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Strumenti bancari per mantenere il tenore di vita

da Redazione

Banca di San Marino, un ‘osservatorio’ sul rapporto tra i sammarinesi e il credito. Tagliaferro: La nostra Carta Relax è utile alle famiglie per gestire la crisi.

tagliaferro

 

 

di Loris Pironi

 

La crisi è tangibile, si respira nell’aria. E il rapporto con il credito da parte delle famiglie e del mondo dell’imprenditoria, anche a San Marino, è un fenomeno che va monitorato. In questo senso Banca di San Marino rappresenta sicuramente un osservatorio privilegiato per provare a comprendere la realtà quotidiana. Non a caso infatti poco meno dell’80% della raccolta bancaria dell’istituto oggi afferisce ai cittadini sammarinesi e ai residenti.

“Effettivamente – afferma Vincenzo Tagliaferro, Direttore di Banca di San Marino – possiamo a buon diritto essere considerati un riferimento rappresentativo per la Repubblica. Devo dire che fino a qualche tempo fa a San Marino c’era una propensione marginale al risparmio molto più forte rispetto all’Italia. Oggi questa propensione marginale è decisamente diminuita. Questo anche perché la piena occupazione famigliare, che fino a qualche tempo fa era la norma, oggi non è più tale. In generale possiamo dire che i cittadini sammarinesi hanno incominciato ad utilizzare le rendite accumulate negli anni per riuscire a mantenere il proprio tenore di vita, e si incomincia anche a utilizzare sempre più spesso strumenti di pagamento come carte di debito o piccoli prestiti per fare fronte alle piccole spese straordinarie, ma anche alle esigenze di tutti i giorni. Oggi c’è chi con questi strumenti fa la spesa al supermercato, ed è un segnale preoccupante”.


Per le imprese invece risultano problemi di accesso al credito, a San Marino?

 

“Per conto nostro devo dire assolutamente no. Banca di San Marino ha inteso privilegiare le imprese sammarinesi sostenendole in tutte le circostanze. A conferma di questo anche il fatto che in questi anni abbiamo investito parte della nostra liquidità in operazioni verso il sistema bancario sammarinese. Ad oggi però crediti che occupavano circa 230 milioni di euro sono tornati tutti ad essere liquidità, liquidità messa a disposizione delle famiglie e delle imprese. Mi sento di poter dire che tutti i programmi credibili che ci vengono presentati dagli imprenditori della nostra Repubblica, da noi trovano soddisfazione. Inoltre siamo presenti a tutti i tavoli in cui si ragiona sugli strumenti di sviluppo dell’economia del Paese. Siamo aperti anche a nuove forme di finanziamento, sia per assicurare l’operatività alle nostre imprese, sia per attirare nuovi investimenti dall’estero”.


Finché il Titano non riuscirà a rompere l’isolamento, il mercato sammarinese resta ristretto nelle dimensioni ma comunque di fondamentale importanza per gli operatori.

 

“Io dico sempre che la vocazione di Banca di San Marino è quella di essere banca di territorio e del territorio. Banca di territorio nel senso che è un istituto di credito posseduto esclusivamente da soggetti sammarinesi, nello specifico i cittadini e l’Ente Cassa di Faetano, che a sua volta riversa interamente i propri utili sulla Repubblica. Banca del territorio invece perché intendiamo sottolineare la nostra vocazione ad essere leader a servizio appunto del territorio. Per riuscire in questo obiettivo abbiamo da tempo messo a disposizione della clientela tutta una serie di prodotti ad hoc, come BSM Web, la nostra Carta V-pay o Carta Relax. Si tratta di strumenti importanti che vogliono avere soprattutto una funzione sociale, e che di concerto aiutino a trasmettere un’immagine corretta, che è quella di una banca con una grande attenzione all’innovazione. Banca di San Marino inoltre ha da sempre un approccio etico. Ci siamo dotati di una carta dei valori che rispettiamo e che rappresenta il nostro punto di riferimento. È estremamente importante nell’approccio al cliente, che sia la famiglia oppure un’impresa”.

 

A proposito in particolare di Carta Relax, avete recentemente sostenuto che si tratta quasi di uno strumento “sociale” che mettete a disposizione delle famiglie”.

 

“Di fatto in questo momento rappresenta una sorta di strumento per il credito al consumo che Banca di San Marino eroga alle famiglie per riuscire a sostenerle in questo momento in cui più o meno tutti sono alle prese con problemi che possono derivare dalla crisi generalizzata e dal calo occupazionale che sta colpendo anche la Repubblica. È un sostegno al mantenimento del tenore di vita delle famiglie, possibilmente in attesa di tempi migliori”.


E come funziona esattamente?

 

“Si tratta di una carta moderna dal punto di vista delle funzionalità. È all’avanguardia da un punto di vista tecnologico e assolutamente sicura. Il tetto del fido è stabilito in base alle potenziali capacità di rimborso, di solito in proporzione alle entrate mensili, e il cliente può fissare la rata a ‘fisarmonica’. Di solito si parte da un minimo di 100 euro di rata mensile, mentre la cifra complessiva a disposizione mediamente si aggira attorno ai 2.500 euro. Inoltre il cliente utilizzando il web può avere sempre un report sulla propria situazione”.


Ci risulta che ci siano diversi casi in cui sono i commercianti stessi a proporre ai propri clienti questo strumento.

 

“È proprio così. Ci sono diverse richieste che ci arrivano da parte dei commercianti: suggeriscono Carta Relax alla clientela quale strumento utile per dilazionare i pagamenti. In caso di risposta positiva ci pensano direttamente loro a raccogliere i dati dei clienti e a trasmetterli al nostro istituto. I settori più interessati da questa opportunità? Elettronica e commercio di elettrodomestici in generale, studi medici e dentistici, estetica, fitness, auto e ricambi, viaggi. Il commerciante in questo modo riesce a fidelizzare a accontentare i propri clienti, senza contare il fatto che per lui il pagamento è di fatto in contanti. Il cliente dal canto suo ha l’opportunità di dilazionare il pagamento nel tempo e può utilizzare la carta per gestire le proprie spese. Fra l’altro proprio per il fatto che in questo modo è come se pagasse in contanti, il cliente può magari trattare uno sconto”.


Per concludere, torniamo ad insistere sulla necessità che San Marino riesca a superare gli angusti confini del proprio mercato.

 

“Quando poi avremo finalmente gli auspicati accordi tra i due Stati e una vigilanza consolidata, potremo finalmente allargare il nostro bacino, che rappresenta un fattore chiave per il settore bancario-finanziario sammarinese. A quel punto perché un cittadino italiano dovrebbe venire a fare acquisti in Repubblica? Perché qui trova prodotti e servizi di buon livello, ma anche perché ha la possibilità di un più facile accesso al credito. Sarà questa la vera svolta per San Marino”.

L’auspicio è che giunga quanto prima.

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