Home FixingFixing Il futuro di San Marino. Gianni Rodari e il lato buono dei sogni

Il futuro di San Marino. Gianni Rodari e il lato buono dei sogni

da Redazione

Ci sono due modi per sognare il futuro della Repubblica di San Marino, entrambi ben descritti da una favola di Gianni Rodari intitolata appunto i due sognatori…

Ci sono due modi per sognare il futuro della Repubblica, entrambi ben descritti da una favola di Gianni Rodari intitolata appunto i due sognatori. Che racconta dei sogni di un padre e di un figlio.

Il padre, il sig. Proietti, era un uomo avvezzo a fare ogni notte sogni bellissimi e a scambiarli, l’indomani mattina, per fatti realmente accaduti. Così per esempio una notte gli capitò di sognare di possedere una magnifica villa con porticato e pergolato d’uva. Una volta sveglio non volle dar retta nemmeno alla moglie che tentò inutilmente di dissuaderlo dal perdere l’intera giornata alla ricerca di quella magnifica villa che egli si era messo in testa di possedere e presso la quale si diresse con tanto di valigie, desiderando trascorrervi il week-end e convincendosi soltanto a tarda notte a rientrare a casa con la sua automobile perché, evidentemente, qualcuno se l’era portata via.

Un’altra volta il sig. Proietti aveva sognato di parlare correntemente il bulgaro ed era corso in libreria per acquistare due pacchi di libri scritti in bulgaro salvo poi scoprire, una volta a casa, di non capirci assolutamente nulla.

Fu solo in seguito ad una brutta caduta dalla finestra di casa che egli decise di smettere di scambiare i sogni con la realtà: quell’ultima volta infatti, avendo sognato di volare con l’ombrello ed avendoci provato davvero, aveva rischiato la vita.

Anche il figlio del sig. Proietti era un sognatore. Così dopo la guarigione suo padre prese ad essere scontento di lui che, nonostante fosse una perla di ragazzo, aveva a suo dire la testa sulle nuvole.

Sognava per esempio di viaggiare l’Europa e andare sulla Luna. E al contrario di suo padre riuscì a viaggiare il Vecchio Continente e ad andare sulla Luna grazie ai molti studi e al grande impegno che lo fecero diventare un astronauta. Egli infatti non confondeva i sogni con la realtà ma si impegnava perché la realtà che viveva diventasse esattamente come quella che aveva sognato.

Anche qui da noi l’aria è talvolta densa di nebbia e sogni e non è detto che questo sia un male, a patto di tenere bene a mente il racconto di Rodari e agire come il figlio piuttosto che come il padre.

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