FONDO PER L’ECCELLENZA – 2 / Davide Forcellini al PEER di Berkeley: “Non so se tornerò a San Marino: il Paese deve saperci valorizzare”.
di Loris Pironi
L’Ente Cassa di Faetano ha messo a disposizione di quattro giovani sammarinesi un contributo a fondo perduto per portare avanti progetti universitari di alto livello in atenei internazionali. È il Fondo per l’Eccellenza Sammarinese che la Fondazione che afferisce alla Banca di San Marino ha deciso di far nascere quale “investimento per il futuro”. San Marino Fixing ha deciso di dare spazio alle storie di questi quattro ragazzi. Dopo aver fatto raccontare la sua avventura a Ylenia Riccardi tocca questa settimana a Davide Forcellini. Seguiranno, sui prossimi numeri, Marta Venturini e Angelo Giuliani.
Davide Forcellini
Davide Forcellini è un ingegnere civile. Da sette anni collabora con l’Università della California e ha da poco concluso il dottorato di ricerca presso l’Università di San Marino. “Più che di scelta di vita – confessa – io parlerei di scoperta di vita… Quando ero piccolo sognavo di fare l’‘ingegnere dei ponti’, giocavo con i Lego, senza ovviamente seguire le istruzioni, e costruivo di tutto, soprattutto i ponti: il più bello ce l’ho ancora costruito lì in camera mia. Ho frequentato l’Università a Bologna, Ingegneria Civile, e nel 2006 ho vinto una borsa di studio per la preparazione della tesi di laurea all’estero. Lì ho scoperto che cosa significa fare ricerca, quella serie di cose dove non esiste giorno o notte, feste e ferie. L’Università della California a suo tempo mi aveva proposto un dottorato di ricerca e un contratto di lavoro, io avevo scelto di non accettare perché credo fermamente che ciò che imparo all’estero deve poi servire per il mio Paese, per sensibilizzare ed educare i futuri ingegneri su quelli che io chiamo i dettami del buon costruire dal punto di vista sismico. È per questo che ho iniziato a collaborare anche con l’Università di San Marino che mi ha visto impegnato negli ultimi tre anni a frequentare il dottorato di ricerca durante il quale ho avuto modo di continuare la collaborazione con l’Università della California”.
Ma perché proprio la California?
“Perché per me rappresenta un modello da seguire, dove la ricerca è veramente fatta con passione, professionalità e competenza, non come succede da noi dove la ricerca viene effettuata nei ritagli di tempo tra le tante incombenze della vita universitaria. Gli USA sanno valorizzare chi fa ricerca con passione e merito, purtroppo non si può dire lo stesso di San Marino. Ma proprio per questo motivo credo che l’opportunità che mi è offerta da questo Fondo per l’eccellenza è importante non solo per me ma anche per il mio Paese. In questi sei mesi avrò modo di approfondire cose che mi piacciono, ma sono lieto di farlo a nome e per conto di un’istituzione veramente sammarinese come l’Ente cassa di Faetano. Lavorerò ancora una volta sodo e con passione portando alto nel mondo il nome di San Marino. Però non so se tornerò indietro questa volta, lo farò solo se riterrò che il mio Paese sappia valorizzare me e la mia passione. Ho ancora speranza che questo possa avvenire e auspico che questa mia scelta possa far riflettere chi prende le decisioni”.
In cosa consiste il progetto universitario di Davide Forcellini?
“Lavorerò all’interno del PEER (Pacific Earthquake Engineering Research Centre), il centro di ricerca di ingegneria sismica più grande del Pacifico, Università di Berkeley, California, approfondendo aspetti di ingegneria sismica e in particolare la tecnica dell’isolamento alla base delle strutture. I benefici che questo mio ulteriore approfondimento potrà portare al mio Paese sono molteplici. Questa tecnica può essere impiegata non solo nella costruzione di strutture di nuova concezione, ma anche nella protezione sismica dell’esistente. Può quindi trovare diretta applicazione sull’importante patrimonio monumentale del nostro Paese.
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