L’aviaria torna a colpire ma ancora non è allarme rosso. Un ceppo dell’influenza aviaria, che ha infettato alcune persone per la prima volta nella Cina orientale, non è motivo di panico. Lo dice oggi l’Organizzazione mondiale della sanità, mentre il numero di casi di infezione è salito a 21, con sei morti. La Cina per combattere il diffondersi del ceppo H7N9, ha sopprresso decine di migliaia di polli e monitorato centinaia di persone vicine a quelle infette
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