Home NotizieSan Marino Passa in Commissione Finanze il progetto sull’e-commmerce

Passa in Commissione Finanze il progetto sull’e-commmerce

da Redazione

Semaforo verde per il “Progetto di legge sull’uso delle comunicazioni elettroniche e dell’e – commerce”. La Commissione consiliare Finanze, al termine dei lavori di ieri pomeriggio, ha approvato il provvedimento con 8 voti a favore e 4 astensioni, e si appresta così all’esame in seconda lettura nel prossimo Consiglio grande e generale, previsto a fine Aprile.

 

 

REPORT DELLA TORRE – Designati i relatori: Andrea Belluzzi per la maggioranza, e Andrea Zafferani per l’opposizione. All’ordine del giorno della sessione di ieri anche i riferimenti su sette istanze d’Arengo, già approvate in Aula, dei segretari di Stato Teodoro Lonfernini, Marco Arzilli e Claudio Felici, rispettivamente con le deleghe al Turismo e ai Rapporti con l’Aass, all’Industria e al Commercio e alle Finanze.

Di seguito un riassunto dei lavori.

Istanze

comma 2. Riferimento sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi affinché sia incentivata la raccolta differenziata a San Marino attraverso la predisposizione di nuovi centri di raccolta ubicati in tutto il territorio.

Teodoro Lonfernini, segretario di Stato per il Turismo e per i rapporti con l’Aass: “Il Piano di gestione dei rifiuti prevede quattro obiettivi prioritari: riduzione della produzione rifiuti al’origine, potenziamento sistemi raccolta differenziata e domiciliare, gestione della quantità biodegrabile e organica, gestione del differenziato in discarica. La produzione dei rifiuti è di circa 40 mila tonnellate annue, 11 mila dei quali riguarda l’indifferenziato, 25 mila conferite a spese dell’industria nei centri di raccolta per il riciclo e lo smaltimento. Il piano prevede, rispetto all’incremento della raccolta differenziata, di arrivare alla soglia del 40% nel 2014 e del 50% nel 2016, attraverso l’avvio al recupero di diverse tipologie di rifiuto. L’obiettivo del 40% nel 2014 è ambizioso ma non impossibile da raggiungere. Occorre fare il punto sugli interventi compiuti. Ad oggi sul territorio sono presenti 2.100 cassonetti tra Rsu e differenziata e circa 200 isole ecologiche. L’introduzione del porta-a-porta è già stato attivato nei castelli di Chiesanuova e di Città, c’è disponibilità ad implementarla in altri centri storici. Rispetto alla proposta di creare nuovi centri di multiraccolta, come quello di San Giovanni, in cui sono conferiti anche rifiuti speciali, questa non trova applicazione per i costi richiesti. Diversamente, si punta all’estendere in numero le isole ecologiche. sul territorio E’ infatti vicino all’autorizzazione il progetto di installare un’isola ecologica a Domagnano, la pratica edilizia deve essere istituita. L’isola potrebbe includere un servizio di porta-a-porta locale, gestita dai cittadini attraverso l’ecovolontario poichè l’azienda non ha le risorse necessarie. Si dovrà poi valutare la possibilità di individuare a San Marino un’area di compostaggio. Infine, l’azienda dei servizi sta definendo una nuova regolamentazione del piano tariffario per incentivare comportamenti virtuosi, con un graduale aumento dei costi per chi non conferisce riifiuti differenziati”.

Gloria Arcangeloni, Rete: “Quali sono le intenzioni sull’uso della chiave elettronica?”.

Andrea Belluzzi, Psd: “Incito a una politica di revisione sulle isole ecologiche e sui punti di raccolta, spesso collocati in luoghi difficili da raggiungere, poco fruibili e anche pericolosi, per esempio in piena curva in strade veloci. Sono piccoli segnali di sensibilità che si devono dare. Si è detto che è in procinto di aprire un’isola a Domagnano, chiedo di mettere allo studio l’ipotesi di nascita di cooperative di lavoro e servizio che possono svolgere queste mansioni, come il porta a porta, dove lo Stato non può arrivare”.

Teodoro Lonfenini, segretario di Stato per il Turismo e i rapporti con l’Aass, replica: “Di fronte a una richiesta molto forte, da parte delle nostre aziende, di una risposta responsabile nel trattamento dei rifiuti, dobbiamo far sì che anche l’azienda dimostri altrettanta sensibilità, non c’è ombra di dubbio. Mi farò carico quindi della considerazione del consigliere Belluzzi, per gli aspetti tecnici passo la parola a Vito Testaj”.

