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San Marino, ostetricia: un Reparto a portata di mamma

da Redazione

ospedale parti farinelli 009

All’Ospedale di Stato quasi 300 parti l’anno. In una struttura all’avanguardia. Miriam Farinelli: “Da noi evoluzione continua e massima accoglienza”.

ospedale parti farinelli 009

 

 

di Simona Bisacchi Lenic

 

Entrando nel reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Stato di San Marino ciò che colpisce è la calma. Niente frenesia. Nessun rumore che possa disturbare. Giusto il pianto di un neonato, che viene placato in pochi attimi. Un’atmosfera di tranquillità, nell’unico reparto di un ospedale in cui è un piacere andare a trovare qualcuno.

Un settore in cui non esiste folla, considerando che nel 2011 i parti sono stati 309, e nel 2012 sono scesi a 272. Una sala parto caratterizzata da un letto articolato, che compie un massaggio ondulatorio alla schiena e dove è possibile sia compiere il travaglio sia partorire, senza spostarsi. Una sala nido – dove avviene la prima vestizione e il primo bagnetto – aperta non solo alla mamma, ma anche al papà. E una grande novità in arrivo: una vasca per il parto in acqua, a conferma di un reparto in continua evoluzione, che punta sulla naturalità del parto e sull’accoglienza come sottolinea la dottoressa Miriam Farinelli (nella foto), direttore del reparto.


Quale assistenza viene offerta durante la gravidanza, all’interno del reparto?

 

“Nel corso della gestazione le future mamme faranno tre ecografie, nel primo, nel secondo e nel terzo trimestre – spiega la dottoressa Farinelli – Ci sono inoltre delle ecografie cosiddette office, che accompagnano cioè la visita ostetrica per controllare che il parto prosegua regolarmente. All’interno della struttura, c’è inoltre la possibilità di fare esami di diagnostica prenatale invasiva, come ad esempio l’amniocentesi. Questo tipo di esami sono gratuiti per le donne che hanno più di 35 anni e per le mamme che hanno già avuto bambini con malattie ereditarie come la sindrome di down. Inoltre la struttura ospedaliera organizza corsi pre-parto rivolti alle donne dalla 26ª settimana di gravidanza. I corsi sono tenuti dalle ostetriche, da un neonatologo e da una figura fondamentale che offre assistenza psicologica. L’80% delle nostre donne partecipano a questi incontri, che sono di preparazione sia teorica che fisica. Presto riprenderanno anche i corsi pre-parto in piscina, sempre a carico dell’Iss, che si svolgono alla piscina del Servizio Minori”.


Il vostro reparto è pronto ad affrontare qualsiasi tipo di parto o in caso di complicanze dovete appoggiarvi a strutture limitrofe?

 

“In ospedale c’è la reperibilità di due ginecologi e un neonatologo 24 ore su 24. Ci occupiamo di tutti i parti che avvengono dopo la 35ª settimana. Per i parti che avvengono prima di questo tempo ci appoggiamo a strutture limitrofe capaci di offrire assistenza immediata al neonato, per non sottoporlo a uno spostamento subito dopo il parto e non separarlo dalla madre. Nel caso in cui non ci sia tempo per raggiungere una struttura vicina, il parto si svolge nel nostro reparto e una volta normalizzata la situazione del neonato avviene il trasferimento”.


Nella vostra struttura le partorienti possono richiedere l’epidurale?

 

“Da noi non è possibile, perché troppo complesso da un punto di vista organizzativo: avremmo bisogno di una equipe disponibile 24 ore su 24 che si dedichi solo a questo aspetto e non si riesce. Inoltre cerchiamo di accompagnare travaglio e parto nel modo più naturale possibile. Proprio in questa ottica è nata l’esigenza di una vasca per il parto in acqua, che aiuta anche la gestione del dolore”.


Il reparto è riservato solo alle cittadine sammarinesi?

 

“Tutti possono usufruire di questo reparto, naturalmente a pagamento, con cifre comunque non proibitive”.

 

Nella foto sotto: il piccolo Lorenzo, poche ore dopo il parto, assieme alla mamma. Li abbiamo trovati quando siamo giunti in visita al reparto per il nostro servizio.


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