Home FixingFixing San Marino: “L’Ufficio Tributario fa tutto il possibile”

San Marino: “L’Ufficio Tributario fa tutto il possibile”

da Redazione

Il Segretario Felici sui crediti inesigibili: “Frutto di 30 anni di abbondanza”. Con la legge sull’esattoria del 2004 poste regole molto più attente.

 

I crediti inesigibili sono crediti accumulati in 30 anni da soggetti economici – società o licenze individuali – che per diversi motivi, non hanno versato alle casse dello Stato una serie di contributi.

“Una buona percentuale deriva dal caso ‘Long Drink’ – spiega il segretario alle Finanze Claudio Felici -, ma non solo. Era un periodo in cui le risorse abbondavano. Oggi il panorama è mutato. Sulla situazione però faremo chiarezza. I crediti non sono tutti uguali: ci sono quelli inesigibili, quelli dovuti alle sofferenze delle imprese, quelli stanchi, eccetera”.  

 

Un po’ di numeri

 

L’importo complessivo dell’imposta sulle importazioni, scaduta il 31 marzo 2013, è pari a 188.534.280,83 euro, così suddivisi:

 

1) 13.087.248,85 euro per avvisi monofase scaduti alla data del 31 marzo 2013;

 

2) 11.993.482,63 euro per ingiunzioni relative a sanzioni amministrative (alla data del 31 marzo 2013).

 

3) 163.453.549,35 euro per avvisi iscritti a ruolo in base alla Legge n. 70/2004 (alla data del 31 marzo 2013).

 

“I dati – prosegue Felici – subiscono continue modifiche soprattutto per quanto riguarda il caso degli avvisi scaduti e delle ingiunzioni. Il dato complessivo pari a 188.534.280,83 euro è estrapolato considerando i casi in cui alla data dell’estrazione (31/03/2013) vi siano avvisi già scaduti (anche se solo di 1 giorno) pertanto non sempre ad un avviso scaduto corrisponderà un’iscrizione a ruolo, in quanto il contribuente potrebbe provvedere spontaneamente al pagamento prima che questo venga iscritto a ruolo pagando le relative sanzioni ed interessi”. In base alla legge sulla protezione dei dati personali e sulla base di una precedente comunicazione del Garante della Privacy che si è espresso in merito ad una problematica analoga, non si fornisce l’elenco nominativo dei debitori. In caso di autorizzazione si specifica che, in ogni caso, sarebbe disponibile il solo nominativo dell’operatore o ragione sociale ma non il nome dell’amministratore (non vi è il collegamento delle banche dati, in ogni caso, per società ancora vigenti, l’amministratore potrebbe essere un altro soggetto rispetto a chi vi era al momento del sorgere del debito). Vi sono inoltre casi in cui le società nel frattempo sono state radiate. I crediti scaduti e non pagati vengono iscritti a ruolo ai sensi della Legge n. 70/2004. Il Dipartimento di Esattoria di Banca Centrale ne cura la riscossione mediante azioni esecutive (pignoramento di: beni mobili, mobili registrati, immobili, crediti, ecc.). Ai fini del pagamento dei tributi, ai sensi della medesima Legge, vengono altresì accordate da Banca Centrale dilazioni di pagamento fino ad un massimo di 60 mesi garantite da fidejussione bancaria o da ipoteca su beni immobili in territorio. Nei confronti degli amministratori, la Segreteria di Stato per l’Industria, Artigianato e Commercio, nel progetto di legge per la modifica della Legge sulle licenze (n. 129/2010) aveva previsto che fosse soggetto idoneo: “chi non è oggetto di azioni esecutive ad opera del Dipartimento Esattoria della Banca Centrale di San Marino, a norma del Titolo II della Legge 25 maggio 2004 n. 70, volte al recupero di crediti vantati della Pubblica Amministrazione o dagli Enti del Settore Pubblico Allargato per importi superiori ad 10 mila euro salvo che non siano oggetto di contenzioso o non siano inseriti in un accordo per il pagamento rateale teso all’estinzione delle pendenze”.

“L’Ufficio Tributario – prosegue Felici – ha messo e mette in atto tutti i provvedimenti necessari al fine di riuscire a recuperare l’imposta dovuta, attraverso l’adozione degli strumenti previsti dalla Legge. Infatti l’ufficio ogni bimestre provvede ad iscrivere a ruolo, ai sensi della Legge n.70/2004, le somme relative agli avvisi scaduti fino a 15 giorni precedenti all’iscrizione, e le ingiunzioni trascorsi 6 mesi dall’emissione quando l’importo della sanzione è raddoppiato. Inoltre, prima del pagamento di eventuali crediti in favore degli operatori, vengono fatte verifiche relative all’esistenza di eventuali posizioni debitorie nei confronti dell’Ufficio Tributario e nel caso le somme vengono utilizzate a copertura totale o parziale degli importi a debito”.

Secondo il segretario, non c’è pericolo che si ripresenti il problema. “Con la legge sull’esattoria del 2004, sono state poste regole serie sulle attività”.  

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