Enrico Pozzi: “La rete è infine il più potente media per chi fa business, perché offre un canale attraverso cui informare sui propri prodotti o servizi circa 3 miliardi di persone e in cui è possibile indirizzare le informazioni direttamente al target scelto”.
di Enrico Pozzi
“La massima originalità, la massima sintesi, il massimo dinamismo, la massima simultaneità e la massima portata mondiale. Ecco che cos’è la pubblicità” scriveva a inizio Novecento Filippo Tommaso Marinetti, artista e fondatore del movimento Futurista. Valido ancor oggi, questo motto non può che far pensare alla rete globale più estesa del pianeta, il web, la più dinamica e simultanea via per comunicare con oltre un terzo della popolazione mondiale. E’ infatti on-line, in rete, che si concentra una buona fetta del mercato pubblicitario, ed è sempre più verso la rete che anche i media tradizionali si stanno spostando per garantirsi audience e garantirla ai propri inserzionisti. Non è più tempo oggi di spiegare alle aziende perché devono essere on-line. La risposta è fin troppo semplice: perché è lì che si trova la gente. Un’altra risposta altrettanto valida è che, indipendentemente dalla volontà dell’azienda, questa sarà già comunque on-line perché segnalata in qualche sito di informazione generale, spesso non aggiornato e con dati scorretti; perché nominata in qualche discussione fra utenti, come capita per esempio alle attività turistiche su siti di recensioni come TripAdvisor; o ancora perché il dominio che le descrive alla perfezione è stato acquisito da qualcun altro che lo usa a proprio vantaggio (è successo anche a Mediaset con il dominio www.mediaset.com). E’ invece tempo di capire come un’azienda può stare in rete, perché il web oggi non è solo un luogo per farsi pubblicità alla vecchia maniera, con un messaggio indirizzato alla massa. “I mercati sono conversazioni” è il primo punto del Cluetrain Manifesto, una delle bibbie del web marketing, e la rete è infatti un luogo dove conversare con i propri clienti, attraverso i social network per esempio, ed è anche un mercato a tutti gli effetti, uno spazio in cui fare commercio senza più neanche la necessità di un punto vendita offline. La rete è sempre di più l’archivio in cui conserviamo i più importanti dati, archivio che proprio per questo va reso sicuro e inviolabile, ma anche utilizzabile con strumenti sempre più leggeri come smartphone e tablet. La rete è infine il più potente media per chi fa business, perché offre un canale attraverso cui informare sui propri prodotti o servizi circa 3 miliardi di persone e in cui è possibile indirizzare le informazioni direttamente al target scelto. Come in ogni mercato però il web ha le sue regole, da conoscere per non soccombere, per non sprecare denaro e per ottenere un ritorno sui propri investimenti. Fra i vantaggi del fare business on-line infatti c’è anche quello di poter misurare e analizzare ogni attività, così da poter aggiustare il tiro e migliorare i propri risultati in tempo reale.
Conversare nel modo giusto con i propri clienti, farsi trovare da chi cerca attraverso i motori di ricerca, e da chi si connette con un telefonino. Gestire la propria reputazione on-line, monitorare il comportamento degli utenti sul nostro sito web, sono solo alcune delle attività che la web company Titanka! gestisce per conto dei suoi clienti, insieme a Semplify – società specializzata in sistemi IT per le aziende – e a Social Più, social media agency. Questi temi saranno di ispirazione per la rubrica che cureremo mensilmente qui su Fixing e che ci piacerebbe diventasse, per chi legge, un momento di formazione, di ispirazione e, perché no, di conversazione!
