Home FixingFixing Elzeviro. 150 bicchieri di menta Get: il Vate Gabriele D’Annunzio e il tube Londra

Elzeviro. 150 bicchieri di menta Get: il Vate Gabriele D’Annunzio e il tube Londra

da Redazione

Si considerava secondo solo a Dante Alighieri. Trascorreva notti brave. Beveva menta Get. Oggi che è quasi dimenticato dai libri di scuola però ci piace parlare di Gabriele d’Annunzio, nei suoi 150 anni dalla nascita. Tanto è passato. Tanto quanto dalla nascita della metropolitana di Londra.

di Alessandro Carli

 

Si considerava secondo solo a Dante Alighieri. Trascorreva notti brave. Beveva menta Get. Veniva quasi ucciso per gelosia. E scriveva i versi più belli. Oggi è quasi dimenticato dai libri di scuola e dai professori – probabilmente per il suo credo politico – però oggi ci piace parlare di Gabriele d’Annunzio, anche solo perché quest’anno ricorre il 150esimo anniversario della nascita. Il Principe di Montenevoso, il Vate (amava questo nomignolo, che si legava alle sue virtù militari), negli anni si è costruito una mega villa un po’ eccentrica e bizzarra, il Vittoriale, che merita – vista anche la stagione – di essere visitata. C’è la Nave Puglia, piantata come un cardo nella roccia, il biplano Ansaldo Sva (quello utilizzato per il volo su Vienna del 9 agosto 1918) e tanti cipressi. Ma soprattutto i suoi scritti, il suo modo di pensare alla vita, l’attivismo, il partecipare alla grande Storia dell’Italia.

Uno dei suoi motti, “Io ho quel che ho donato”, racchiude con precisione il pensiero di una vita. Merita un viaggio, il Vittoriale, sulla costa lombarda del lago di Garda. Anche senza doversi studiare i suoi scritti.

Idealmente, prendiamo l’Ansaldo, e sorvoliamo la Manica. Altre 150 candeline, nella terra della perfida Albione. Occorre però infilare il naso sottoterra. Anzi: nell’underground. Il tube infatti – la metropolitana di Londra, la più vecchia del mondo – compie un secolo e mezzo. Nel 1863 difatti la prima metropolitana andava da Paddington a Farringdon.

Mentre in Italia l’anniversario dannunziano è passato un po’ sottotraccia, gli inglesi non parlano d’altro: siti internet, letteratura e newspaper hanno messo al centro delle loro attenzioni quel serpente rosso che ha assunto le caratteristiche di un personaggio della letteratura.

Un’altra occasione persa. Che sia colpa (anche) degli insegnanti?

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