La materia è confusa e talvolta contraddittoria sotto il profilo normativo e ciò lascia inevitabilmente spazio a discrezionalità e al rischio di attività al limite della legalità.
Nelle ultime settimane San Marino Fixing è tornato all’assalto sul problema degli appalti a San Marino. La materia è confusa e talvolta contraddittoria sotto il profilo normativo e ciò lascia inevitabilmente spazio a discrezionalità e al rischio di attività al limite della legalità. Questo è ciò che, in particolare, sostengono gli organismi internazionali. Avevamo puntato sul fatto che dopo anni non ci fosse ancora il Registro Unico delle imprese appaltatrici presso Camera di Commercio, e pochi giorni dopo è giunta la notizia che finalmente il registro partirà proprio nei prossimi giorni, tanto che la campagna di informazione dovrebbe iniziare martedì 9 aprile. Prima di Pasqua avevamo annunciato però che tale registro sarebbe stato limitato alla sola prestazione d’opera, lasciando fuori – ad esempio – tutta la parte legata ai fornitori, che è quella, per intendersi, che riguarda in particolare quasi tutti gli appalti ISS (che chiede alle imprese sammarinesi di iscriversi all’albo italiano, ricordate le puntate precedenti?). Ora dal Direttore di Camera di Commercio Massimo Ghiotti, registriamo – e giriamo agli enti competenti – questa proposta: Camera di Commercio è a disposizione degli enti che volessero utilizzare il servizio e il relativo software creato ad hoc anche per le forniture. Chissà che anche questa volta l’appello di Fixing non venga ascoltato…