Direttore dipartimento Turismo, Vito Testaj: “Sistemi di raccolta dotati di chiave elettronica oggi non sono presenti, nè previsti, dal piano di attuazione. Non significa che in futuro non si possa intervenire, ma ci sono costi e tempi di interventi ad oggi non previsti. C’è poi da fare una valutazione sui punti più sensibili, si intende infatti intervenire con il porta a porta per eliminare l’impatto visivo dei cassonetti. L’invito del commissario Belluzzi sul riposizionamento dei cassonetti può essere accolto dall’Aass che comunque ha già fatto una pianificazione rispetto alle esigenze sul territorio. Ci sono già circa 200 isole ecologiche, un numero significativo. Lo sforzo è stato fatto per venire quanto più possibile incontro alle esigenze della cittadinanza. Rispetto alla proposta del ricorso a cooperative su Domagnano, l’azienda non ha alcun problema ad andare in quella direzione. Già se ne usa una a Chiesanuova e un’altra è in procinto di nascere”.

Comma 6. Riferimento sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi per richiedere la rimozione di tende e vetrine esterne di esercizi commerciali chiusi da oltre un anno e privi di rinnovo di licenza

Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria e il Commercio: “Da un’analisi che ho potuto fare, il piano particolariggiato prevedeva l’adeguamento in due anni per le vetrine e in 4 anni per i chioschi. Non ci è stato possibile avere un dato esaustivo, rispetto le licenze non rinnovate non abbiamo individuato esposizioni non in regola, invece stiamo facendo, insieme alla segreteria per il Territorio, una revisione precisa sull’adeguamento del piano nel centro storico. Propongo quindi l’invio ai commissari della relazione complessiva sugli effetti del piano e sulla risposta degli esercenti. L’istanza è stata quasi pienamente recepita perchè gli esercizi si sono per larga maggioranza adeguati”.

Maria Luisa Berti, Ns, presidente: “Dato che il segretario di Stato ha dato atto del recepimento dell’istanza, proporrei di non inserire ulteriormente questo comma. Proporrei che il segretario, entro la fine del mese, prenda l’impegno di inviare il riferimento ai commissari per iscritto”.

Comma 7. Riferimento sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi affinché siano adottati provvedimenti legislativi ed amministrativi per il potenziamento di sistemi di controllo e vigilanza delle persone giuridiche e delle persone fisiche.

Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria e il Commercio: “L’ istanza è stata recepita pienamente dal governo di allora. E’ stato fatto un bando di selezione per potenziare gli organismi del nucleo antifrode, dell’ufficio di controllo delle attività economiche. Sono state richieste otto funzioni, anche con profilo e competenze informatiche. Il bando di selezione ha fornito risultato il 26 giugno 2012, è stata fatta una graduatoria di 15 persone selezionate e rimaste in graduatoria per un anno, di queste se ne sono prese 7. Il potenziamento è stato fatto, e nel nucleo antifrode ci sono ad oggi 17 persone che lavorano con competenze specifiche. Abbiamo rafforzato l’attività dei controlli e c’è anche un piano di formazione per queste figure”.

Gloria Arcangeloni, Rete: “Solo una curiosità. Il bando è stato esteso all’esterno delle forze dell’ordine e della pubblica amministrazione?”

Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria e il Commercio: “Inizialmente è stata fatta una valutazione all’interno della Pa, ma il profilo che ci serviva non era all’interno dei corpi. Si tratta di figure esterne con specifici profili, sei unità con laurea economica e finanziaria o in giurisprudenza, con buona conoscenza degli strumenti informatici e della lingua inglese. Le altre due unità richieste, di cui una sola individuata, con profilo informatico, laurea triennale ed esperienza lavorativa nel settore di due anni. Era richiesta la cittadinanza sammarinese o la residenza in territorio, più alcune garanzie specifiche rispetto alla delicatezza del ruolo”.

comma 8. Riferimento sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi perché sia appositamente regolamentata la vendita di tabacchi tramite distributori automatici.

Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria e il Commercio: “Grazie a questa istanza, approvata il 29 febbraio 2012, nei sei mesi successivi la segreteria di Stato si è mossa ed è stato dato mandato al provveditorato di compiere quanto necessario, per la distribuzione automatica di tabacchi sopra i 18 anni. In Italia le macchine sono dotate di riconoscimento della carta d’identità, noi abbiamo dovuto valutare cosa fare. Quindi è stato posto in essere uno studio su alcune di queste macchine per lettura documento con microchip. A San Marino, l’unica carta simile è la carta azzurr che è stata valutata come idonea per il riconoscimento dell’età di chi la utilizza. Ma si è valutato poi di fare un protocollo d’intesa con i produttori dei distributori automatici di tabacchi per la tutela di altri dati. Quindi la lettura dei documenti sarà predisposta e il controllo e il legale funzionamento sarà garantito dall’ufficio industria e ci si avverrà anche dei corpi di polizia. Tecnicamente siamo pronti, il provveditorato sta lavorando a questi accordi. Siamo ancora in itinere, entro giugno sarà tutto pronto poi dovremmo lavorare per fare rispettare la legge. Questo comporterà dei costi per gli operatori che dovranno adeguare le loro macchine, altrimenti dovranno togliere i distributori automatici”.

Comma 3. Riferimento sui provvedimenti adottati a seguito dell’istanza d’Arengo per la ricostituzione del Museo Filatelico e Numismatico nel Centro Storico di San Marino Città, destinando a ciò i locali dell’ex Ufficio del Lavoro e dell’ex Ufficio Urbanistica, attualmente sedi di mostre temporanee.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Non ho molto da dire sulla collocazione di questi locali, l’azienda e l’ufficio cui fa riferimento sono in fase di trasformazione, c’è il tentativo di concentrarli in un’unica sede. Poi rispetto al museo, si sta lavorando alla ristrutturazione della sede storica. Non sono a conoscenza di altre iniziative previste dall’istanza, che comunque è impegnativa e darò l’input per verificare il perseguimento dell’obiettivo indicato”.

Comma 4. Riferimento sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi perché vengano evidenziate le singole voci di spesa in tutte le delibere adottate dal Congresso di Stato, ai fini di una maggiore trasparenza.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “E’ un’istanza di maggiore attualità, ieri in Consiglio è stato proposto un odg dallo stesso contenuto. La disponibilità a lavorare in questo senso è doverosa ed è confermata. Questa mattina in congresso di Stato abbiamo fatto una riflessione su questo passaggio perchè, se da una parte è ragionevole, d’altra parte non sempre le voci delle delibere sono già stimate e previste. Non è semplicemente la lista della spesa quella che si può allegare. Stiamo approfondendo in coerenza all’impegno preso ieri di rendere pubblici anche i nomi di chi ha pendenze sul pagamento di tributi. Oggi non ho ancora elementi attuativi però per presentare a questa commissione dei risultati”.

Gloria Arcangeloni, Rete: “Chiedo solo se il segretario può darci delle tempistiche per la trasparenza della delibere”.

Valeria Ciavatta, Ap: “L’istanza non chiede di ricostruire tutti i particolari delle spese, ma semplicemente le spese. Basterebbe citarlo nella delibera, mi sembra un’istanza d’Arengo molto semplice e pratica. Forse basta avere un occhio di riguardo nella stesura delle delibere”.

Andrea Zafferani, C10: “Anch’io chiederei la tempistica e mi associo alla richiesta di Arcangeloni”.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Forse Ciavatta si riferisce al fatto che ci sia una legibbilità complessiva, ma le nuove sollecitazioni sono più analitiche, la riflessione deve essere organica sul tema. Vorremmo evitare che il confronto politico si stoppasse sull’elemento della trasparenza. Sia rispetto alla spesa allegata alla delibere, sia sui nominativi, l’apertura del governo è quella di una riflessione, che non credo debba durare oltre l’inizio dell’estate”.

Comma 5. Riferimento sui provvedimenti adottati a seguito dell’approvazione dell’istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi per esercitare l’azione civile per il recupero della somma risultante quale onere ingiustificato nel Bilancio della Banca del Titano.

Claudio Felici, segretario di Stato per le Finanze: “Anche in questo caso ho dovuto riferirmi al segretario di Stato Valentini, mio predecessore, sui provvedimenti che possono essere stati messi in campo. Il riferimento che ho avuto è stato complesso, con una risposta che posso leggere. E’ stata comunque attivata l’Avvocatura dello Stato rispetto le ulteriori ed eventuali iniziative circa il recupero di tale somme. Riferiremo appena possibile”.

Comma 9. Esame in sede referente del progetto di legge “Legge sull’uso delle comunicazioni elettroniche e dell’e – commerce” . Approvato con 8 voti a favore e 4 astenuti.

Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria e il Commercio: “San Marino non si è mai dotata di una normativa sul commercio elettronico, questa legge punta ad avere un quadro moderno nell’ambito commerciale, è un impulso forte per l’economia di un piccolo Stato. La legge introduce una serie di dati tecnici elaborati con l’Uncitral, organizzazione delle Nazione unite specializzata in questo campo, abbiamo utilizzato le migliori esperienze per tradurre il principio della neutralità tecnologica, una best practice per gli operatori. Come base di ispirazione, siamo ricorsi alle leggi più avanzate in materia, come quella di Singapore, e introdotto una serie di punti tipici nostri. Inoltre la legge si riferisce a tutti gli ambiti del commercio elettronico. La norma evidenzia delle novità importanti, già la legge commercio 2010 prevedeva la licenza esclusiva di commercio elettronico che può facilitare l’uso di questo strumento. Quindi, si introduce l’idea di dotare un registro obbligatorio, non oneroso, degli operatori di ecommerce che ci permetterà poi monetarizzazione di tutti gli operatori. Da un lato vorremmo fare un’operazione trasparenza per le attività sammarinesi, d’altra parte valorizzarle con un marchio identificativo elettronico. Ci dovremo poi dotare di strumenti di controllo, in un emendamento prevediamo indicazioni a riguardo. Questa legge è in linea con i principi guridici dei Paesi che hanno visto con successo lo sviluppo del settore del commercio elettronico, è rispondente alle esigenze di chi vuole fare impresa e offre la possibilità di aprirsi agli investitori esterni, superando il vincolo del 51%. E’ infatti un settore che non va in concorrenza interna e ci sembrava opportuno superarlo”.

Andrea Zafferani, C10: “Apprezzo alcuni passi avanti fatti con questa legge, come la licenza esclusiva e una sua regolamentazione. Così come approvo il fatto che viene scritto che sono possibili controlli per chi fa attività svolta da casa, l’idea del registro e, cosa non scontata, che ci sono delle sanzioni per chi trasgredisce. Sono elementi positivi che permettono di far fare un passo avanti nella regolamentazione del settore. Ci sono poi aspetti che la legge non prende in esame, almeno in apparenza. Il primo è il rapporto con gli organismi internazionali di pagamento. Si può pensare a Paypal, per esempio, non si dà mandato a qualcuno di occuparsi degli accordi per inserire San Marino in questi meccanismi. Chi opera oggi deve accedervi fingendo di essere italiano. Poi c’è il problema della possibilità di incamerare le trattenute di questi pagamenti che ad oggi non entrano a San Marino, e connesso a questo, potremmo pensare qualcosa per le transazioni fatte all’interno dei confini perchè ci sia ritenuta che resta nel Paese. Su questo va coinvolta Banca centrale, mi chiedo se c’è un’attività in questo senso. Altro problema è quello della tassazione della merce. Il mio gruppo è convinto che l’ecommerce sia un settore che a San Marino può creare occupazione e che va incentivato. Abbiamo depositato un emendamento come Cittadinanza attiva che mira a creare un incubatore di attività di ecommerce, attraverso una sede congiunta e incentivi collegati. Parliamo di attività che non hanno bisogno di magazzino, si tratta di commercio di servizi e crediamo che questa possibilità possa essere esplorata”.

Andrea Belluzzi, Psd: “La legge è uno strumento giuridico di inquadramento generale dlel’ecommerce. E’ lo step-uno che va accompagnato da altre fase evolutive, come l’incremento delle infrastrutture digitali, il mettere a fuoco una normativa fiscale in modo che sia competitiva e di facile circolazione internazionale. Condivido poi il problema sui sistemi di pagamento. La Smac, se opportunamente regolamentata, potrebbe rappresentare una sfida per Banca centrale nello svolgere un ruolo di supporto all’economia e non solo di arbitro. Si può infatti fare in modo che la nostra Smac possa svolgere il ruolo di altri metodi di pagamento, come Paypal”.

Gloria Arcangeloni, Rete: “Mi associo alle osservazioni del consigliere Zafferani, soprattutto rispetto in particolare al problema della tassazione. Il progetto arriva in ritardo, applichiamolo”.

Valeria Ciavatta, Ap: “Apprezzo questa legge per il livello di semplificazione nella stesura e nei problemi che affronta. Il nostro Paese intende regolamentare in un modo semplice che in futuro dovrà essere forse implementato, per dare garanzie a svolgere certe attività verso il mondo. Una cosa che mi sento di osservare, rispetto alla combinazione di una serie di norme, in questo ambito, come la firma elettronica. Di fatto questa legge si intreccia con altri provvedimenti e istituti, dalla riforma della Pa per la gestione e autorizzazione di società che fanno e-commerce, al garante della privacy. Bisogna tenere in considerazione che tutti questi aspetti si intersecano e devono poter funzionare. Saluto con estremo favore questo progetto di legge, ma non so se si vuole valutare l’opportunità di prevedere norme di coordinamento, o un decreto da approvare entro sei mesi se dovesse emergere la necessità di coordinamento delle normative”.

