Home FixingFixing Diario della crisi del 29 marzo 2013

Diario della crisi del 29 marzo 2013

da Redazione

Sherlock Holmes questa volta è andato davvero in pensione. Dalla sua casetta di Baker Street numero 221/B, osserva i nuovi investigatori della crisi.

 

di Alessandro Carli

 

Sherlock Holmes questa volta è andato davvero in pensione. Dalla sua casetta di Baker Street numero 221/B, osserva i nuovi investigatori della crisi. La prima investigatrice si chiama Maria Pia Protano, è italiana e nella vita fa il capo settore per l’accertamento dell’Agenzia delle entrate. “Col nuovo provvedimento il numero degli accertamenti dell’agenzia delle entrate rimarrà lo stesso, perché abbiamo le stesse forze in campo, ma ne migliorerà la qualità e quindi il recupero dell’evasioni in quantità. Ci aspettiamo almeno un 30-40% di recupero in più”.

Gli italiani, si sa, si fanno prendere facilmente dall’entusiasmo. Tutti sceriffi, e l’ex sindaco di Treviso, Giancarlo Gentilini, gongola. “La notizia dell’individuazione di 88 nomadi super ricchi e intestatari di ingentissimi conti correnti alle poste, nonostante risultassero nullatenenti e ricevessero i sussidi dell’amministrazione capitolina, conferma quanto denunciai già lo scorso anno presentando una mozione, poi approvata, con la quale chiedevo un’intesa con la Gdf per avviare controlli fiscali e patrimoniali sui nomadi residenti sia nei campi attrezzati che in quelli irregolari” ha dichiarato Federico Rocca, consigliere Pdl di Roma Capitale.

Potrebbe farci una trasmissione, Mediaset. Però non è tempo di sorrisi nemmeno a Milano: per la prima volta nella sua storia Mediaset finisce in perdita. Ed è un passivo pesante: nel 2012, rosso da 287 milioni di euro.

Gli investigatori dell’UE poi hanno messo nella lente Cipro. E la Grecia cosa fa? Si compera tre filiali cipriote dissestate per aiutare il superamento della crisi di Nicosia con i soldi degli aiuti europei. Un vero paradosso.

“Il mercato – spiegano Antonio Garcia Pascual e Philippe Gudin, economisti di Barclays – potrebbe interpretare quanto fatto per le banche cipriote (Laiki e Banca di Cipro) come il modello europeo di risoluzione delle crisi bancarie, su cui si discute da mesi”. Elementare, Holmes…

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