Anche sul Titano molti i punti vendita dove vengono distribuiti. Discreto il flusso di vendite. Le perplessità: Lo Stato monopolizza i tabacchi e vorrebbe fare lo stesso col nuovo business.
di Saverio Mercadante
Sigarette elettroniche. Un boom con pochi precedenti, forse solo i “compro oro” recentemente hanno avuto una crescita esponenziale in così breve tempo.
Molte le polemiche sul versante sanitario, molta confusione sul loro uso, qualche piccolo incidente. Anche sul Titano la vendita delle sigarette elettroniche sta avendo una certa diffusione a tal punto che il Congresso di Stato ha deciso di intervenire dopo aver consultato l’Authority sanitaria e la commissione Commercio.
Lo Stato ha espresso una posizione prudenziale anche in relazione alle valutazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Non è chiaro ancora sino in fondo l’effetto di disassuefazione al tabacco, né gli effetti collaterali. E’ prevalsa una posizione legata alla prevenzione. Di fatto le sigarette elettroniche vengono equiparate alle sigarette “normali”. Quindi identici divieti per i minori di 18 anni, divieto nei locali pubblici, vendita esclusivamente nelle sole farmacie.
San Marino Fixing ha fatto un giro di pareri tra i titolari dei tabaccai, i primi in qualche modo coinvolti dalle decisioni del Congresso di Stato.
Posizioni diverse su un business che in qualche modo stava attecchendo più che tra i tabaccai in altri punti vendita: bar, edicole, grandi centri di elettronica. Qualche dubbio su una decisione che penalizza commercialmente gli esercizi commerciali, come vedremo.
“Sono già venute a propormele. E’ passato un rappresentante – afferma la titolare della tabaccheria di via Giacomini, Filomena Riccardi – che proponeva un tipo che si potevano vendere solo in farmacia e in tabaccheria. A me è sembrato un controsenso venderle. Ho le licenze per i tabacchi e vendo le sigarette elettroniche che mi fanno vendere meno sigarette? Metto su un articolo che mi penalizza il settore principale del mio negozio? E in ogni caso mi sembra che ci sia molta confusione. Io l’ho provata, sono una forte fumatrice. Eppure dopo due boccate ho avuto una gran tosse. E poi adesso che le hanno proibite, chi ha investito si ritrova in negozio merce inutilizzabile”.
Alla Tabaccheria Kokka di Dogana non le hanno. “Qualche cliente me l’ha chieste ma io per adesso non le ho prese, voglio vedere cosa succede a San Marino, forse è ancora presto rispetto all’Italia. Chissà qui forse potrebbero costare anche meno”, commenta una dei due soci.
Invece il Freeshop di San Marino ha le sigarette elettroniche tra gli articoli che propone alla sua clientela. Alla direzione ci confermano che sono in vendita da circa un mese. Ne sono stati presi piccoli quantitativi e le vendite comunque sono ancora di modesta entità. Il kit proposto costa 25 euro. Naturalmente confermano che si adegueranno alle indicazioni operative che verranno nelle prossime settimane dallo Stato in relazione all’esclusiva vendita in farmacia.
Alla Tabaccheria Havana dichiarano di non averle mai vendute anche se sono già passati nei mesi scorsi i rappresentanti. “Mi sembra che ci sia ancora molta confusione, costano parecchio e comunque è meglio che siano i tabaccai a venderle”.
Anche la commessa della Tabaccheria n° 5 del Centro conferma il passaggio del rappresentante ma anche loro hanno scelto di non prenderle anche se c’è qualcuno che ne fa richiesta. “Ultimamente ce ne sono sempre di più che le chiedono. Secondo me si dovrebbe provare. Aumenta il prezzo delle sigarette ogni anno, quindi, può essere utile averle in negozio”.
E’ dichiaratamente contrario alla vendita delle sigarette elettroniche Colombo Canti della tabaccheria edicola Centro Azzurro. “E’ una contraddizione in termini vendere sigarette elettroniche e quelle normali. Se vendiamo le elettroniche alla fine c’è solo quella di vendita. E’ la fine delle licenze in due tre anni. Intorno alla sigarette c’è la vendita degli accendini, il gas per ricaricarli. Senza sigarette diventeremo un negozio come tanti, sarebbe la morte economica. E’ una trappola quella dei rappresentanti che dicono che si possono vendere solo in tabaccheria e in farmacia. Lo dicono per invogliare i rivenditori con una sorta di promessa di monopolio, invece, almeno sino ad ora si potevano trovare dappertutto. Anche qui nella Repubblica di San Marino. Ho visto degli espositori che le pubblicizzavano. A proprio rischio. Non sono garantite, alcune sono esplose, ho sentito alcuni clienti che già non si fidano più. E nel caso di qualche problema serio ci rimette chi le vende perché non sono tutelate dallo Stato“.
Esattamente l’opposto e direi piuttosto lucido il parere della signora Wilma Ciavatta della Tabaccheria Tabloid di Falciano.
“Io penso che vogliano la botte piena e la moglie ubriaca e lo dico non solo come commerciante ma anche come cittadina. Lo Stato vende le sigarette e ci guadagna perché noi paghiamo le tasse sui tabacchi, e poi vuole vendere le sigarette elettroniche in farmacie che sono statali”.
“In Italia adesso la FIT ha avuto il permesso per i tabaccai di vendere le sigarette elettroniche senza nicotina. In farmacia vengono vendute invece quelle con la nicotina. Credo che i franchising che hanno avuto così grande successo andranno presto a chiudere: quelle con la boccetta di liquido non saranno più regolari. Io ho fatto un investimento mirato non eccessivo per avere a disposizione comunque questo articolo per i clienti. E ho venduto, c’è una certa richiesta. Ne ho vendute una ventina in un paio di mesi. I prezzi più o meno sono come in Italia. E non esiste il problema di non vendere le sigarette ‘normali’. Il calo è generalizzato, acquisito ormai: non vengono più dall’Italia a comprare le stecche, si vende sempre più tabacco sfuso, le sigarette elettroniche hanno fatto calare anch’esse il consumo, la gente smette anche perché c’è la crisi e la campagna antifumo. La realtà è questa. Da novembre, specialmente. E allora perché non vendere anche le sigarette elettroniche? Cosa perdiamo? Quello che abbiamo già perso? Sono costretta a diversificare l’offerta del mio esercizio, faccio quello che chiede il mercato fino a che me lo permetteranno. Non ho avuto nessun problema con le sigarette elettroniche, vendo solo prodotti certificati e sicuri. Funzionano? Mio marito le usa. E da un mese non fuma più. Non è un’alternativa all’altra sigaretta, è un aiuto per smettere di fumare. E comunque molti usano sia l’una che l’altra. E poi la sigaretta elettronica non fa male, sento molte cose non vere su questo tema. Io uso un tipo che costa intorno agli 85 euro: comprende due sigarette e il kit per caricarla. In seguito si comprano i filtri. Cinque filtri costano 12 euro. Ma i prezzi sul mercato sono i più diversi. Al momento io le ho con e senza nicotina. D’altronde sono già molti i punti di vendita: dal Freeshop all’Electronics, ai bar”.