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San Marino: tablet e libri digitali in classe

da Redazione

La tecnologia è entrata stabilmente nelle nostre vite: perché non fargli varcare anche la soglia delle scuole?

 

di Andrea Maiani*

 

Ultimamente la tecnologia sta entrando sempre di più nelle nostre vite. Computer, smartphone e tablet sono sempre più utilizzati soprattutto in ambito lavorativo e per lo svago. Allora perché non dare l’opportunità ai giovani di poter usufruire di queste innovazioni anche in ambito scolastico?

Il problema principale sicuramente riguarda i costi. Queste tecnologie richiederebbero infatti elevati finanziamenti. Ma dove un Paese come San Marino dovrebbe investire se non sui giovani?

Una possibile soluzione per affrontare la questione dei costi potrebbe essere l’utilizzo di finanziamenti tramite sponsor privati, così da non far gravare tutta la spesa sull’amministrazione pubblica o sulle famiglie.

La scuola è il primo traguardo che i giovani devono superare. E dalla scuola gli studenti ricevono le conoscenze necessarie per il loro futuro.

Una conseguenza che potrebbe derivare dall’introduzione di queste innovazioni tecnologiche è quella di poter sostituire i libri comuni con i libri digitali. Questo passaggio porterebbe alle famiglie un notevole risparmio, anche di centinaia di euro l’anno. Inoltre in quasi tutti i nuovi modelli tecnologici sono presenti dei programmi di scrittura che danno la possibilità di prendere appunti ovviando al classico metodo carta e penna. A loro volta i libri digitali possono essere sostituiti, implementati e aggiornati con l’ausilio dei contenuti multimediali. Ma questo non deve imporre che in futuro per le lezioni si debbano utilizzare solo questi mezzi, anzi ogni studente si deve sentire libero di scegliere lo strumento più appropriato per seguire al meglio le lezioni.

Tuttavia c’è bisogno che i docenti siano preparati e in grado di saper utilizzare queste tecnologie in modo appropriato. Così sarebbero sicuramente necessari dei corsi di formazione per gli insegnanti, altrimenti si assisterebbe a un possibile ribaltamento dei ruoli, con l’alunno che insegna ai professori.

Sarebbe una vera rivoluzione didattica, in cui la tecnologia non aiuta solo l’alunno ma l’intera scuola favorendo lo sviluppo individuale e di gruppo.

Le innovazioni tecnologiche possono modificare il ruolo e la partecipazione dello studente, così da rendere non solo più piacevoli le lezioni ma anche più coinvolgenti ed efficaci.

 

* 4EB Liceo Economico Aziendale San Marino

 

Gli articoli di questa pagina sono stati realizzati nell’ambito del progetto giornalistico che San Marino Fixing sta portando avanti con il Liceo Economico Aziendale della Repubblica.

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