Luca Beccari, Pdcs: “Saluto con favore questo progetto, anche se ci ricorda come siamo indietro come Paese, dato che l’e-commerce è esploso da tempo a livello internazionale. Noi, fortunatamente, grazie a questo progetto, riusciamo a introdurlo. L’e-commerce è un modo di fare commercio con strumenti diversi e porta con sé un tema civilistico, su come si formano i contratti, come si stabiliscono diritti doveri nelle transazioni, poi c’è la parte fiscale. Qui c’è un problema di inquadramento fiscale dell’operazione che si fa. Un passaggio obbligato sarà quello di prendere in mano gli accordi dell’83 in materia di interscambio commerciale con l’Italia, che è regolato da due norme gemelle per definire come si tratta l’imposizione indiretta, quando c’è territorialità Iva e monofase. In una vendita di questo tipo occorrerà intervenire, ma credo sia una naturale evoluzione della norma. Poi un passaggio importante è quello di chiarire in maniera puntuale quando una transazione si può considerare vendita o intermediazione, così come la definizione della stabile organizzazione affinché si possa applicare l’imposizione”.

Massimo Cenci, Ns-Pdcs: “Ritengo che questa legge sia l’ennesimo passo fatto per cambiare il Paese ed eliminare l’economia che non ci piaceva. Il segretario ha detto che la legge è stata ripresa dai Paesi più virtuosi, credo bisognerebbe applicare questo schema in altri ambiti e smetterla di scimmiottare normative italiane. E’ un intervento che mette ordine in un ambito in cui c’era bisogno, dove le imprese navigavano a vista. In questo momento poi per i giovani che si trovano a casa l’e-commerce può essere uno stimolo per attivarsi. E’ una disposizione che si applica comunque non solo ai sammarinesi e superiamo il 51% proprio per andare nella direzione di internazionalizzare mercati e investitori”.

Tony Margiotta, Su: “Anch’io accolgo con favore questa legge. Meglio tardi che mai, siamo arrivati a regolamentare un settore e una opportunità di lavoro e di economia sana per il nostro Paese. Ci sono comunque dei problemi che dovranno essere affrontati, sono contento che l’atteggiamento del segretario sia di apertura, sia per la commissione, sia per la previsione di un periodo di prova in cui poter osservare come migliorare la legge”.

Paolo Crescentini, Ps: “Questa legge arriva in un momento tardivo, l’importante è che si vada a normare anche questo tipo di commercio che può dare risposte soprattutto per chi è in attesa di occupazione e per lo Stato, per avere ulteriori introiti. Ben venga l’apertura al 51%, ci auguriamo non avvenga solo per l’e-commerce. L’auspicio è che si possa andare anche a un controllo dell’attività e questo debba essere disciplinata, visto che nel nostro territorio non esiste la polizia postale come in Italia. E’ una carenza cui dovremo andare a sopperire. Da ultimo, mi soffermo sul marchio dell’e-commerce San Marino, si dovrà adottare un decreto, dovrà essere tutelante per i nostri operatori. L’auspicio è che non si presti a distorsioni”.

Marco Arzilli, segretario di Stato per l’Industria e il Commercio, replica: “La legge ha una trasversalità naturale, è uno strumento che il nostro Paese recepisce, sì in ritardo, ma porta a una modernizzazione del sistema. Apre una serie di scenari e prospettive che devono essere valutate nella loro evoluzione. E’ ovvio che non si va a regolamentare le dogane e il fisco con questa norma che riconosce piuttosto tutte le firme elettroniche e la neutralità elettronica. Il nostro Paese, grazie anche alle leggi introdotte dal segretario Ciavatta, riconosce infatti l’importanza della certificazione della firma elettronica nella Pa, che ci ha permesso di superare il cartaceo e adottare strumenti che ci stanno alleggerendo il lavoro. Sul sistema dei pagamenti condivido in pieno le osservazioni, accetto la sfida, è uno degli argomenti fondamentali e su questo c’è da lavorare, come sulle dogane e sul tipo di operazione. A nome del governo, saremo pronti a valutare un ordine del giorno che ponga questi elementi sul tavolo. Il commercio elettronico potrebbe essere poi un banco di prova per la Smac. Chiedo quindi ai partiti di valutare la presentazione di questo ordine del giorno in sede

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento