Home NotizieSan Marino San Marino, UNAS: Nuove idee per la nascita di nuove giovani imprese

San Marino, UNAS: Nuove idee per la nascita di nuove giovani imprese

da Redazione

Formalizzate proposte concrete al Segretario Marco Arzilli, nella speranza di condividere una idea che potrebbe aiutare la nascita di imprese sammarinesi a costo zero per lo Stato.

 

L’Unione Nazionale degli Artigiani Sammarinesi lancia la sua idea per aiutare i giovani e le donne ad aprire una loro impresa. E, nell’ambito della riforma della legge che regolamenta il rilascio della licenza, formalizza delle proposte concrete al Segretario Marco Arzilli, nella speranza di condividere una idea che potrebbe aiutare la nascita di imprese sammarinesi a costo zero per lo Stato.

Avviare una attività inizialmente comporta costi e generalmente non produce risorse. E per una attività artigianale attualmente esiste l’incompatibilità ad effettuare altre prestazioni di lavoro che potrebbero aiutare a “mantenersi” nella fase iniziale in cui si tenta anche di diventare imprenditori.

Sarebbe importante dare la possibilità ai residenti maggiorenni, che frequentano un regolare corso di studi o che stanno svolgendo una attività di lavoro subordinato non a tempo pieno, di poter ottenere una licenza artigianale a Part time, dove l’inizio dell’avventura imprenditoriale per un numero limitatissimo di anni, possa coesistere con lo studio o con il dedicare una parte del proprio tempo ad una attività che possa creare reddito e risorse allo stesso cittadino.

Le imprese, ragionano il presidente e il segretario UNAS, Loretta Menicucci e Pio Ugolini, per una economia sono una indiscussa ricchezza. E infatti tutte le realtà economiche, sia le più industrializzate, sia quelle in via di sviluppo, spingono per cercare nuove forme di imprenditoria, con il duplice obiettivo dell’occupazione e della creazione di ricchezza.

San Marino, dunque, non può sottrarsi a questa regola e deve puntare ad agevolare la nascita di nuove imprese sammarinesi. Da questo punto di vista, sottolineano i vertici dell’associazione, “l’artigianato è sicuramente un’ottima opportunità di lavoro”. Ma per “oltrepassare il rischio d’impresa particolarmente ostico nella fase iniziale dell’attività” serve un sopporto, per affrontare “i costi certi e l’altrettanta certezza di non avere ricavi sicuri da pareggiare il conto economico”.

Ecco allora la proposta della licenza artigianale temporanea Part time. “Non è nostra intenzione- precisano Menicucci e Ugolini – promuovere la filosofia di sconti o benefici, ma semplicemente il chiedere di poter lavorare, per ottenere una autonomia ed indipendenza per i giovani, con la possibilità di dedicare una parte della giornata ad un lavoro (subordinato) che nel breve possa dare un reddito, contestualmente alla possibilità di fare ed iniziare una impresa (in un settore totalmente diverso dal primo)”. E come garanzia nell’applicazione dell’idea ci sarebbe la previsione di un periodo massimo di validità della licenza (2 anni) e l’obbligo di “completare la giornata contributiva per evitare ogni interpretazione distorsiva e concentrarsi sulla possibilità di fare impresa”.

Si faciliterebbe così, sostiene UNAS, “lo starter iniziale, dando la possibilità anche di favorire un ritorno al settore dell’artigianato artistico tradizionale, dove ancor più di altri settori è particolarmente difficile affrancarsi ed iniziare a produrre un reddito”.

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