Sei casi di incarichi diplomatici e consolari revocati sono passati ieri al vaglio della Commissione Affari Esteri. “Sei casi con sei tipologie diverse”, ha spiegato il Segretario agli Esteri Pasquale Valentini. Il più eclatante, naturalmente, riguarda il console a disposizione William Ambrogio Colombelli.
SAN MARINO – Sei casi di incarichi diplomatici e consolari revocati sono passati ieri al vaglio della Commissione Affari Esteri. “Sei casi con sei tipologie diverse”, ha spiegato il Segretario agli Esteri Pasquale Valentini. Il più eclatante, naturalmente, riguarda il console a disposizione William Ambrogio Colombelli.
“La revoca è avvenuta il 6 marzo, nella prima seduta utile dell’esecutivo, in base alla normativa e visti gli atti di cui si è reso protagonista”, ha spiegato Valentini ai Commissari. Che ha aggiunto: “Non abbiamo avuto atti connessi direttamente dal suo incarico diplomatico. C’è una responsabilità, da verificare, sulla sua attività e non un’azione in funzione del suo ruolo. L’azione dell’autorità italiana è già importante per giustificare la revoca, si potranno valutare altre azioni di responsabilità a processo concluso”.
Un altro caso riguarda Filippo De Maria, nominato ambasciatore a Cuba prima che entrasse in vigore la nuova normativa. “Occorre rivedere il testo, ma l’incarico non cambia”.
Poi c’è la revoca della nomina del prof. Rifaat Ahmed Abdel Karim quale console onorario della Repubblica di San Marino a Kuala Lumpur. In questo caso la revoca si è necessaria perché possono essere consoli in Malaysia solo cittadini malesi o del Paese che fa richiesta, mentre Karim è sudanese, un dettaglio non trascurabile: “L’incompatibilità non è emersa a una prima ricognizione, quando è stata presentata la nomina. Dunque non procediamo”, ha spiegato il Segretario agli Esteri, che su specifica domanda di Matteo Zeppa (Rete) ha specificato che per ora non è prevista una sua sostituzione, anche se Antonella Mularoni (Ap) ha aggiunto che “Il professore è un’autorità mondiale per la finanza islamica. La revoca è spiacevole, prima la Malaysia aveva detto sì, poi no, e lui ci è rimasto male. Il Paese è stato il primo con cui abbiamo firmato un accordo contro le doppie imposizioni ed è molto importante dal punto di vista economico. Auspico sia possibile avere un console stabile anche perché l’ambasciatore che abbiamo non è residente in Malaysia”.
Altro capitolo, la revoca della nomina dell’avv. Mladen Dragicevic quale console onorario della Repubblica di San Marino a Zagabria, per il quale il governo croato ha dato un’indicazione formale di non gradimento. E tanti saluti, con l’unica aggiunta che – almeno – non ci sarebbero nel suo caso problemi di natura penale.
E venne il tempo di Marco Gozzoli, la cui nomina a console onorario della Repubblica di San Marino a Baku è stata revocata senza grandi dispiaceri da parte di nessuno: “Non è mai arrivato l’exequatur dall’Azerbajan – ha spiegato Pasquale Valentini – e la stessa persona non ha mostrato particolare interesse a informarsi ”.
Ultimo, ma non per ultimo, il signor Horace K. K. Ngan: la revoca riguarda il suo incarico quale Ministro Plenipotenziario presso l’Ambasciata della Repubblica di San Marino presso il Granducato del Lussemburgo.
Così Pasquale Valentini in Commissione: “Ha ritirato la sua disponibilità e il Lussemburgo non ha dato comunicazioni particolari. E’ uno dei Paesi per i quali è importante trovare un’altra figura”. Gli fa eco Antonella Mularoni: “Aveva dato la sua disponibilità ad acquisire una sede per l’ambasciata. Infatti il nostro ambasciatore Luciano Ciavatta non è residente. Volevamo potenziare il rapporto, ma purtroppo ora Ngan ha maggiori interessi per l’area asiatica di cui è originario. Nel frattempo abbiamo nominato un console che pensiamo possa supportare l’attività di collaborazione”.