Home FixingFixing La Tares: ecco come funzionerà e quale sarà il “salasso”

La Tares: ecco come funzionerà e quale sarà il “salasso”

da Redazione

La Tares italiana ha preso il posto della Tarsu (la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) e della Tia (la tariffa di igiene ambientale). Ecco come funzionerà e quanto duro sarà il salasso.

La Tares italiana ha preso il posto della Tarsu (la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani) e della Tia (la tariffa di igiene ambientale). L’imposta verte sia sulle dimensioni degli immobili, sia sul numero dei componenti delle famiglie che ci abitano, a scapito, quindi, delle famiglie più numerose. Per calcolare l’ammontare della Tares viene considerato il valore medio di produzione dei rifiuti, che è determinato con alcuni criteri statistici, diversi da famiglia a famiglia e tra le varie imprese. Sulla base di questo indicatore, si calcola poi un coefficiente che viene rapportato all’80 per cento della superficie dell’immobile, stabilendo così il totale da pagare. A questa cifra saranno poi aggiunti almeno 30 centesimi a metro quadro che rappresenteranno l’ammontare finale del conguaglio di fine anno. Insomma, il solito bizantinismo  fiscale all’italiana per spolpare i cittadini. Secondo i calcoli della Uil per le famiglie la nuova tassa sui rifiuti, nel 2013, porterà aumenti medi di circa 80 euro rispetto ai 225 euro medi pagati nel 2012, con le vecchie Tarsu e Tia. E l’imposta complessiva arriverà a 305 euro medi. Ancora più pesante la batosta per le imprese. Confcommercio giorni fa ha calcolato che un ristorante da 200 metri quadrati, potrebbe pagare due rate da 267,60 euro e in dicembre una maxi-rata da 4.200 euro.

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