Home FixingFixing In Italia la Tares scortica. A San Marino, “Stato-mamma” accarezza soltanto

In Italia la Tares scortica. A San Marino, “Stato-mamma” accarezza soltanto

da Redazione

Lo Stato sammarinese in tempi di crisi riesce ancora a tenere la barra dritta di un welfare molto, molto protettivo per i cittadini del Titano.

di Saverio Mercadante


SAN MARINO – Lo Stato sammarinese in tempi di crisi riesce ancora a tenere la barra dritta di un welfare molto, molto protettivo per i cittadini del Titano. Se la Tares in Italia semina il panico, il nuovo mostro fiscale che ha ingoiato due vecchie tasse per generarne un’altra che le previsioni danno ancora più devastante della maledetta IMU (l’imposta sugli immobili che ha fatto piangere lacrime amare agli italiani), i cittadini sammarinesi, al contrario, sul versante dei rifiuti solidi urbani e l’igiene ambientale possono dormire sogni tranquilli. Il vantaggio tariffario rispetto agli utenti italiani è stimato in oltre il 50%. E il differenziale è sulle spalle dello Stato.

A San Marino per gli usi civili è vigente una tassa sui rifiuti solidi urbani (RSU) contabilizzata come componente della bolletta elettrica in quanto è collegata alla quantità di kilowattora di energia consumati. Insomma, il coefficiente tariffario per i rifiuti solidi urbani è legato ai consumi elettrici. A differenza dell’Italia che usa come riferimento la superficie dell’abitazione e il nucleo abitativo. Per usi civili si intende esclusivamente le case di civile abitazione, i garage di loro pertinenza, i locali per uso hobby (il capanno per gli attrezzi, per esempio) le sedi delle associazioni, o delle federazioni, gli edifici statali, e i luoghi di culto. La potenza impegnata può arrivare sino a 6 kilowattora. Va subito detto che le tariffe per questo settore sono ferme al 2007. Infatti con la delibera del Congresso di Stato n.1/2007 si stabilisce all’art. 1 che con decorrenza 1° febbraio 2007, e fino a nuove disposizioni, le tariffe per il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti solidi urbani sono state modificate come segue: la tariffa per utenza uso domestico è fissata in euro 0,055262 /kwh e sarà applicata sul numero dei kwh consumati nei due mesi precedenti la bollettazione. Lo Stato sammarinese offre poi un grande vantaggio agli utenti sammarinesi. Per le utenze civili sino a 4,5 kw, il tetto massimo annuo di pagamento è 175 euro, qualsiasi sia il suo consumo. Non vige invece questo vantaggio per tutte le utenze oltre i 4,5 kw sino a 6 kw, soglia all’interno della quale si è considerati, come abbiamo indicato sopra, utenza civile. Per tutte le altre utenze di uso diverso dal domestico sono fissate quote annue in ragione della potenza impegnata e del gruppo di attività economica.

Le attività sono divise in categorie di tipo A, B1, B2, B3, B4, C, D, E, F. Ad esempio, per quanto riguarda gli stabilimenti industriali la tariffa sino a 6kw è di 273 euro. Da 6 a 15 kw, 344 euro. Da 15 a 30 kw, 469 euro. Da 30 a 60 euro, 469 euro. Oltre i 60 kw, 855 euro. La stessa ordinanza ha poi aggiornato la tariffa, con decorrenza al 1° luglio 2007 a 0,059130/kwh. Le tariffe, in questo caso non comprendono il servizio relativo ai rifiuti speciali. Per quanto riguarda la tariffa di igiene ambientale, che ha il suo corrispettivo in Italia nella tassa di depurazione che è regolata dall’ATO, è calcolata in base ai metri cubi di acqua prelevata dall’acquedotto, ed è indicata sulla bolletta dell’acqua. Per l’utenza domestica ed assimilata le variazioni sulla tassa ambientale in vigore dal 1° marzo 2012 sono le seguenti: da una tassa di 0,458600 euro si è passati ad una tariffa approvata di 0,55032 euro. L’incremento è stato del 20%. Per le utenze diverse stesso incremento del 20%: da 0,60060 euro a 0,72072 euro. Le valutazioni della dirigenza dell’AASS confermano che il livello delle tariffe sammarinesi è ancora molto competitivo rispetto a quelle italiane. Lo Stato si conferma presente su questo versante. In relazione alla nuova Tares introdotta dal Governo Monti la stima del vantaggio dei cittadini del Titano è più del 50%. La Tares è infatti basata sul principio del pareggio dei costi del servizio erogato. A San Marino le tariffe dell’igiene urbana, già molto competitive nel confronto con la realtà italiana, non coprono il 50% dei costi del servizio. Il resto se lo accolla lo Stato alleggerendo decisamente le spese per le utenze dei cittadini e delle attività economiche sammarinesi. Per quanto riguarda l’acqua, e dunque l’igiene ambientale, le tariffe sammarinesi sono addirittura più competitive delle tariffe relative ai rifiuti solidi urbani.

“Sul piano della qualità dell’offerta dei servizi e sul loro costo – afferma il direttore dell’AASS, l’ingegner Emanuele Valli – sia per l’utenza domestica che per quella non civile, confermo che il rapporto è assolutamente molto più favorevole rispetto all’Italia. Siamo certamente in un rapporto di uno a due su quello che esce dalla tasche di un cittadino sammarinese. Non vi è dubbio che vi è molta cautela da parte nostra in questi tempi di crisi su un possibile aumento delle tariffe. Siamo fermi al 2007, non c’è stato neppure l’aumento dell’inflazione. Siamo consci del momento molto particolare che il Paese sta attraversando. Dal nostro osservatorio possiamo notare che sul versante delle morosità le situazione di disagio sono in aumento rispetto a quattro, cinque anni fa: famiglie dove lavorava solo il capo famiglia che ha perso il lavoro già in età avanzata, tra le donne separate che hanno un lavoro part time. Per quest’anno, quindi, non si prevedono sicuramente degli aumenti tariffari”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento