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San Marino, il pantano degli appalti pubblici. Finalmente via al Registro Unico

da Redazione

Una buona notizia, almeno parziale, arriva da Camera di Commercio. Sarà solo per la prestazione di opere di lavoro. Esclusi (per ora?) servizi e forniture.

 

La scorsa settimana, San Marino Fixing ha sollevato il problema degli appalti pubblici sul Titano. Si tratta di un problema, per così dire, tripartito. La normativa è complessa, spesso contraddittoria e inapplicata: nei fatti concreti ingenera discrezionalità e induce ad un rischio illegalità che gli organismi internazionali hanno più volte già evidenziato. E questo è il primo problema.

Il secondo, che avevamo evidenziatola scorsa settimana, riguardava in particolare le forniture all’ISS, con l’Istituto che, tramite circolare, ha chiesto alle imprese sammarinesi di iscriversi all’Albo Fornitori italiano per poter partecipare ai propri appalti (e qui riteniamo che non servano ulteriori commenti).

Il terzo aspetto ci riporta nuovamente all’intricata e convulsa normativa in materia. Perché – come Fixing ha evidenziato – la nascita del Registro Unico per le imprese, prevista da anni presso Camera di Commercio di San Marino, è rimasta lettera morta. Finora.

Per capire i motivi reconditi di quest’ultimo nodo abbiamo infatti seguito il filo fino in fondo e siamo giunti proprio a Camera di Commercio. Dove abbiamo recuperato – finalmente – una buona notizia, sia pure parziale.


Parte il Registro Unico

 

“Il Registro Unico partirà proprio la prossima settimana”, ha infatti spiegato a Fixing il Direttore, Massimo Ghiotti. Per inciso, il nostro intervento non è stato naturalmente determinante: si è trattato solo una curiosa coincidenza che ci ha portato ad affrontare l’argomento dopo anni di silenzio e proprio in questi giorni la situazione si è finalmente sbloccata.

Il fatto è che per le imprese si tratta soltanto di un successo parziale. Perché il Registro Unico, nei fatti, non sarà proprio “unico”, ma – come previsto dalla legge – riguarderà soltanto la prestazione di “opere di lavoro e forniture associate”.

Per intendersi, il caso dell’ISS, che ha richiesto alle imprese sammarinesi l’iscrizione all’Albo dei Fornitori italiano, non riguarderebbe l’imminente albo presso Camera di Commercio in quanto la sanità pubblica necessita più che altro di forniture, che quindi non rientrerebbero nella casistica raccolta da Camera di Commercio.


I motivi del ritardo

 

I motivi del ritardo della creazione del Registro Unico li spiega ancora Massimo Ghiotti. “La politica aveva stoppato il progetto in quanto erano giunte diverse richieste di modifiche per giungere ad una normativa unica. Poi però, visti i tempi lunghi, si è deciso di partire, pur con le limitazioni di legge”. Una legge che dovrebbe essere senza ombra di dubbio più organica e con meno zone d’ombra: anche da Camera di Commercio convengono con questa necessità già sollevata da Fixing.

In merito al Registro Unico, Camera di Commercio sta già collaborando in particolare con l’Azienda Servizi e con l’Azienda Produzione, e sono già stati effettuati incontri anche con l’ISS per quella parte di lavori che riguardano la prestazione di lavoro e servizi (dall’impiantistica, ai lavori edili, alle pulizie, tanto per fare alcuni esempi). E “Nulla toglie – prosegue Ghiotti – che tramite specifico accordo anche l’ISS possa utilizzare lo stesso software”. Ma l’idea, se vogliamo provare a ragionare con un più ampio respiro, potrebbe essere quella di stabilire tramite Decreto che anche forniture e servizi – che sono regolati da un’altra normativa e che dovrebbero prevedere un altro albo – confluiscano nel medesimo registro.


Come funzionerà

 

Detto questo, “il software è già stato approntato e la prossima settimana partirà la comunicazione alle aziende per iscriversi”, spiega ancora il Direttore di Camera di Commercio di San Marino.

Sulle modalità possiamo anticipare che la registrazione avverrà on-line. Gli imprenditori potranno comunicare i propri dati via web: il software infatti è collegato al Registro Imprese, già da tempo attivato da Camera di Commercio. È altresì prevista una parte specifica per le imprese forensi. Si parla di dati del bilancio, lavori effettuati, attrezzature a disposizione eccetera.

Per le imprese di San Marino la registrazione funzionerà in autocertificazione, quelle italiane invece dovranno fornire i documenti.

A quel punto la domanda verrà inoltrata alle aziende pubbliche. È previsto un collegamento diretto agli Enti Pubblici, che potranno accettare o meno l’iscrizione a seconda del rispetto dei requisiti. E le imprese sapranno in maniera istantanea come procede la loro richiesta.

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