaria la Snam Rete Gas. Nel 2012 il gas è stato comprato da ENI. Tutti gli anni c’è una gara di appalto. Il mercato è in una fase di cambiamento a causa della liberalizzazione in corso come fu fatto a suo tempo in Italia per l’energia elettrica. L’AASS dunque ogni anno indice una gara tra le compagnie che offrono un’alta affidabilità, dalla Eni alla Shell solo per citarne alcune, dove si indica il quantitativo di gas che si presume serva alle esigenze del Paese. Il contratto annuale indica un consumo minimo e massimo. Se non viene consumato l’intero quantitativo si pagano delle penali. Ci sono anche delle penali per consumo medio giornaliero eccessivo. Si paga, insomma, un’altra cifra da quella stabilita dal contratto. Il caso classico è stato quello del nevone del febbraio scorso dove si è superata la soglia fissata. I costi maggiori sono a carico dell’Azienda poiché non vi sono contratti che prevedono maggiorazioni tariffarie in caso di esubero di consumo.

Sono stati introdotti nel 2012 in bolletta gli scaglioni, le fasce di consumo per uso civile: più bassi per chi consuma meno, più alti per chi consuma di più, per combattere gli eventuali sprechi. Le fasce di consumo civile sono quattro. L’autorità di regolazione per i servizi pubblici e l’energia il 21 febbraio ha stabilito le nuove variazioni del piano tariffario gas naturale. Per il gas usi civili vi sono stati aumenti nel 2013 nelle quattro fasce, dall’uno al quattro per cento. Per il Gas tecnologico primario, sino a 200.000 metri cubi di gas al mese aumento 2013 del 2,50%; lo stesso aumento del 2,50% anche oltre i 200.000 metri cubi al mese. Per il gas tecnologico secondario vi è stato un aumento 2013 per tutti i consumi del 2,50%.

Il consumo di gas interrompibile è stato nel 2011, ultimi dati a disposizione, di 11.761.140 metri cubi. Il consumo di gas civile è stato di 26.044.419 metri cubi. Il consumo di gas tecnologico primario è stato di 4.770.136 metri cubi. Il consumo di gas tecnologico secondario è stato di 11.789.414 metri cubi. Il consumo complessivo è stato nel 2011 di 54.365.109 metri cubi.

In questa analisi abbiamo anche confrontato i prezzi delle tariffe sammarinesi con quelle di un’azienda leader come la SGR di Rimini. Le comparazioni disponibili sono relative all’ottobre 2011. Ebbene per l’uso civile la tariffa unica dell’AASS è di 0,396770 al metro cubo. La tariffa SGR Servizi a ottobre 2011 era di 0,770677. Un risparmio enorme per gli utenti sammarinesi, siamo quasi intorno al cinquanta per cento. Anche così lo stato sociale sammarinese continua ad aiutare in questa crisi che non sembra mai finire i cittadini sammarinesi.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento