Crediti non esigibili. E’ una delle pezze d’appoggio con le quali la procura di Rimini ha detto no nella prima udienza alla richiesta di ammissione al concordato dopo che la società ha presentato ufficialmente i propri bilanci.
Il pubblico ministero ha fatto rilevare che vi sono pesanti irregolarità nei bilanci. Il sospetto, è che a bilancio siano stati inseriti dei crediti non esigibili. Il secondo aspetto valutato dalla procura per rifiutare il concordato preventivo è che Aeradria, in quanto società pubblica, non può accedere alle procedure fallimentari e quindi, essendo in stato di insolvenza, deve entrare in amministrazione controllata da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il buco dell’aeroporto supera i 47 milioni di euro. Il piano presentato da Aeradria per il concordato, prevede di risarcire i propri creditori privilegiati per un 19% dei debiti e, gli altri, per il 15% da versare fino al 2016.
